Pane quotidiano"Con quale autorità fai queste cose?

La Liturgia di Sabato 30 Maggio 2015 VANGELO (Mc 11,27-33) Commento: Mn. Antoni BALLESTER i Díaz (Camarasa, Lleida, Spagna)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».

Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parola del Signore
Commento: Oggi, il Vangelo ci chiede di pensare con quali intenzioni andiamo a vedere Gesù. Ci sono persone che vanno senza fede, senza riconoscere la sua autorità: per questo, «vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?”» (Mc 11,27-28).

Se non trattiamo a Dio nella preghiera, non avremo fede. Ma, come dice San Gregorio Magno: “quando insistiamo nella preghiera con molta veemenza, Dio si detiene nei nostri cuori e ricuperiamo la vista perduta”. Se abbiamo una buona disposizione, anche se siamo nell’errore, vedendo che l’altro ha ragione, accoglieremo le sue parole. Se abbiamo buone intenzioni, anche se trasciniamo il peso del peccato, nell’orazione Dio ci farà capire la nostra miseria, per riconciliarci con Lui, chiedendo perdono con tutto il cuore e attraverso il sacramento della penitenza.

La fede e la preghiera vanno insieme. Dice San Agostino che, “se ti manca la fede, la preghiera è inutile. Poi, quando preghiamo, crediamo e preghiamo perché non ci manchi la fede. La fede provoca la preghiera, e la preghiera produce a sua volta la forza della fede”. Se disponiamo di buone intenzioni, e accorriamo a Gesù, scopriremo chi è e capiremo la sua parola, quando ci chieda: «Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?» (Mc 11, 30). Per fede, sappiamo che veniva dal cielo, e che la sua autorità viene dal Padre che è Dio, e da Lui stesso perché è la seconda persona della Santissima Trinità.

La voce di un dottore della chiesa
L'anima che è tesa verso Dio, viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera.
S. Giovanni Crisostomo

PACE E BENE

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