PANE QUOTIDIANO,«Convertitevi e credete al vangelo»

La Liturgia di Lunedi 11 Gennaio 2016  VANGELO (Mc 1,14-20) COMMENTO:Rev. D. Joan COSTA i Bou  (Barcelona, Spagna)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
«Convertitevi e credete al vangelo»
Rev. D. Joan COSTA i Bou 
(Barcelona, Spagna)
Oggi, il Vangelo ci invita alla conversione. «Convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Convertirsi, a che cosa? Forse sarebbe meglio dire: a chi? A Cristo! Così l’indicò Lui: «Chi ama padre e madre più di me, non è degno di me» (Mt 10,37).

Convertirsi significa accogliere riconoscenti il dono della fede e renderlo operativo mediante la carità. Convertirsi vuol dire riconoscere Cristo quale unico signore e re dei nostri cuori, dei quali può disporre. Convertirsi implica scoprire Cristo in tutti gli avvenimenti della storia umana, anche della nostra storia personale, coscienti che Lui è l’origine, centro e fine di tutta la storia, e che per Lui tutto è stato redento, e in Lui raggiunge la sua pienezza. Convertirsi suppone vivere di speranza perché Lui ha vinto il peccato, il maligno e la morte, e l’Eucaristia ne è la garanzia.

Convertirsi comporta amare Nostro Signore al di sopra di tutto, qui sulla terra, con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima e con tutte le nostre forze. Convertirsi presuppone consegnarGli la nostra intelligenza e la nostra volontà, in modo tale che la nostra condotta faccia reale il motto episcopale del Santo Padre, Giovanni Paolo ll, `Totus tuus´cioè `Tutto tuo´, o mio Dio! e tutto è: tempo, qualità, beni, illusioni, progetti, salute, famiglia, lavoro, ristoro, tutto. Convertirsi richiede, allora, amare la volontà di Dio in Cristo, al di sopra di tutto e godere riconoscenti, di tutto ciò che avviene da parte di Dio, includendo contraddizioni, umiliazioni, malattie, e scoprirle quali tesori che ci consentono di esprimere più pienamente il nostro amore verso Dio!`se Tu lo vuoi così, così lo voglio anch'io!´

Convertirsi esige, così, come per gli apostoli Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, lasciare «immediatamente le reti e seguire Lui» (Cf. Mc 1,18), all’ascoltare la Sua voce. Convertirsi, è che Cristo lo sia tutto in noi.

don Luciano Sanvito
Il passaggio di Gesù

Dove Gesù passa, tutto cambia.

Il Regno di Dio opera un orientamento nuovo, attraverso la presenza di Gesù.

"Il tempo è compiuto..."
Questa trasformazione è in atto anche oggi, nel passaggio del Cristo attraverso gli atti della fede del credente nella storia.
Chi incontra Gesù, anche oggi, trova compimento alle proprie attese, alle speranze e alle tensioni della vita.


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