Abbazia Santa Maria di Pulsano Letture patristiche DOMENICA «DEL VERBO DIO INCARNATO» II DOPO IL NATALE

Giovanni 1,1-18; Siracide 24,1-4.8-12; Salmo 147; Efesini 1,3-6.15-18
DISCORSO 119
di Sant’Agostino, vescovo
SULLE MEDESIME PAROLE DI GIOVANNI (1, 1-14):
" IN PRINCIPIO ERA IL VERBO ", ECC.
Eterno il Verbo presso Dio.
1. Mai la nostra predicazione ha trascurato di annunziare che il Signore nostro Gesù Cristo si è fatto uomo per cercare l'uomo che si era perduto e sempre la vostra fede ha ritenuto; proprio lui, il Signore nostro, il quale si è fatto uomo per noi,
sempre è stato Dio presso il Padre e sempre sarà, o meglio, sempre è; perché dove non c'è trascorrere di tempo, non esiste il " fu " e il " sarà ". Se di esso infatti si dice " fu ", non è più; se si dice " sarà ", non è ancora ma sempre " è ", perché immancabilmente è, vale a dire, egli è immutabile. Ora il passo iniziale del Vangelo ci rende avvertiti di un grande e divino mistero. Infatti a San Giovanni sfuggì d'impeto questo esordio del Vangelo, perché bevve dal cuore del Signore. Ricordate sicuramente, e vi è stato letto or ora, che proprio san Giovanni Evangelista era reclinato in seno al Signore. Volendo farlo risaltare chiaramente, disse: Sul petto del Signore 1, perché comprendessimo in qual senso avesse detto: In seno al Signore. Ad ogni modo, che pensiamo assorbisse colui che era reclinato sul petto del Signore? Non stiamo a riflettere, ma beviamo abbondantemente; anche noi infatti abbiamo ascoltato poco fa quel che dobbiamo assorbire.

Il Verbo di Dio non è stato creato.
2. In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio 2. O il rivelare esaltante! O lo sboccare di getto del nutrimento vivo del cuore del Signore: In principio era il Verbo. Perché ricerchi cosa era anteriormente esistente? In principio era il Verbo. Se il Verbo fosse stato creato (non è stato creato il Verbo per mezzo del quale sono state create tutte le cose); se il Verbo fosse stato creato, la Scrittura direbbe: " In principio Dio creò il Verbo ", come dice nella Genesi: In principio Dio creò il cielo e la terra 3. In principio, dunque, Dio non creò il Verbo, perché: In principio era il Verbo. Appunto il Verbo che era in principio, dov'era? Prosegui: E il Verbo era presso Dio. Per l'ascolto consueto di parole di uomini, noi siamo abituati a non dar peso al nome che è proprio della Parola. In questo caso, non ritenere senza valore il termine: " Parola ": Il Verbo era Dio. Questo, cioè il Verbo, in principio era presso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto 4.


Incomprensibile il Verbo di Dio.
3. Dilatate i vostri cuori, sostenete la povertà del nostro discorso. Siate aperti all'ascolto di quel che avrò potuto dire; sia oggetto della vostra riflessione quel che avrò lasciato inespresso. Chi può comprendere la Parola invariabilmente presente? Tutte le nostre parole risuonano e passano. Chi può comprendere la Parola invariabilmente presente se non colui che è immanente a se stesso? Vuoi comprendere la Parola che è invariabilmente presente? Non seguire la corrente della carne. Questa carne è davvero un fiume: è infatti mutevole. Quasi come da occulta sorgente della natura uomini nascono, uomini vivono, uomini muoiono e non sappiamo da dove vengano né dove vadano. Fino a che viene fuori dalla sorgente, l'acqua rimane nascosta; scorre e si fa visibile in fiume, ma di nuovo resta occultata nel mare. Non facciamo conto di questo fiume che sgorga, scorre, non è più; non facciamone conto. Ogni carne è come l'erba e la sua gloria è come un fiore del campo; secca l'erba, appassisce il fiore. Vuoi durare sempre? Ma la parola del nostro Dio dura sempre 5.

Il Verbo incarnato.
4. Ma per venire in nostro soccorso il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi 6. Che significa: Il Verbo si fece carne? L'oro si fece erba. Si fece erba per essere bruciato. L'erba bruciò, ma restò l'oro; neppure nella natura di erba si consumò, ma trasfigurò l'erba. Come operò il mutamento? Lo risuscitò, lo vivificò, lo innalzò fino al cielo, gli fece prendere posto alla destra del Padre. Ma perché si potesse dire: E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, in breve richiamiamo alla memoria quel che è stato detto in precedenza: Venne fra la sua gente e i suoi non l'hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. Diventare, perché non lo erano; egli, invece, in principio era. Dunque: Ha dato il potere di diventare figli di Dio a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati 7. Eccoli nati, in quale che sia l'età secondo la carne; vedete dei neonati, ammirate e rallegratevi. Eccoli nati: ma da Dio sono nati. Matrice materna l'acqua del Battesimo.

