Don Paolo Zamengo,"All’inizio la Madre "

MARIA MADRE DI DIO – 1 gennaio 2017 - Commento al Vangelo
All’inizio la Madre     Lc 2, 16-21

L’alba di un nuovo anno fa rinascere il desiderio di lavagne pulite, di azzerare i conti, di buoni
sentimenti, di relazioni di tolleranza e di ripartenze. Questo desiderio di ricominciare dice la fragilità del cuore umano ma anche la sua disponibilità al rinnovamento.

Anno nuovo il 2017. Il tempo in sé non è buono né cattivo, tutto dipende da come lo si usa. E Gesù, entrato nella storia umana, rende sacro il tempo e lo orienta. Gesù è davvero l’autentica novità della storia, un arcobaleno di pace tra cielo e terra che accende nuova speranza e suscita nuove energie.

A noi che siamo tentati dalla frenesia del quotidiano e dalle necessità indotte, diviene esemplare la figura di Maria che conserva nel cuore quanto accadeva a Gesù. Chi, come Lei,  è abituato a riservare qualche spazio al silenzio interiore e all’ascolto della Parola e rimane vigile sui passaggi di Dio e sui passi dell’uomo, ha certamente compreso che il Natale di Cristo non è un mistero compiuto ma solo l’inizio.

Il Natale è un evento planetario che non può essere ridotto a un intimismo gratificante e neppure semplicemente al perdono chiesto e concesso a un amico. Non è permessa la privatizzazione del Natale. Sarebbe un torto a Dio. La sua nascita è per tutti.

Per quanto sembri paradossale, il Natale è la festa al cui banchetto tutti hanno diritto di sedere perché è dono universale e gioia condivisa.  Sorge imperioso l’invito a passare il guado dalla grettezza dell’io a una nuova coscienza di mondialità. La concretezza del Natale è percepire come proprie tutte le vicende della storia.

Natale è sentirsi padri e madri di figli pur non avendoli generati, sentirsi responsabili nell’uso dei beni, umiliati nell’altrui violenza subita, in lutto di famiglia per le morti anonime, in tutte le parti del mondo. Il Natale fa crescere una nuova consanguineità ben più forte di quella naturale perché legata a un Dio che ha versato il suo sangue per tutti.

La chiesa affida a Maria madre di Dio e dell’umanità i primi passi del nuovo anno civile. Risuona attraverso lei la beatitudine per gli operatori di pace che saranno chiamati figli di Dio. Lei è la prima dei beati perché ha coltivato nel suo cuore la sete di interiorità e perché ha dato alla luce Gesù il principe della pace.

Per la sua universale missione di madre, Maria veglia sulla pace di tutti i suoi figli e custodisce, con cuore di madre, la sorte dei piccoli e degli abbandonati.

Da lei la notizia della nascita del Signore si propaga tramite il nostro annuncio ma anche se ci lasciamo trasformare in ponti di pace. Solo così la pace diventa un bene per tutti gli uomini che Dio ama e si dilata al mondo intero.

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