Don Arnaldo SCAGLIONI sdb"GRAZIE !"

9 ottobre 2016  | 28a Domenica del Tempo Ordinario - Anno C  |  Omelia
28a Domenica T. Ordinario - C / Lc 17,11-19

GRAZIE !

Tante le sorprese in questo intervento di Gesù:

* il miracolo di Gesù non è istataneo, a ridosso della supplica dei dieci lebbrosi. "Gesù Maestro, abbi
pietà di noi".
* Avviene a disanza: "mentre andavano...."
* Solo uno - un samaritano - si ricorda di "dar gloria a Dio" e ritorna da Gesù Maestro.
* Gesù è il Salvatore "la tua fede ti ha salvato". Gesù è il maestro e lui diventa discepolo, sembra insegnare e dire che la preghiera non è per ottenere (la guarigione) ma per diventare figlio, discepolo (seguire Gesù e salvarsi). L'itinerario di fede prevede un cammino di andata (la guarigione dei nove + uno) e di ritorno (la gratitudine del solo samaritano).
1 - Grazie

Gesù è il grazie per definizione. Il grazie del Padre, dell'amore ricevuto e dato. La parola grazie:

- è viva perchè pronunciata da patriarchi e profeti: Abramo, Mosè, Giuditta, Ester-
- è eterna: perchè appartiene a Gesù: "Ti ringrazio o Padre....". ripete Gesù quando è colto in preghiera.
- Il Nuovo Testamento si apre nella lode, nella benedizione, nel ringraziamento, nella preghhiera di commiato:

- Zaccaria ( Benedisctus)
- Maria (Magnificat)
- Simeone (Nunc dimittis)
- Elisabetta (Beata Te)
- Gesù nel grazie eucasristico dell'Ultima Cena

La preghiera di ringraziamento unisce il cielo e la terra, Dio e l'uomo, l'anima e il corpo. Il samaritano evidenzia il suo corpo guarito e la sua anima salvata. Incorpora in tutto il suo essere il grazie dell'anima e del corpo.

2 - L'arte di ringraziare

Grazie è una parola semplice e complessa. Semplice perchè breve, bisillabica, istintiva, spontanea, emozionale perchè legata sempre alla presenza di qualcuno che si conosce e si ama.
Complessa perchè rivelatrice di un comportamento, di una reazione articolata densa di tanti significati.
In tutte le lingue il grazie esprime modalità diverse:

- in francese: merci deriva dal latino merces, mercede ricompensa. Noi diciamo "a buon rednere".
- in inglese: Thanks deriva dalla parola' thought' "pensiero" e ha a che fare con il ricordo, con un attegiamento di gratitudine, conla riconoscenza. Noi diciamo: grazie del pensiero.

Grazie non è soltanto una parola, o un gesto che rivela emotività, sentimento, cuore. Il samaritano rivela riconoscenza e si dimostra uno di cuore e bello di animo.
Grazie è parente del dialogo. Gesù parla e dialoga quando si fa rivedere il solo che ritorna da lui.
Grazie è una parola importante, appartiene al galateo. La si fa imparare fin da piccoli. Sta bene sulla bocca del bambino, dell'adulto e di tutti.

Grazie è il plurare di grazia. Tanti sono i santuari di Santa Maria delle Grazie. E' il santuario di tutte le città come espressione della religiositò popolare e contadina. Sono i santuari sorti per volontà di chi lavorando la terra affidava a Maria il buon esito dei raccolti, delle vendemmie e dei tempi propizi (quattro tempora).
Grazie è una parola vivente, indica vitalità e pluralità di gesti come la stretta di mano, l'abbraccio, il bacio e il colpetto sulla spalla. Tanta ricchezza di espressione.

3 - C'è un rischio

C'è il rischio che diventi puramente convenzionale una parola svuotata di significato e messa in un angolo, abbandonata. Questa sorte è toccata ai nove lebbrosi di cui Gesù lamenta l'assenza: "non si è trovato chi tornasse a ringraziare Dio all'infuori di questo straniero". Un proverbio rumeno recita:

" Se dai dimentica. Se ricevi ricorda ".

"Solo dalla gratitudine può fiorire il vero amore" (H. Hildebrand).
"La tua fede (il tuo amore) ti ha salvato. Cattedrali come il Duomo di Milano, di Firenze, di Reims ci fanno più che imvocare Dio, ce lo fanno lodare perchè sono stati eretti come il grazie dovuto per i doni ricevuti.
'Laudato si' mi Signore' è il cantico di ogni creatura....
La gratitudine, la gentilezza, la cortesia fanno parte del bagaglio spirituale del samaritano e sono i capitoli fondamentali di un galateo che Gesù indica e promuore.

Recitiamo insieme ogni mattina:

"Ti adoro, mio Dio,
e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato e fatto cristiano.....".

Don Arnaldo SCAGLIONI sdb
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/

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