DON PaoloScquizzato, OMELIA SS. Trinità. Anno C

OMELIA SS. Trinità. Anno C
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando
verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». (Gv 16, 12-15)


“Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”.
È bellissimo sapere che la vita stessa di Dio – lo Spirito – che già abita in noi, ci sta guidando pian piano verso una meta di compimento, che è la nostra verità, la pienezza del nostro essere, la nostra realizzazione, se vogliamo la nostra personalissima perfezione.
L’Amore riversa se stesso nel nostro cuore (Rm 5, 5), ed esso comincia a fiorire, a crescere, a dilatarsi sino ad assomigliare al cuore stesso di Dio-Amore.
L’essere ad immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gn 2, 27), non è dunque qualcosa che si è compiuto all’inizio, ma è la nostra destinazione, il compimento del nostro crescere nell’amore.
La verità ci sta dinanzi, non alle nostre spalle.
Non siamo perciò esseri decaduti, ma figli in via di compimento.
La questione è essere disposti ad essere guidati verso il nostro pieno compimento, aperti a questa energia interiore che ci illumina e ci permette di ascendere alla nostra pienezza.
Occorre quindi prestare molta attenzione allo Spirito che è dentro di noi, entrare in contatto con esso e fare così esperienza dell’essere abitati da sempre da un Dio-Amore, relazione, Trinità.

Questa verità tutta intera, cui siamo chiamati fare esperienza e che ci sta dinanzi, è appunto la stessa Trinità, l’Amore manifesto. Ed è importante sottolineare che a questa splendida realtà siamo chiamati tutti a partecipare, non solo quelli che si reputano detentori della verità, nella fattispecie i cristiani.
Qualcuno ha detto che “se la Chiesa traccia un cerchio, la maggioranza dell’umanità è fuori del cerchio, se il Padre traccia un cerchio c’è tutto, dentro”.
Occorre misurarsi col cerchio del Padre. Se non lo capiamo è segno che siamo limitati.
Viviamo nel frammento, e nessun segmento della linea è la linea.


Fonte:paoloscquizzato.it

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