Don Bruno FERRERO sdb"Tu sei il mio Figlio..."

10 gennaio 2016 | Battesimo di Gesù - Anno C | Omelia
Tu sei il mio Figlio...
Poco dopo la nascita del suo fratellino, la piccola Sachi cominciò a chiedere ai genitori di lasciarla
sola con il neonato. La mamma e il papà temevano che la piccola, come quasi tutti i bambini di quattro anni, avvertisse una certa gelosia e volesse picchiare o scuotere il fratellino, per cui dissero di no. Sachi però non mostrava segni di gelosia. Trattava il bambino con gentilezza e le sue richieste di essere lasciata sola con lui si fecero più pressanti. I genitori decisero allora di accontentarla.
Esultante, Sachi andò nella camera del bambino e chiuse la porta, ma uno spiraglio rimase aperto, abbastanza da consentire ai genitori di guardare e ascoltare.
La mamma e il papà videro la piccola Sachi andare tranquillamente dal fratellino, mettere il viso accanto al suo e dire con calma: "Piccolo, dimmi come è fatto Dio. Comincio a dimenticarmelo".
Crescendo dimentichiamo tante cose. Anche Dio. Eppure, per quasi tutti noi la vita è incominciata nel segno di Dio. La festa del Battesimo di Gesù che celebriamo in questa domenica intende proprio risvegliare la nostra memoria, quasi per dirci: "Quello che ha vissuto Gesù è accaduto a te!"

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".
La storia inizia con il compiacimento del Padre nel Figlio. Lo "squarcio" nel cielo raccontato dall'evangelista ci consente di vedere uno spicchio della vita intima di Dio. Nel cuore della vita di Dio c'è il compiacimento reciproco, del Padre nel Figlio e del Figlio nel Padre. Questo compiacimento è lo Spirito Santo.
Meister Eckhart, un domenicano tedesco del XIV secolo, dice: "Il Padre sorride al Figlio e il Figlio sorride al Padre, e il sorriso porta piacere e il piacere porta gioia e la gioia porta amore". Il Vangelo è la storia del modo in cui procediamo verso la nostra casa con quella gioia, la stessa gioia della Trinità.

Il Padre fa una dichiarazione d'amore per il Figlio. Questo è il Battesimo di Gesù e questo è il nostro Battesimo. È una gioia profonda, come testimonia un ragazzo di 17 anni: "Sono stato veramente contento ieri sera: per la prima volta sono uscito con mio padre. Mi ha presentato agli amici e ha detto di me che ero un bravo figliolo".
Eppure quanti battezzati dimenticano ben presto questa voce. Il nostro Dio però è una madre che non si dimentica di nessun figlio. Dice per bocca di Isaia: "Può una donna dimenticare il suo bambino o non amare più il piccolo che ha concepito? Anche se ci fosse una tale donna, io non ti dimenticherò mai".
Noi troppo spesso ci dimentichiamo di Dio, ma Dio non si dimentica di noi. È questo il segreto del nostro battesimo: il ricordo di un incontro, di una piccola sorgente che è sbocciata in noi e che chiede di fluire liberamente e diventare vita. Come ci ha detto San Paolo:

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo…
Possiamo lasciare che la sorgente inondi la nostra esistenza, perché è meraviglioso sentirsi "figli prediletti di Dio" come Gesù, nello Spirito Santo. Accettare di vivere consapevolmente il proprio battesimo significa semplicemente essere cristiani. Significa vivere in modo "speciale".
Il Cristianesimo in effetti si presenta con una possente originalità. Non è una delle tante scelte possibili al "supermarket" delle religioni.
È un modo unico di concepire la bellezza, la grandezza, il grado di valore assoluto della vita. La vita è il grande dono di Dio Creatore, un valore fondamentale che esige perciò il rispetto assoluto per sé e per gli altri.
È l'incontro con un Amico che porta un'idea di Dio sconvolgente e si fa garante della verità. Gesù non è semplicemente un campione d'umanità vissuto in una data epoca storica. È vivente e operante, oggi.
Rompe il guscio di un'esistenza destinata alla morte e apre un orizzonte impensabile. Il primo dono della fede è una speranza radicale che illumina tutta l'esistenza.
Queesta speranza aiuta a costruire un'identità forte, un sistema di valori coerente. L'ambiente in cui vivono molti ragazzi oggi è disgregante. La fede consolida, indica punti di riferimento, orienta l'essere umano. Mostra la linea di demarcazione tra bene e male. E fa tutto questo senza mai ledere in nulla la libertà dell'individuo, a cui viene lasciata la decisione finale. In modo misterioso ma reale.
Assegna a ognuno una missione. La vita diventa una chiamata per un compito, non un caso o una combinazione di cromosomi. La vita è responsabilità.
Prospetta una meta infinitamente esaltante. "Ama il prossimo tuo come te stesso". L'amore è l'essenza di Dio, il tessuto e la legge dell'esistenza.
Dà un senso alla vita quotidiana, anche alla sofferenza, alle perdite, allo scacco, alle lacrime.
Inserisce in una comunità che sostiene, perdona, accoglie, incoraggia, conserva la Parola stessa di Dio.
È benedizione. Vivere sentendosi "benedetti" infonde forza e sicurezza, anche nei momenti più bui. Permette di sentir risuonare nel proprio intimo in ogni momento: Sei un figlio amato e voluto da Dio Onnipotente disposto a tutto perché tu non vada perduto".

Si sente dire che diminuiscono i battesimi dei bambini. Non ha alcun senso privare i figli di un dono come questo. I genitori hanno anche la meravigliosa possibilità di chiedere questa grazia per i loro bambini. E come il dono della vita viene da Dio attraverso i genitori, così la fede proviene da Dio attraverso i genitori e la Chiesa.
Nella festa del Battesimo di Gesù, anche noi possiamo indirizzare un amorevole e riconoscente ricordo a coloro che hanno voluto che la nostra vita cominciasse nel sorriso di Dio

Don Bruno FERRERO sdb
Fonte:  www.donbosco-torino.it

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