PANE QUOTIDIANO, «Pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito»

La Liturgia di Martedi 23 Agosto 2016  VANGELO (Mt 23,23-26) Commento:Hno. Lluís SERRA i Llançana (Roma, Italia)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e
trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Parola del Signore
«Pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito»
Hno. Lluís SERRA i Llançana 
(Roma, Italia)
Oggi, Gesù assume un atteggiamento chiaro di denuncia: «Guai a voi (...)! Guai a voi (...)!» (Mt 23,23.25). Il suo obbiettivo sono i maestri della Legge e i farisei, che rappresentano le classi potenti perché esercitano sul popolo un dominio spirituale e morale. Come possono orientare la gente essendo "guide cieche"? La loro cecità risiede nella incoerenza nella osservazione scrupolosa dei piccoli dettagli, che sono importanti, e ignorare le cose fondamentali, come la giustizia, l’amore e la fedeltà. Si preoccupano della propria immagine, che non corrisponde al loro interiore, colmo di "rapina e intemperanza" (Mt 23,25). È interessante notare come Gesù usò termini relativi agli aspetti economici.

Il Vangelo di oggi è un invito alle persone e ai gruppi più rilevanti della comunità cristiana, cioè, le loro guide, affinché facciano un esame di coscienza. Rispettiamo i valori fondamentali? Valutiamo di più le norme che le persone? Imponiamo agli altri ciò che non siamo in grado di compiere noi stessi? Parliamo dalla sufficienza (condiscendenza) delle nostre idee o dall'umiltà del nostro cuore? Come diceva Helder Camara: "Vorrei essere una pozzanghera per riflettere il cielo." Vedono le persone nei loro pastori uomini di Dio, che contraddistinguono il superfluo dal fondamentale? La debolezza merita comprensione, l'ipocrisia provoca rigetto.

A seguire il Vangelo di oggi possiamo cadere in una trappola. Gesù dice ai maestri della Legge e ai farisei di essere degli ipocriti. Ce n’erano anche di sinceri. Noi possiamo pensare che questo testo si può interpretare nell’attualità per vescovi e sacerdoti. Certamente, come leader delle comunità cristiane, devono stare attenti a non cadere in atteggiamenti che Gesù denuncia, pero bisogna ricordare che ogni credente -uomo o donna- può albergare nel suo interiore un "fariseo cieco". Gesù ci invita: "pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto" (Mt 23,26). La spiritualità ha le sue radici all'interno del cuore.
evangeli.net 

don Luciano Sanvito
Esteriorità

L'esteriorità che prende tutto il nostro atteggiamento...

Ecco il fariseo cieco e ipocrita.

Ecco come anche ciascuno di noi, nei rapporti con se stesso, con gli altri e anche con Dio raggiunge lo stato della cecità e della ipocrisia.Ecco allora le contraddizioni: "filtrare il moscerino e ingoiare il cammello", "pulire l'esterno del bicchiere e lasciare spoeco l'interno", "assolvere alle norme più minuziose e trascurare la legge di Dio e dell'uomo".

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