Clarisse Sant'Agata LECTIO DIVINA"La fede che nasce dal deserto"
Prima Domenica di Quaresima
Visualizza Lc 4,1-13
Antifona d'Ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita.
Colletta
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra
conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di
testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per Cristo, nostro Signore.
Oppure:
Signore nostro Dio, ascolta la voce della Chiesa che t'invoca nel deserto del mondo: stendi su di noi
la tua mano, perché nutriti con il pane della tua parola e fortificati dal tuo Spirito, vinciamo con il
digiuno e la preghiera le continue seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
Prima Lettura
Dt 26, 4-10
Dal libro del Deuteronomio.
Mosè parlò al popolo e disse: "Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti
all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre
era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una
nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura
schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide
la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con
mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in
questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei
frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai
davanti al Signore, tuo Dio".
Salmo
Salmo 90 (91)
Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.
Chi abita al riparo dell'Altissimo
passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente.
Io dico al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido".
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.
"Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell'angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso".
Seconda Lettura
Rm 10, 8-13
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? "Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore", cioè la parola
della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: "Gesù è il Signore!", e con il
tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per
ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la
Scrittura: "Chiunque crede in lui non sarà deluso". Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco,
dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: "Chiunque
invocherà il nome del Signore sarà salvato".
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Lc 4, 1-13
Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito
nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando
furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che
diventi pane". Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"". Il diavolo lo condusse in
alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro
gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a
me, tutto sarà tuo". Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai
culto"". Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio
di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti
custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una
pietra"". Gesù gli rispose: "È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"". Dopo aver
esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Sulle Offerte
Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri, sempre più al sacrificio, che santifica l'inizio
della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Il Signore ti coprirà con la sua protezione sotto le sue ali troverai rifugio.
Oppure:
"Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai".
Oppure:
Il Signore ti coprirà con la sua protezione sotto le sue ali troverai rifugio.
Dopo la Comunione
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità,
e ci insegni ad avere fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua
bocca. Per Cristo nostro Signore.
La fede che nasce dal deserto
Il nostro cammino in questa Quaresima inizia con Gesù nel deserto, spinti come Lui in questo luogo
dallo Spirito Santo.
Gesù colmo di Spirito Santo e Gesù esposto alla tentazione: la pienezza dello Spirito e la tentazione si
incontrano e si scontrano in Lui all’inizio del suo cammino nella vita pubblica e della sua predicazione dopo il
lungo silenzio di Nazareth. Lo Spirito Santo che è sceso su Gesù al Giordano dirige la sua missione e lo spinge per
prima cosa nel deserto, luogo del confronto e della scelta tra Dio e satana. Ma lo spinge anche nella storia, in
quei quaranta giorni che non possono non evocare tante pagine centrali della storia della salvezza: Il diluvio durò
quaranta giorni e quaranta notti (Gen 7,1-17); quarant’anni durò il cammino di Mosè e del popolo eletto verso
la terra promessa (Dt8,2-4); quaranta giorni e quaranta notti Mosè rimane al cospetto di Dio prima di ricevere le
tavole della Legge(Es 24,37); per quaranta giorni e quaranta notti Elia camminò nel deserto fino al monte di
Dio, l’Oreb (1Re 19,1-8).
Nei quaranta anni del popolo nel deserto si è forgiatala fede nel Dio unico passando ripetutamente
attraverso la tentazione. In questo cammino il popolo ha imparato a conoscere e credere in Dio e a fare memoria
di ciò che il Signore ha fatto, nella fedeltà a ciò che aveva promesso (prima lettura).
Gesù è condotto nel deserto ed è tentato con “ogni tentazione” perché, come fu anche per Israele nel
suo cammino nel deserto, venga alla luce ciò che ha nel cuore, la verità che lo abita e che darà la forma al suo
vivere. In fondo questo è anche il senso del nostro cammino quaresimale che ci chiede di andare al cuore di ciò
che siamo per orientarlo di nuovo con decisione a Colui che è l’unico Signore.
