Padre Tiziano SOFIA sdb"INVITO A NOZZE"

17 gennaio 2016 | 2a Domenica T. Ordinario - Anno C | Omelia
INVITO A NOZZE
A chi non piace un invito a nozze?
Ma che cosa significa la parola al plurale "nozze"? II termine viene dal verbo latino "nubere", velarsi,
una "nube-velo" che copre la faccia e quasi tutto il corpo della donna, alla quale solo il marito ha il diritto di togliere il velo per sposarla. Da quel momento il fidanzato-sposo diventa marito della donna. Sempre dal latino, marito=maschio, moglie=femmina.

Ho avuto l'opportunità di presenziare ad alcuni matrimoni cattolici in Libano, e poi in Iran. II giorno delle nozze nessuno può vedere il volto della sposa se non lo sposo; lei si presenta nel luogo della celebrazione "velata", e al momento magico quando l'uomo s-vela la donna, i due diventano marito e moglie. Con la speranza e l'augurio che sia per sempre.

Isaia 62,1-5: anche Dio si sposa con la sua donna, l'umanità

La tragedia più dolorosa per una donna è non diventare sposa e poi madre. Ma anche lasciare lo sposo per "prostituirsi" con uomini che non sono suoi sposi. Prostituzione: dal latino, mettere in vendita il proprio corpo, sia esso maschile o femminile. Metterlo a disposizione d'altri, non del vero sposo.
Dio ha la sua sposa, Gerusalemme-Israele-Sion, la quale si vende ai pagani, al nemico di Dio.
Dio reagisce energicamente, con un potere divino: LA MISERICORDIA, capace di eliminare il rivale e di riprendersi la sposa tutta per sé:
"Non mi darò pace finchè non tornerai a me!".
E qui Isaia declama l'avvenimento: brano da leggere.
Farà brillare la sposa sua come fiaccola accesa, piena di gloria, con una corona splendida, un diadema regale e diventerà GIOIA DEL SIGNORE, Sposa felice, delizia del Signore, capace di far esultare di gaoia Dio stesso!
Se un giovane gioisce con grande orgoglio della sua sposa, Dio Creatore esulterà per la sua creatura-Sposa.

Paolo in 1Cor 12,4-11 parla della comunità cristiana...

...la vera sposa di Cristo, ricca di doni, di potenzialità, di prestazioni a favore della famiglia di Dio. Anzi, ogni membro della comunità-sposa ha un compito ben preciso, da scoprire e da utilizzare per CRISTO SPOSO.
Come facciamo a scoprire la vocazione-missione di ognuno di noi? Anche gli handycappati (si diceva una volta) hanno una vocazione-missione, o solo i laureati, i ricchi, l'alta gerarchia? Secondo Paolo assolutamente "sì"! Magari oggi non si usa il linguaggio di Paolo che elenca vari "carismi", ma anche oggi siamo tutti CARISMATICI: abbiamo un ruolo dentro e fuori della Chiesa. Sanno questo i "carismatici"?
Se un cristiano non è carismatico in funzione, è un peso morto, un membro incancrenito da ricuperare comunque.

Cosa vuole "costruire" Cristo?

Fare "famiglia di Dio" tutta l'umanità. Ma si fa famiglia solo con sposo e sposa, marito e moglie, nella fedeltà e nell'amore fecondo. Se non si raggiunge questo, c'è divorzio, non certo da parte di Cristo, ma della sposa prostituta, dei tanti cristiani che non collaborano, anzi distruggono il progetto "familia" programmato da Dio stesso.
Una provocazione "cristiana": davvero tutti gli uomini sono "carismatici"? Anche i grandi peccatori, i malati terminali, gli ignavi, gli atei, i foreing fighters, e certi politici?
Noi non conosciamo tutte le funzioni delle migliaia di "parti" del nostro corpo. Eppure non c'è neppure un centimetro del corpo che non sia di utile servizio ad esso. Persino i dottori stanno ancora scoprendo il servizio importante che danno certe cellule. Se parliamo di una Ferrari, credo che non ci sia proprio nulla di "optional". Gli ingegneri e i meccanici sanno perfettamente il valore "carismatico" di ogni pezzo.
Sani e malati, santi e peccatori: tutti abbiamo un ruolo nel nostro DNA spirituale per collaborare con Cristo che sta formando la famiglia allargata per suo Padre, strettamente collaborato da sua Madre Maria. Se ci siamo, se esistiamo, se Dio ha creato la nostra anima, abbiamo incluso un compito diverso l'un dall'altro. Guai a ritenere qualcuno come inutile!
NON MANCHERA' MAI IL VINO, non quello di Cana, ma quello di Gristo e dello Spirito suo. Importante è "esserci", berlo, far famiglia, festeggiare il matrimonio Dio-Umanità.
La mancanza di vino, eccellente o normale che sia, nella nostra società, sembra aver raggiunto un grado di alto pericolo.
Ma c'è sempre una Madre attenta, ma non miracolosa. C'è sempre un Figlio Onnipotente, che ama dipendere sempre e cordialmente da sua Madre. Basta un cenno della speciale mamma, ed ecco che il Figlio rivela quello che di grande, di gioioso, di generoso può fare per tutta l'umanità.
I due, e noi con loro, abbiamo a disposizione la "misericordia", quella attenzione efficace per l'umanità che permetterà di concludere bene il grande matrimonio, non più di Cana, ma della storia intera.

 Padre Tiziano SOFIA sdb
Fonte:  www.donbosco-torino.it

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