Michele Antonio Corona"Seguimi"

Commento su Luca 9,51-62
Michele Antonio Corona
XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (26/06/2016)
Vangelo: Lc 9,51-62 
Il percorso di Gesù del vangelo di Luca si trova al bivio decisivo della svolta verso Gerusalemme.
Non che questo viaggio non fosse stato messo in conto, ma ora diventa necessario ed effettivo.
È come quando - nella drammaticità - si sanno le conseguenze di una chemioterapia, ma ci si ritrova concretamente a perdere i capelli. Occorre "decidersi convintamente" di allungare il passo e ad andare avanti senza paura: quella lotta sarà il passo fermo verso un domani diverso. Il malato sa che cosa deve vivere e quali potranno essere le controindicazioni di quella terapia molto aggressiva per vincere il male, ma non si è pronti fino al momento in cui non si incontra ciò che si paventava.
Per Gesù, vero uomo e vero Dio, il cammino non è totalmente diverso nei dettagli, ma lo diviene nell'opzione fondamentale della fiducia nel Padre. Gesù può camminare deciso perché l'intimità col Padre diviene luogo di forza, motore di vita, anelito per l'esistenza.
Spesso anche noi dobbiamo compiere scelte importanti - proprio come i tre che bramano di seguire il Maestro - ma tendiamo a darci tempo, a cercare strade laterali, a costruire circonvallazioni. Nello stradario evangelico, ci insegna Gesù, non esistono percorsi agevoli che evitino di incontrare la vita vera. Il discepolato non è un analgesico per i dolori della vita, né un calmante per le sofferenze della quotidianità, né sotterfugio davanti alle strettoie della vita. Anzi, la buona notizia è la lente per la comprensione dell'umano, per l'accettazione del limite, per l'accoglienza di un amore discreto che accompagna, per l'abbraccio di un Dio che muore con noi.
"Seguimi" è la parola della via crucis non dell'ingresso pseudo-glorioso di Gerusalemme. "Seguimi" è l'invito a chi si vuole fidare di un Dio, nelle cui vene scorre solo amore. "Seguimi" è l'intimo balbettio dell'amante verso la persona che vorrebbe lo seguisse in una via che non è solo rose e fiori, ma è carne vera ed esperienza concreta. "Seguimi" è la parola urgente che non lascia spazio a rimandi. Per dirla con l'INPS, non esistono finestre di uscita anticipata col vangelo! Non temiamo con lui. Non soccombiamo alla paura affianco al nostro redentore, che non ha detto mere parole di salvezza, ma ha dato la sua vita per noi. Davanti alla vendetta di fuoco dei discepoli è capace di fermare questa spirale violenta e di continuare il suo cammino.
Anche noi abbiamo bisogno di questo percorso di fede che passi dalle belle parole ai fatti concreti. Quanto dovremmo smettere di fare grandi annunci per poter pensare alle cose serie della vita intrisa di vangelo! I tre aspiranti discepoli cercano una residenza, la preminenza dei morti e la famiglia come luogo principe della propria esistenza. Vivi la tua vita in pienezza, lasciando stare i dettagli. È come se in uno spartito musicale fossimo più attenti alle pieghe del foglio che a note/pause scritte. Suoniamo e impariamo a riconoscere la bella melodia della nostra vita, senza mai invidiare i grandi compositori. Giacomo e Giovanni vogliono suonare una musica da guerra, un passo trionfale e deciso, una marcia devastante. Ma il Messia non è venuto per camminare sopra cadaveri, bensì il suo cammino è teso a rafforzare la canna incrinata, a custodire la fiamma, a ridare vita a chi l'ha persa.
La narrazione si snoda secondo il cliché della sequela di Eliseo dietro Elia, ma tutto è modificato e ribaltato. Gesù si pone in continuità con la tradizione, ma senza alcuna intenzione di copiare il passato, bensì da vita ad esso e lo rende splendente. Non si tratta di gloria e di successo, ma di un'esistenza piena e totalizzante. Forse in questa ottica può essere letta la finale del vangelo: "Nessuno che mette mano all'aratro e si volge indietro è degno". Non si tratta di sbagliare, di cedere, di "pentirsi", quanto alla scelta del vangelo come costituzione di vita o semplice orpello da indossare e togliere a piacimento.

Fonte:qumran2.net

Commenti

Post più popolari