In questo tempo che Gesù vive nel deserto vi è come la sua professione di fede. Questo è il deserto per Lui: il luogo
della professione di fede del Figlio, dell’abbandono fiducioso nel Padre e nel suo modo di portare avanti la storia
della salvezza. Davanti alle tre tentazioni di Satana, Gesù risponde con tre professioni di fede nel Dio
d’Israele,suo Padre, usando proprio le parole di quell’alleanza tra Dio e il suo popolo che il libro del
Deuteronomio ci ricorda:
“Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i
tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto
esce dalla bocca del Signore”. Dt 8,3
“Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome”. Dt6,13
“Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa”. Dt 6,16.
Confrontando il racconto delle tentazione in Matteo e in Luca, possiamo notare che quest’ultimo inverte
le ultime due. Per Luca il vertice della tentazione non è il monte più alto, ma il pinnacolo del tempio,
Gerusalemme, la città verso la quale è orientato tutto il cammino di Gesù, la città a cui lo condurrà questa
fiducia obbediente nell’opera di Dio. Queste tre tentazioni che riguardano,il pane, il potere e la relazione con Dio
e che nel brano di oggi Gesù vince con la Parola, non allontanano dalla sua vita definitivamente il diavolo. Dice
infatti lo stesso evangelista:“Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato”. E
il tempo fissato è la croce, momento nel quale i capi, i soldati e i malfattori gli metteranno innanzi la più grande
tentazione “Se tu sei il Re dei Giudei, salva te stesso!”(Lc 23,35-40). Ed è qui che Gesù risponderà non più con la
Parola, ma con il silenzio della sua vita data, consegnata anche all’incomprensione, una scelta da parte sua che
manifesta chiaramente come il suo più profondo desiderio sia l’opposto rispetto all’invito rivoltogli da tutti in quel
momento di salvare se stesso. A Gerusalemme lo attende la prova più grande nella quale Gesù dichiarerà
definitivamente il suo “si” al Padre, in una adesione piena e totale a Dio e alla storia che continua a portare
avanti con l’uomo.
Tutto questo cammino è lo Spirito che lo realizza in Gesù come in ogni discepolo. E’ lo Spirito che genera
in noi il cammino nel deserto, il cammino della conversione. A noi spetta lasciarci condurre da lui, lasciarci
attrarre, lasciare che ci ricrei intorno a Colui che è il centro e la fonte della vita.
Visualizza Lc 4,1-13
Antifona d'Ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita.
Colletta
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra
conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di
testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per Cristo, nostro Signore.
Oppure:
Signore nostro Dio, ascolta la voce della Chiesa che t'invoca nel deserto del mondo: stendi su di noi
la tua mano, perché nutriti con il pane della tua parola e fortificati dal tuo Spirito, vinciamo con il
digiuno e la preghiera le continue seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
Prima Lettura
Dt 26, 4-10
Dal libro del Deuteronomio.
Mosè parlò al popolo e disse: "Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti
all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre
era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una
nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura
schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide
la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con
mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in
questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei
frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai
davanti al Signore, tuo Dio".
Salmo
Salmo 90 (91)
Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.
Chi abita al riparo dell'Altissimo
passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente.
Io dico al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido".
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.
"Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell'angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso".
Seconda Lettura
Rm 10, 8-13
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? "Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore", cioè la parola
della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: "Gesù è il Signore!", e con il
tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per
ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la
Scrittura: "Chiunque crede in lui non sarà deluso". Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco,
dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: "Chiunque
invocherà il nome del Signore sarà salvato".
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Lc 4, 1-13
Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito
nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando
furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che
diventi pane". Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"". Il diavolo lo condusse in
alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro
gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a
me, tutto sarà tuo". Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai
culto"". Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio
di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti
custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una
pietra"". Gesù gli rispose: "È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"". Dopo aver
esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Sulle Offerte
Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri, sempre più al sacrificio, che santifica l'inizio
della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Il Signore ti coprirà con la sua protezione sotto le sue ali troverai rifugio.
Oppure:
"Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai".
Oppure:
Il Signore ti coprirà con la sua protezione sotto le sue ali troverai rifugio.
Dopo la Comunione
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità,
e ci insegni ad avere fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua
bocca. Per Cristo nostro Signore.
La fede che nasce dal deserto
Il nostro cammino in questa Quaresima inizia con Gesù nel deserto, spinti come Lui in questo luogo
dallo Spirito Santo.
