Don Arnaldo SCAGLIONI SDB VII Domenica di Pasqua A: Ascensione di Gesù

28 maggio 2017 | 7a Domenica di Pasqua - A | Omelia
VII Domenica di Pasqua A: Ascensione di Gesù
Mt 28.16-20 "Il gran finale"

1. Sbirciare il PARADISO

Siamo in chiusura del Vangelo di Matteo, anzi all'atto finale: Gesù sale al cielo.

L'evangelista ci offre le coordinate di tempo e di luogo dell'evento:
- quaranta giorni dopo la Pasqua
- la Galilea, il monte, quasi a ricordare il monte delle Beatitudini, della Trasfigurazione, dove si è manifestato in tutta la sua forza e trascendenza.
Sono undici i discepoli che assistono all'evento pari in straordinarietà alla notte di Betlemme, al dramma del Golgota, alla gioia della Risurrezione.
Undici e non più dodici
C'è un vuoto. E' lo spazio che Dio viene a colmare con la sua presenza e con la sua promessa:
"Con voi tutti i giorni"
Discepoli, non ancora apostoli. Alla scuola di Gesù sono cresciuti "i suoi". Manca ancora un tassello: "Andate" - "Battezzate". Solo a quel punto si configura l'apostolo.

Il messaggio è chiaro:
Il cielo non è un'utopia.
E' accessibile, raggiungibile, a portata di anima
Il posto c'è: "Vado a prepararvi un posto".
Per tutti, Israele e pagani, giudei e gentili.
E' aperta la porta del cielo. Niente muri, preclusioni.

L'ingresso è aperto.
Gesù sale al cielo. Non ci lascia in questa valle di lacrime.
Ci fa pregustare la gioia del cielo, perché siamo fatti per essere felici.
Questa è la nostra natura.
Gesù scompare agli occhi degli undici,
ma va a collocarsi nell'anima degli apostoli.

2. "PARADISO PARADISO"

Così canta a voce spiegata S. Filippo Neri.
"Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto" ripete Don Bosco a tutti quelli che sono tribolati e in affanno.
"Lassù qualcuno ti ama"! ce lo sentiamo dire di tanto in tanto.
"Quando sento scoccare l'ora - è santa Teresa ad affermarlo - il Paradiso è più vicino. E' un'ora in meno
di attesa.
"Il Paradiso negli occhi" afferma lo scrittore Werfel descrivendo il volto di Bernadette.
Il Paradiso è nel nostro D.N.A. Sono cristiano non per quello che dico o faccio, ma per quello che vivo.
Il Paradiso dentro di me mi dà la forza di annunciarlo, di vivere "cor unum et anima una" con Cristo.

Non penso di esagerare nell'affermare che vivo da Dio dal momento in cui ho imparato a vedere Gesù nel povero, nel fratello di fronte a me.
E' il Paradiso nascosto dentro di me che mi spinge a dire ad alta voce con Giovanni:
"Vedo cieli nuovi e terra nuova".

E' ufficiale: Gesù sale in cielo.
E' ufficiale: - il cielo è abitato
- il cielo non è vuoto. C'è un posto anche per noi.
- Gesù è presente in cielo e in terra
- è incominciato il conto alla rovescia
- il Paradiso che pensavamo "perduto" è ritornato nostro
- oggi possiamo sbirciare anzitempo la nostra salvezza, la nostra "casa"

3. L'ultima parola di Gesù

"Ed ecco, io sono con voi" (28.20)
Non solo: "io verrò presto" (Ap. 22.20)
Ma "io sono con voi".

Tutti i giorni che stiamo vivendo sono giorni di attesa e sono già ricolmi della presenza di Gesù.
Il linguaggio è quello dell'Alleanza: del "Dio con noi", inaugurato dall'Angelo fin dall'Annunciazione (Lc 1.23).
Si tratta di una presenza silenziosa, discreta che ci accompagna per tutti i giorni della nostra vita. E' una
promessa e nello stesso tempo una consegna "andate", un compito "battezzate".
Vi aspetto tutti in Paradiso, fa eco ancora una volta Don Bosco.
Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare: il posto c'è. A noi l'occuparlo.
Per te e con te mi lascio trasportare da una domanda seria: "Quando?"


Quando?
Avere tempo per il libro
che se ne sta lì in attesa da settimane
Avere tempo per riflettere
nei segmenti vuoti della giornata
Avere tempo per accorgersi di Dio
nella frenesia del nostro agire
Avere tempo per scrivere a un amico
e riscoprire quanto era bello
stare insieme e raccontarsi.
Avere tempo per fantasticare
e sognare ad occhi aperti.
Avere tempo per camminare
sul sentiero che porta al Santuario.
Avere tempo!
Ma quando? quando?
Don Arnaldo SCAGLIONI SDB
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/

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