Pane Quotidiano:"Vedendo le folle, ne sentì compassione"

VANGELO (Mt 9,35 - 10,1.6-8)
Vedendo le folle, ne sentì compassione.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando
nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni
malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite
come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La
messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore
della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti
impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa
d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è
vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi,
scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore.
Pensiero:Meditazione del giorno 
Concilio Vaticano II 
Costituzione sulla Chiesa “Lumen Gentium”, § 48
“E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino”
    La Chiesa, alla quale tutti siamo chiamati in Cristo Gesù e nella quale per mezzo della grazia di Dio
acquistiamo la santità, non avrà il suo compimento se non nella gloria celeste, quando verrà il tempo in cui tutte le cose saranno rinnovate (cfr. Ap 3,21), e col genere umano anche tutto l'universo, il quale è intimamente congiunto con l'uomo e per mezzo di lui arriva al suo fine, troverà nel Cristo la sua definitiva perfezione …

    Quindi la nuova condizione promessa e sperata è già incominciata con Cristo; l'invio dello Spirito Santo le ha dato il suo slancio e per mezzo di lui essa continua nella Chiesa, nella quale siamo dalla fede istruiti anche sul senso della nostra vita temporale, mentre portiamo a termine, nella speranza dei beni futuri, l'opera a noi affidata nel mondo dal Padre e attuiamo così la nostra salvezza (cfr. Fil 2,12).

    Già dunque è arrivata a noi l'ultima fase dei tempi (cfr. 1 Cor 10,11). La rinnovazione del mondo è irrevocabilmente acquisita e in certo modo reale è anticipata in questo mondo: difatti la Chiesa già sulla terra è adornata di vera santità, anche se imperfetta. Tuttavia, fino a che non vi saranno i nuovi cieli e la terra nuova, nei quali la giustizia ha la sua dimora (cfr. 2 Pt 3,13), la Chiesa peregrinante nei suoi sacramenti e nelle sue istituzioni, che appartengono all'età presente, porta la figura fugace di questo mondo; essa vive tra le creature, le quali ancora gemono, sono nel travaglio del parto e sospirano la manifestazione dei figli di Dio (cfr. Rm 8,19-22).Equipe Evangelizo

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