E' sostenuto il mistero dell'incarnazione.
5. Nessuno giunga ad una concezione propria di animo meschino e vada richiamando alla mente considerazioni del tutto insignificanti fino a domandarsi: Come può essere che in principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio; tutto è stato fatto per mezzo di lui 8; quand'ecco il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi 9? Ascoltate per quale ragione si fece carne. Certamente a quelli che credono nel suo nome ha dato il potere di diventare figli di Dio. E non siano proprio quelli ai quali ha dato il potere di diventare figli di Dio a ritenere impossibile diventare figli di Dio. Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Evitate di considerare che sia da più di voi diventare figli di Dio; è per voi che si è fatto Figlio dell'uomo colui che era Figlio di Dio. Se egli stesso, che era da più, si è fatto tale da essere da meno, per il fatto che eravamo da meno, non può fare che possiamo essere da più? Si è abbassato fino a noi e non saliremo fino a lui? Ha preso su di sé, per noi, la nostra morte, e non ci darà la vita sua? Per tuo amore ha subìto i tuoi mali, e non ti darà i suoi beni?

L'incarnazione opera del verbo onnipotente.
6. Come si è potuto avverare - dice - che il Verbo di Dio, dal quale è retto il mondo, per mezzo del quale sono state create, e si creano, tutte quante le cose, si costringesse nel seno di una vergine; abbandonando il mondo, senza tener conto degli angeli, si rinchiudesse nel seno di una semplice donna? E non sai considerare le verità divine. Il Verbo di Dio (mi rivolgo a te, uomo, ti parlo dell'onnipotenza del Verbo di Dio) ebbe veramente ogni potere, perché anche il Verbo di Dio è onnipotente, e di restare presso il Padre, e di giungere a noi; a mostrarsi a noi incarnato, e occultarsi nel suo mistero. Non è infatti che non esisterebbe se non si fosse incarnato. Era anteriormente alla sua incarnazione. egli stesso creò la madre sua. Elesse colei nella quale essere concepito. Creò colei che avrebbe formato lui. Perché ti meravigli? Ti parlo di Dio: Il Verbo era Dio 10.

L'incarnazione del Verbo viene spiegata con una similitudine.
7. Attendo ad esporre qualcosa del Verbo e forse la parola umana può in certo modo mediare qualche rassomiglianza; sebbene assai inadeguata, distanziata, senza alcun punto di raffronto, tuttavia è tale da avviare a un qualche approccio. Ecco, io ho già avuto nella mia mente la parola che vi rivolgo; si è diretta fino a te e non si è allontanata da me; ha cominciato ad essere presente in te ciò che in te non era; e si è mantenuta in me nel passare a te. Allora, come la mia parola si è fatta conoscere alla tua mente senza allontanarsi dalla mia, così quel Verbo si è fatto conoscere alla nostra mente senza allontanarsi dal Padre suo. La mia parola era in me ed è uscita in voce, il Verbo di Dio era presso il Padre ed uscì in carne. Ma posso mai io fare della mia voce quello che egli poté fare della carne sua? Non posso evidentemente trattenere la mia voce che vola; egli non solo la trattenne per nascere, vivere e operare, ma, anche morta, la risuscitò ed elevò fino al Padre quella specie di veicolo nel quale si presentò a noi. Chiamala pure veste la carne di Cristo, chiamala veicolo; e, come una volta egli si degnò alludervi, chiamala il suo giumento, poiché appunto su quel giumento sollevò l'uomo che era stato ferito dai banditi 11. Infine - ed egli stesso lo disse più apertamente - chiamala pure tempio 12; questo tempio, fatta già esperienza della morte, siede alla destra del Padre; in questo tempio verrà a giudicare i vivi e i morti. Quanto egli ci ha dato da osservare come precetto, lo ha fatto conoscere con l'esempio. Ciò che ha mostrato nella sua carne, questo devi sperare nella tua carne. Questa è la fede, tieni per certo ciò che non vedi ancora. E' necessario che ti mantenga fedele nel credere in ciò che non vedi, per non arrossire di vergogna quando avrai visto.

