Don Enzo BIANCO sdb"MARIA, LA PACE, L'ANNO NUOVO"

1 gennaio 2016 | Santa Maria, Madre di Dio - Anno C | Omelia
MARIA, LA PACE, L'ANNO NUOVO
Tre forti motivi di riflessione danno sapore a questa giornata.
- Il primo è proposto dalla liturgia, che dopo aver presentato Gesù nato a Betlemme per noi, ora addita a tutti la sua mamma, la Madre di Dio.
- Poi, come per ravvivare un sentimento comune di tutti gli uomini di buona volontà, si celebra la Giornata mondiale della pace.
- Ma oggi è anche il primo giorno dell'anno. Diceva il poeta pagano Ovidio: "Se ne vanno gli anni come l'acqua che scorre (Eunt anni more fluentis aquae)". Noi lasciamo da parte i botti di questa notte e buttiamo nel cassonetto i cocci dei piatti rotti, per dedicare un
pensiero più serio al tempo della nostra vita.

* Come guide per la nostra riflessione, il Vangelo suggerisce i pastori di Betlemme. Proviamo a immaginare un presepe senza pastori: non è possibile. Essi su invito degli angeli accorsero alla grotta del Signore, rimasero estasiati, e ora contagiano tutti con la loro gioia. Testimoni e modello per noi.

Dunque Maria

A Natale, prima l'attenzione è andata al Bambino Gesù. Succede in tutte le famiglie, il bambino invade gli spazi, tende a occupare il primo posto. Figurarsi poi quel Bambino, allora là a Betlemme. Ma i bambini hanno bisogno di quiete. Anche nelle nostre famiglie allora li si lascia dormire in pace, e ci si rivolge alla mamma. Le si fanno i complimenti.

* Di fatto i complimenti dei cristiani a Maria sono già in quel titolo che la Chiesa le ha dato, e commemorato dalla liturgia: Madre di Dio. La Chiesa glielo ha assegnato in modo ufficiale tanti anni fa, nel 431, in un momento solenne della sua storia, durante il Concilio di Efeso. Noi riteniamo Maria Madre di Dio perché il Verbo-Dio ha voluto farsi uomo ed entrare nel mondo degli uomini nascendo come tutti gli uomini: da una donna.
Se consideriamo fortunate le mamme dei grandi calciatori, o cantanti o divi del cinema, tanto più merita i nostri complimenti la madre del Verbo Incarnato, il Dio fatto uomo per noi.

* Di più: Gesù si è fatto nostro fratello, perciò noi riconosciamo in Maria anche la Madre nostra. È la prima che ha creduto in Gesù, è la primizia dei credenti, è in senso spirituale la madre di tutti i cristiani. Perciò il Concilio Vaticano II le ha riconosciuto un altro titolo, l'ha proclamata anche Madre della Chiesa.
Così Maria è nel cuore e nella vita dei credenti. Diceva Paolo VI: "Non può dirsi autentico un cristianesimo, che non sia cristianesimo mariano".

Poi la pace

I pastori di Betlemme furono inviati alla grotta - ha raccontato l'evangelista Luca - dal canto degli angeli, che rendevano "gloria a Dio nell'alto dei cieli" e auguravano "pace in terra gli uomini che Dio ama". La Giornata della pace non poteva cadere che nel tempo di Natale.

* La pace è dono del risorto: Gesù, prima di salire al cielo, ha detto parole di pace così belle che i sacerdoti le ripetono in tutte le messe, prima della comunione, come suo saluto e augurio a tutti: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace".
Così la pace risulta comprensibile dagli uomini solo nella luce di Dio, che si è donato in segno di amicizia e di amore.

* Così la pace, dono di Dio agli uomini che Dio ama, diventa caratteristica del cristiano. Primo Mazzolari diceva: "Dare la pace ai morti è impegno di Dio. Fare la pace coi vivi è impegno nostro". E aggiungeva: "Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace: fare la pace è la sua vocazione".

* La pace risulta impegno morale, e scelta difficile: di fatto, su questo nostro pianeta arroventato non tutte le paci sono la pace portata da Cristo.
- C'è per esempio la pace armata e piena di tensioni, che certi generali sopportano a denti stretti e vorrebbero fosse una breve parentesi tra una guerra e l'altra. Di fatto la pace è sempre sul punto di scomparire per lasciare posto alla guerra e alle sue stragi.
- Un'altra non portata da Cristo è la pace borghese, pace con se stesso, di chi è ben pasciuto e rimpinzato, e se ne sta comodo per conto suo, e in mezzo alle disgrazie altrui riesce a mantenere il cuore in pace. Neppure questa è cristiana.

* Di fatto la vera pace è dono di Dio, e insieme conquista dell'uomo. È anzitutto un atteggiamento di fondo del proprio cuore.
Oggi il Papa all'Angelus, prima di benedire Roma e il mondo, affida a tutti un suo personale messaggio di pace. Non il solito patetico e scontato "vogliamoci bene", ma ogni anno un appello con un concreto riferimento al tempo che stiamo vivendo. Sta a noi coglierlo come un compito a casa, che va svolto dai cristiani in mezzo agli altri.
Tutto nasce da quella beatitudine proclamata da Gesù: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio".

Infine il tempo

Così si entra nella prospettiva dell'anno nuovo che oggi comincia. Il tempo è prezioso. Avverte il proverbio: "I minuti sono lunghi, e gli anni sono brevi". Il tempo è da usare bene. L'anno nuovo ha tante pagine bianche, pulite. C'è da supporre che siamo ben disposti. Accade anche agli scolaretti davanti al quaderno nuovo: si mettono di buona volontà, e riescono a scrivere bene, senza macchie, almeno la prima pagina.

* In concreto che fare?

I pastori di Betlemme si sentirono d'istinto portati a raccontare, a tutti coloro che incontravano, le meraviglie che i loro occhi avevano contemplato. Divennero testimoni del Signore. Dovrebbe accadere lo stesso anche al cristiano. Ogni cristiano testimone al mondo del Verbo incarnato a Betlemme.
C'è dunque da scambiarsi tra noi l'augurio di buon anno nuovo, con l'entusiasmo dei pastori, nella luce del mistero di Maria madre di Dio.

Don Enzo BIANCO sdb

Commenti

Post più popolari