Gesù colmo di Spirito Santo e Gesù esposto alla tentazione: la pienezza dello Spirito e la tentazione si
incontrano e si scontrano in Lui all’inizio del suo cammino nella vita pubblica e della sua predicazione dopo il
lungo silenzio di Nazareth. Lo Spirito Santo che è sceso su Gesù al Giordano dirige la sua missione e lo spinge per
prima cosa nel deserto, luogo del confronto e della scelta tra Dio e satana. Ma lo spinge anche nella storia, in
quei quaranta giorni che non possono non evocare tante pagine centrali della storia della salvezza: Il diluvio durò
quaranta giorni e quaranta notti (Gen 7,1-17); quarant’anni durò il cammino di Mosè e del popolo eletto verso
la terra promessa (Dt8,2-4); quaranta giorni e quaranta notti Mosè rimane al cospetto di Dio prima di ricevere le
tavole della Legge(Es 24,37); per quaranta giorni e quaranta notti Elia camminò nel deserto fino al monte di
Dio, l’Oreb (1Re 19,1-8).
Nei quaranta anni del popolo nel deserto si è forgiatala fede nel Dio unico passando ripetutamente
attraverso la tentazione. In questo cammino il popolo ha imparato a conoscere e credere in Dio e a fare memoria
di ciò che il Signore ha fatto, nella fedeltà a ciò che aveva promesso (prima lettura).
Gesù è condotto nel deserto ed è tentato con “ogni tentazione” perché, come fu anche per Israele nel
suo cammino nel deserto, venga alla luce ciò che ha nel cuore, la verità che lo abita e che darà la forma al suo
vivere. In fondo questo è anche il senso del nostro cammino quaresimale che ci chiede di andare al cuore di ciò
che siamo per orientarlo di nuovo con decisione a Colui che è l’unico Signore.
In questo tempo che Gesù vive nel deserto vi è come la sua professione di fede. Questo è il deserto per Lui: il luogo
della professione di fede del Figlio, dell’abbandono fiducioso nel Padre e nel suo modo di portare avanti la storia
della salvezza. Davanti alle tre tentazioni di Satana, Gesù risponde con tre professioni di fede nel Dio
d’Israele,suo Padre, usando proprio le parole di quell’alleanza tra Dio e il suo popolo che il libro del
Deuteronomio ci ricorda:
“Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i
tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto
esce dalla bocca del Signore”. Dt 8,3
“Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome”. Dt6,13
“Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa”. Dt 6,16.
Confrontando il racconto delle tentazione in Matteo e in Luca, possiamo notare che quest’ultimo inverte
le ultime due. Per Luca il vertice della tentazione non è il monte più alto, ma il pinnacolo del tempio,
Gerusalemme, la città verso la quale è orientato tutto il cammino di Gesù, la città a cui lo condurrà questa
fiducia obbediente nell’opera di Dio. Queste tre tentazioni che riguardano,il pane, il potere e la relazione con Dio
e che nel brano di oggi Gesù vince con la Parola, non allontanano dalla sua vita definitivamente il diavolo. Dice
infatti lo stesso evangelista:“Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato”. E
il tempo fissato è la croce, momento nel quale i capi, i soldati e i malfattori gli metteranno innanzi la più grande
tentazione “Se tu sei il Re dei Giudei, salva te stesso!”(Lc 23,35-40). Ed è qui che Gesù risponderà non più con la
Parola, ma con il silenzio della sua vita data, consegnata anche all’incomprensione, una scelta da parte sua che
manifesta chiaramente come il suo più profondo desiderio sia l’opposto rispetto all’invito rivoltogli da tutti in quel
momento di salvare se stesso. A Gerusalemme lo attende la prova più grande nella quale Gesù dichiarerà
definitivamente il suo “si” al Padre, in una adesione piena e totale a Dio e alla storia che continua a portare
avanti con l’uomo.
Tutto questo cammino è lo Spirito che lo realizza in Gesù come in ogni discepolo. E’ lo Spirito che genera
in noi il cammino nel deserto, il cammino della conversione. A noi spetta lasciarci condurre da lui, lasciarci
attrarre, lasciare che ci ricrei intorno a Colui che è il centro e la fonte della vita.
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