Note
1 - Gv 13, 23. 25.
2 - Gv 1, 1.
3 - Gn 1, 1.
4 - Gv 1, 2.
5 - Is 40, 6-8.
6 - Gv 1, 3.
7 - Gv 1, 11-13.
8 - Gv 1, 1.
9 - Gv 1,
10 - Gv 1,
11 - Cf. Lc 10, 34.
12 - Cf. Gv 2, 19






DISCORSO 121
Di Sant’Agostino, vescovo
DALLE PAROLE DEL VANGELO DI GIOVANNI (1, 10-14):
" IL MONDO FU FATTO PER MEZZO DI LUI ", ECC.

Duplice il mondo. Il mondo fu fatto per mezzo del Signore, eppure il mondo non lo riconobbe.
1. Il mondo fu fatto per mezzo del Signore, eppure il mondo non lo riconobbe 1. Quale mondo è quello fatto per mezzo di lui? Quale il mondo che non lo riconobbe? Ovviamente il mondo che fu fatto per mezzo di lui non è quello stesso che non lo riconobbe. Qual è il mondo che fu fatto per mezzo di lui? Il cielo e la terra. Come non lo riconobbe il cielo, se il sole si oscurò alla sua passione? Come non lo riconobbe la terra, dal momento che cominciò a tremare mentre egli era sulla croce 2? Invece non lo riconobbe il mondo di cui è principe colui del quale è stato detto: Ecco viene il principe di questo mondo e in me non ha alcun potere 3. Sono chiamati mondo gli uomini malvagi, sono chiamati mondo gli uomini senza fede. Essi presero il nome appunto da quanto amano. Amando Dio, noi siamo fatti dèi; perciò, se amiamo il mondo, ci si dà il nome di mondo. Ma in Cristo era Dio a riconciliare a sé il mondo 4. Dunque il mondo non lo riconobbe; veramente tutti?

Il mondo malvagio. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
2. Venne tra la sua gente, ma i suoi non lo hanno accolto 5. Tutte le cose appartengono a lui, ma sono chiamati suoi quelli della stirpe di sua madre, dalla quale aveva ricevuto la carne. A questi aveva inviato in precedenza annunziatori della sua venuta; aveva dato la legge a coloro che aveva liberato dalla schiavitù degli Egiziani; elesse Abramo a loro padre secondo la carne. In realtà disse infatti: Prima di Abramo io sono 6. Non già disse: " Prima che Abramo fosse "; oppure: " Prima che Abramo fosse stato creato, sono stato fatto io ". Perché In principio era il Verbo 7, non era stato creato. Così: Venne fra la sua gente, venne fra i Giudei. Ma i suoi non lo accolsero.

Quali i figli di Abramo. A quanti però lo hanno accolto.
3. A quanti però l'hanno accolto... 8.Tra quelli, infatti, senz'altro gli Apostoli, i quali lo hanno accolto; tra quelli, quanti recavano rami davanti al suo giumento. Precedevano, seguivano e stendevano a terra i loro mantelli; e gridavano a gran voce: Osanna al figlio di David; benedetto colui che viene nel nome del Signore! 9 Allora i Farisei gli dissero: Trattieni i fanciulli dall'acclamarti con queste lodi. Ed egli: Se questi taceranno, grideranno le pietre 10. Pensava a noi quando diceva queste parole: Se questi taceranno, grideranno le pietre. Le pietre di chi sono figura se non di coloro che offrono il culto alle pietre? Se i piccoli Giudei taceranno, i Gentili grandi e piccoli acclameranno. Di chi sono figura le pietre se non di coloro di cui parla appunto quello stesso Giovanni, il quale venne per rendere testimonianza alla luce 11? Notando infatti che i Giudei appunto si gloriavano di essere della stirpe di Abramo, disse loro: Razza di vipere. Quelli si vantavano di essere figli di Abramo, eppure costui asseriva loro: Razza di vipere. Faceva ingiuria ad Abramo? Tutt'altro! Attribuiva loro il nome in base ai costumi. Poiché se fossero figli di Abramo, imiterebbero Abramo: così come anche il Signore afferma a coloro che gli dicono: Noi siamo liberi, noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Ed egli: Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Perché vi dico la verità, voi volete uccidermi; questo Abramo non lo ha fatto 12. Da lui siete nati, ma siete diventati degeneri. Che disse perciò Giovanni: Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? Si recavano infatti ad essere battezzati con il battesimo di Giovanni per essere purificati. Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira ventura? Fate dunque frutto degno di conversione; e non dite dentro di voi: Abbiamo Abramo per padre. Dio ha infatti il potere di far sorgere figli ad Abramo da queste pietre 13. Dio ha infatti il potere [di far sorgere] da queste pietre quelli che vedeva nello Spirito, si rivolgeva a quelli, ma prevedeva noi. Dio ha infatti il potere di far sorgere da queste pietre figli ad Abramo. E di quelle pietre: Se questi taceranno, grideranno le pietre. Ora avete compreso e avete approvato. Si è realizzato: grideranno le pietre. Noi siamo infatti i discendenti dei Gentili; in persona dei nostri antenati, noi abbiamo adorato le pietre. Per questo ci si chiama anche " cani ". Voi ricordate che cosa ascoltò quella donna che andava gridando dietro al Signore, per il fatto che era Cananea, adoratrice degl'idoli, schiava dei dèmoni. Che le disse Gesù? Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani 14. Non avete mai notato come i cani leccano le pietre unte di grasso? Così sono tutti gli adoratori di idoli. Ma è sopraggiunta per voi la grazia. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. Avete qui i nati di recente: Ha dato loro il potere di diventare figli di Dio. A chi lo ha dato? A quelli che credono nel suo nome 15.

