Pane Quotidiano«Lo seguiva una grande folla»

 La Liturgia di Domenica 26 Luglio 2015  VANGELO (Gv 6,1-15) Rev. D. Pere CALMELL i Turet  (Barcelona, Spagna)
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello
che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore
«Lo seguiva una grande folla»
Rev. D. Pere CALMELL i Turet 
(Barcelona, Spagna)

Oggi, possiamo contemplare come si forgia dentro di noi tanto l'amore umano come l'amore soprannaturale, giacché abbiamo uno stesso cuore per amare Dio e gli altri.

Generalmente, l'amore si fa strada nel cuore umano quando si scopre il fascino dell’altro: la sua simpatia, la sua bontà. Questo è il caso del «ragazzo con cinque pani d'orzo e due pesci» (Gv 6,9). A Gesù dà tutto quello che serve, i pani e i pesci, perché si he lasciato conquistare per il fascino di Gesù. -Ho scoperto il fascino del Signore?

Poi, l’innamoramento, frutto di essere corrisposto. Dice che «lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi» (Giovanni 6,2). Gesù ascoltava, gli faceva caso, perché sapeva che ne avevano bisogno.

Gesù sente una forte attrazione per me e vuole la mia realizzazione umana e soprannaturale. Lui mi ama così come sono, con le mie miserie, perché gli chiedo perdono, e con il suo aiuto, continuo a sforzarmi.

«Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.» (Gv 6,15). Gli dirà il giorno dopo: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.» (Gv 6,26). San Agostino scrive: «Tanti sono alla ricerca di Gesù, guidati soltanto da interessi temporali! (...) Appena si cerca Gesù per Gesù».

La pienezza dell'amore è amore oblativo; quando cerchiamo il bene della persona amata, senza aspettarsi nulla in cambio, anche a costo del sacrificio personale.

Oggi, io Gli posso dire: «Signore, che ci fai partecipare al miracolo dell'Eucaristia: ti chiediamo di non nasconderti, di vivere con noi, di poterti vedere, toccare, sentire, di voler stare sempre vicino a Te, di essere il Re delle nostre vite e del nostro lavoro.» (san Josemaría).

mons. Francesco Lambiasi
La nostra cultura marcatamente individualista è segnata da un edonismo ossessivo che ha eretto il piacere a idolatria e ha ridotto la sessualità a gioco e consumo: questo accanimento edonistico - il piacere sempre e comunque - crea un mare di sofferenze con i tristi fenomeni delle famiglie disgregate, dei coniugi abbandonati, dei figli contesi o lasciati soli, e con l?abbrutimento della pornografia, la vergogna della prostituzione, l?orrore della pedofilia. Aggiungiamo poi tutti i problemi e i drammi generati da un materialismo economicista sempre più sfrontato e aggressivo; assommiamo le enormi ingiustizie e violenze prodotte nella vita dei singoli e dei popoli da una concezione della libertà svincolata dalla verità e da ogni norma morale. Sono problemi planetari, ma hanno una pesante ricaduta nelle nostre famiglie, nei nostri quartieri, nelle nostre parrocchie. Madre Teresa osservava: ?La gente è affamata d?amore, perché siamo tutti troppo indaffarati?.

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