Pane Quotidiano"Elia è già venuto, e non l'hanno riconosciuto."

VANGELO (Mt 17,10-13)
Elia è già venuto, e non l'hanno riconosciuto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché
dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico:
Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui
quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire
per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il
Battista.
Parola del Signore.
Pensiero:ant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa 
Discorsi sui Salmi, Sal 109 (Nuova Biblioteca Agostiniana)
“La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni” (Mt 11,13)
    Dio ha stabilito il tempo per le sue promesse ed ha stabilito il tempo per adempiere ciò che aveva
promesso. Il tempo delle promesse fu quello che va dai Profeti fino a Giovanni Battista; quello, invece, che di là procede in avanti fino alla fine, è il tempo dell'adempimento delle promesse. Ed è fedele Dio, il quale si è fatto nostro debitore, non perché ha ricevuto qualcosa da noi, ma perché a noi ha promesso cose tanto grandi. Gli parve poco la promessa, ed allora volle obbligarsi anche per iscritto e ci rilasciò, per così dire, il documento autografo di queste sue promesse, perché, quando avesse cominciato a soddisfarle, noi potessimo riscontrare in tale scrittura l'ordine secondo cui sarebbero state soddisfatte. Il tempo, dunque, delle profezie costituiva - come tante volte abbiamo detto - l'annuncio delle promesse.

    Dio ci ha promesso la salvezza eterna, la vita beata e senza fine con gli Angeli, l'eredità incorruttibile (1Pt 1,4), la gloria eterna, la gioia di vedere il suo volto, la sua santa abitazione nel cielo e, con la risurrezione dai morti, la certezza senza più il timore di morire. Tutto questo costituisce, per così dire, la sua promessa finale, dove già si dirige ogni nostro sforzo e dove, quando vi saremo giunti, non avremo più nulla da ricercare o da esigere.

    E neppure ha omesso, nelle sue promesse e nei suoi preannunci, di dirci in che ordine si giunga a quel che avverrà alla fine. Difatti, ha promesso agli uomini la divinità, ai mortali l'immortalità, ai peccatori la giustificazione, ai disperati la glorificazione. Equipe Evangelizo
   Tutto ciò che fa l’uomo lo fa per se stesso nel bene e nel male,tutto ciò che fa Dio lo fa per l’uomo e nell’Amore.Padri del Deserto  

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