Duplice nascita.
4. E in che modo diventano figli di Dio? I quali non da sangue, né da volere di uomo, né da volere di carne; ma da Dio sono nati 16. Avendone ricevuto facoltà, sono nati da Dio per diventare figli di Dio. Vedete dunque d'intendere: questi sono i nati da Dio, non da sangue; com'è della prima nascita, qual è la nascita nella sventura, che proviene da sventure. Ma costoro che sono nati da Dio, che erano? Da che la loro prima nascita? Dal sangue: dalla copulazione del sangue del maschio e della femmina, dal congiungimento della carne del maschio e della femmina, da ciò venivano generati; ed ora da che? Da Dio sono stati generati. La prima nascita dal maschio e dalla femmina; la seconda nascita da Dio e dalla Chiesa.

Vi si tratta del medesimo argomento.
5. Ecco, sono stati generati da Dio. Come avvenne che nascessero da Dio costoro che una prima volta sono stati generati dagli uomini? Come avvenne? Da che? E il Verbo si fece carne per abitare in mezzo a noi 17. Grande lo scambio! Egli si è fatto carne, costoro spirito. Cos'è mai questo? Che degnazione, fratelli miei! Elevate lo spirito a sperare e a ricevere beni migliori. Non vi assoggettate alle concupiscenze intramondane. Siete stati acquistati a prezzo 18. Per voi il Verbo si fece carne 19; per voi chi era il Figlio di Dio si fece Figlio dell'uomo, affinché voi che eravate figli degli uomini foste generati figli di Dio. Egli chi era? Che diventò? Che eravate voi, quali siete stati fatti? Egli era il Figlio di Dio. Che si fece? Figlio dell'uomo. Voi eravate i figli degli uomini. Quali siete stati fatti? Figli di Dio. Condivise con noi i nostri mali al fine di donarci i suoi beni. Egli, però, ci distanzia perfino secondo la natura per cui si fece Figlio dell'uomo. Noi, figli degli uomini, tramite la concupiscenza della carne; egli, Figlio dell'uomo, tramite la fede di una Vergine. La madre di qualsiasi uomo concepì in seguito all'unione sessuale; ciascuno poi è nato dall'uomo padre suo e dall'uomo madre sua. Cristo invece è nato dallo Spirito Santo e da Maria Vergine. Si fece vicino a noi, ma senza sottrarsi molto a sé, anzi, senza mai sottrarsi a Dio, quale egli è, ma aggiunse ciò che era proprio della nostra natura. Prese infatti su di sé ciò che non era e non perdette ciò che era. Si fece Figlio dell'uomo, ma non cessò di essere Figlio di Dio. E così è il Mediatore in quanto è nel mezzo. Che significato ha: " nel mezzo "? Né in alto, né in basso. In che modo né in alto, né in basso? Né in alto, perché è carne; né in basso, perché non è peccatore. Nondimeno, in quanto Dio, sempre in alto. E non venne infatti da noi in modo da abbandonare il Padre. Si allontanò da noi e non ci abbandonò, tornerà da noi e non abbandonerà il Padre.

Note
1 - Gv 1, 10.
2 - Cf. Lc 23, 45; Mt 27, 51.
3 - Gv 14, 30.
4 - 2 Cor 5, 19.
5 - Gv 1, 11.
6 - Gv 8, 58.
7 - Gv 1, 1.
8 - Gv 1, 12.
9 - Mt 21, 9.
10 - Lc 19, 40.
11 - Cf. Gv 1, 7.
12 - Gv 8, 33-40.
13 - Lc 3, 7-8.
14 - Mt 15, 26.
15 - Gv 1, 12.
16 - Gv 1, 13.
17 - Gv 1, 13-14.
18 - 1 Cor 6, 20.
19 - Gv 1, 14.




lunedì 29 dicembre 2014
Abbazia Santa Maria di Pulsano

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