ORDINE DEI CARMELITANI, Lectio Divina"La resurrezione del figlio di una vedova"





Lectio:  Domenica, 5 Giugno, 2016
La resurrezione del figlio di una vedova
Gesù preso da grande compassione
Luca 7,11-17
 1. ORAZIONE INIZIALE
O Spirito Santo, anima dell'anima mia, io ti adoro. Illuminami, guidami, fortificami, consolami,
insegnami a compiere sempre la volontà del Padre. Fammi conoscere i tuoi desideri: ti prometto di sottomettermi a tutto ciò che vuoi da me e di accettare quanto permetterai mi accada. Amen. (Card. Désiré Mercier)
 2. LETTURA
 a) Chiave di lettura
 Il vangelo di oggi ci presenta l’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Nain. Il contesto letterario del VII capitolo di Luca ci aiuta a capire questo episodio. L’evangelista vuole dimostrare che Gesù apre il cammino, rivelando la novità di Dio che ci viene presentata nell’annuncio della Buona Notizia. E così avvengono la trasformazione e l’apertura: Gesù accoglie la richiesta di uno straniero non giudeo (Lc 7,1-10) e risuscita il figlio di una vedova (Lc 7,11-17). Il modo in cui Gesù rivela il Regno sorprende i fratelli giudei che non erano abituati a tanta apertura. Perfino Giovanni Battista rimane sorpreso e ordina di chiedere: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” (Lc 7,18-30). Gesù denuncia l’incoerenza dei suoi contemporanei: "È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!" (Lc 7,31-35). E alla fine, l’apertura di Gesù verso le donne (Lc 7,36-50).
b) Lettura
Dal Vangelo secondo Luca Lc 7,11-17
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
c) Una divisione del testo per aiutarne la lettura
 Lc 7,11-12: L’incontro delle due processioni
Lc 7,13: La compassione entra in azione
Lc 7,14-15: "Ragazzo, dico a te, àlzati!"
Lc 7,16-17: La ripercussione
 c) Il testo: Luca 7,11-17
 In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
3. MOMENTO DI SILENZIO ORANTE
Perché la Parola di Dio possa entrare in noi e illuminare la nostra vita.
4. ALCUNE DOMANDE
Per aiutarci nella meditazione e nella orazione.
- Il testo racconta che c’erano due folle. Quale cattura l’attenzione di Gesù?
- La compassione spinse Gesù a risuscitare il figlio della vedova. Il dolore degli altri produce in me la stessa compassione?
- Cosa faccio per aiutare l’altro a vincere il dolore e ad aprirsi a una vita nuova?
- Dio visitò il suo popolo. Percepisco le molte visite di Dio nella mia vita e nella vita della gente?
- Sono riconoscente e glorifico Dio per le tante cose buone che ho ricevuto?
5. PER COLORO CHE VOGLIONO APPROFONDIRE IL TESTO
a) Commento del testo
Lc 7,11-12: L’incontro delle due processioni
“Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei”. Luca è come un pittore. Con poche parole riesce a dipingere un quadro molto bello sull’incontro delle due folle o processioni: la processione della morte che esce dalla città e accompagna la vedova che porta il suo figlio unico verso il cimitero; la processione della vita che entra in città e accompagna Gesù. Le due si incontrano nella piccola piazza accanto alla porta della città di Nain.
Lc 7,13: La compassione entra in azione
“Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: Non piangere!".È la compassione che spinge Gesù a parlare e ad agire. Compassione significa letteralmente “soffrire con”, assumere il dolore dell’altra persona, identificarsi con lei, sentire con lei il dolore. È la compassione che mette in azione in Gesù il potere, il potere della vita sulla morte, il potere creatore.
Lc 7,14-15: "Ragazzo, dico a te, àlzati!"
Gesù si avvicina alla bara e dice: "Ragazzo, dico a te, àlzati!" Ed il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. Ed egli lo diede a sua madre”. A volte, nel momento di un grande dolore causato dalla morte di una persona amata, la gente dice: “Al tempo di Gesù, quando Gesù camminava su questa terra, c’era speranza di non perdere una persona amata perché Gesù poteva risuscitarla”. Queste persone considerano l’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Naim come un evento del passato che suscita nostalgia e anche una certa invidia. L’intenzione del vangelo non è invece quella di suscitare nostalgia o invidia, bensì di aiutarci a sperimentare meglio la presenza viva di Gesù in mezzo a noi. È lo stesso Gesù, capace di vincere la morte e il dolore della morte, che continua ad essere vivo in mezzo a noi. Lui è con noi oggi e dinanzi ai problemi del dolore che ci abbattono, ci dice: “Dico a te, alzati!”.
Lc 7,16-17: La ripercussione
“Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo”. La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.” È il profeta che fu annunciato da Mosè (Dt 18,15). Il Dio che viene a visitarci è il “Padre degli orfani e il protettore delle vedove” (Sal 68,6; cfr. Gdt 9,11).
6. ORAZIONE – Salmo 68,5-9
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
Signore è il suo nome,
esultate davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Solo i ribelli dimorano in arida terra.
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto,
tremò la terra, i cieli stillarono
davanti a Dio, quello del Sinai,
davanti a Dio, il Dio d’Israele.
7. ORAZIONE FINALE
Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua Parola che ci ha fatto vedere meglio la volontà del Padre. Fa’ che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la tua Parola ci ha fatto vedere. Fa’ che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre nell'unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.

Fonte:ocarm.org/

Commenti

Post più popolari