Padre Tiziano SOFIA sdb"DONNA, NON PIANGERE!"

5 giugno 2016 | 10a Domenica T. Ordinario - Anno C | Omelia
"DONNA, NON PIANGERE!"

Ridere e piangere battono il tempo della nostra vita. Piangere, dal latino "plangere", vorrebbe dire
battere, anzi "battersi il petto".
Solo chi ha pianto molto ha gli occhi puliti, perchè le lacrime sono il miglior collirio che è foriero di allegria e sorriso.
Occhi torvi non piangono mai, dice un proverbio.

"BEATI COLORO CHE OGGI PIANGONO, perchè SARANNO CONSOLATI!".
Tutti sappiamo chi l'ha detto.

Perchè Dio permette certe cose che fanno poi piangere?

- Dall'Antico Testamento: un miracolo pieno di tenerezza.

Un bambino "che cessa di respirare".
Un profeta, Elia, che provvidenzialmente va in Libano, a Sarepta, incontra una pagana in lacrime: le era morto il figlioletto.
Elia glielo strappa dal seno e se lo porta al primo piano. Là, nel segreto, il miracolo di Dio basato sulla fede del profeta.

Il dialogo:

- "Donna, guarda! Tuo figlio vive".
- "Ora so veramente che tu sei UOMO DI DIO e che la Parola del Signore nella tua bocca è verità".

- In Galati 1,11-19, un persecutore confessa: aveva perseguitato ferocernente la Chiesa di Dio. Poi viene folgorato dall'amore di Cristo, il Risorto. Quante lacrime avrà versato Saulo per aver tolto la vita a tanti discepoli di Cristo!
- Vangelo di Luca: 7,11-17: ancora una donna e un figlio morto, sulla strada verso il cimitero. "Molta folla della città era con lei!". Ma non poteva Dio evitare quella morte?

Scena drammatica: un uomo vivo, altro uomo morto.

Niente da fare, almeno secondo la "grande folla". Ma quell'uomo VIVO è il SIGNORE DELLA VITA, non solo terrena, ma soprattutto quella celeste, eterna.

Personaggi:

una vedova disperata in pianto
un figlio UNICO, morto
un Maestro che si lascia prendere da una grande compassione per la donna, fino a dirle la parola fatidica: "NON PIANGERE!". Maccome...

Le mosse di Gesù, quel misterioso Maestro: si avvicina. Tocca la bara. I portatori si fermano evidentemente. Parla:- "Ragazzo, ti ordino di alzarti!". Strano, "il morto", dice Luca, si mette seduto e incomincia a parlare. Gesù lo prende per mano e LO RESTITUISCE A SUA MADRE. II gesto più tenero per una donna disperata, in pianto. E il pianto si trasformò in gioia. Quell'uomo non era soltanto un Rabbi. Non era lì solo per spiegare la Bibbia, ma per DARE VITA. La gente si spaventa di fronte a quel "mago". Ma forse viene da Dio, quindi tutti lodano Dio. "E' un profeta! Dio ha vistato il suo popolo!".
Paolo è stato scelto per annunciare la presenza taumaturgica di Cristo in tutta l'umanita, nella storia universale.
Ma OGGI CRISTO CE LA FARA', di fronte a tanti "figli morti" e a tante donne in pianto? A Gesù non occorrono molte spiegazioni, introduzioni, catechesi. Gli basta dire:- "NON PIANGERE".

- Solo i nati-ciechi sanno apprezzare la vista.
- Solo i muti dalla nascita sanno apprezzare la parola.
- Solo coloro che piangono sanno godere la consolazione.

Un Zaccheo, una Maddalena, un traditore (Pietro!), un Lazzaro sanno apprezzare la presenza del Cristo: Egli è capace di tutto. Dal far risuscitare corpi morti, a cambiare il cuore di pietra di tanti uomini, a cominciare da Paolo.

OGGI è il nostro turno...

.... la nostra generazione dovrà prendere posizione di fronte allo stesso Gesù, detto il Cristo.
A guardarci attorno o - meglio! - DENTRO DI NOI, c'è da piangere tutte le lacrime degli occhi e del cuore. A volte ci accasciamo sfiduciati su un letto di spine, magari dopo una buona dose di (...) per dimenticare tutto. Poi lacrime che bagnano cuscini, guance, lenzuola persino.
Improvvisamente, tra un singhiozzo e un altro, spunta una Luce: una voce piena di autorità dice con fermezza: NON PIANGERE! Gli occhi vedono meglio davanti, la vita che ci aspetta. Le membra sfinite ritrovano vigore, il cuore riceve sangue buono; il nostro essere viene rifocillato da un Pane prodigioso e da un Vino generoso. E ci alziamo, con l'aiuto della SUA MANO...

II cammino per arrivare alla meta potrebbe presentarsi difficile, ma LUI è SEMPRE PRESENTE: ecco perchè procediamo... Lui c'è!
Nessuno scapperà alla morte. Ma LUI c'è!
Se non siamo dal cuore di pietra, ma di carne, piangeremo ancora tante lacrime. Ma LUI c'è: è il nostro DIO CHE VISITA IL SUO POPOLO.

Un pesante intervento chirurgico mi ha portato sulla via del cimitero. Ma ho goduto la presenza di mia mamma per 5 mesi. E' lei che mi ha asciugato tante lacrime e che un giorno mi fece alzare dal letto per fare i primi passi. Benedetta operazione che mi permise tanta gioia!
Disperato, in pianto dirotto, incontenibile.
C'è LUI accanto al tuo letto madido di lacrime amare!

 Padre Tiziano SOFIA sdb
 Fonte:  www.donbosco-torino.it  

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