don Luciano Cantini," E' vicino"

E' vicino
don Luciano Cantini  
III Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (22/01/2017)
Vangelo: Mt 4,12-23 
Andò ad abitare
Matteo di preoccupa di indicare dove ha inizio l'annuncio evangelico di Gesù, ma non per una
precisazione storica. Oltretutto l'indicazione geografica non è del tutto corretta, quello che interessa all'autore è sottolineare il "compimento" del Profeta, ma anche dire che l'origine del Vangelo ha la caratteristica della periferia, nel testo greco si parla dei confini di Zabulon e di Neftali. Anche i discepoli dopo la resurrezione sono chiamati ad annunciare il Vangelo partendo dai confini, dalla Galilea (Cfr. Mt 28, 16-20) per raggiungere tutti i popoli. Le periferie sono oggi luoghi di confine dove le umanità si incontrano e si scontrano, dove si cerca l'integrazione e il respingimento dei rifugiati e degli immigrati, dove l'isolamento cerca di superarsi nella ricerca di comunicazione, dove il malaffare convive con l'onestà, dove le generazioni si confrontano... Se guardiamo le nostre città c'è da domandarci se esiste ancora un centro storico che esprima la vita di una comunità o piuttosto una diffusione di periferie esistenziali, quelle dei quartieri dormitori, quelle della movida, quelle del lavoro, quelle dello sport, quelle religiose... ci sono periferie urbanistiche come quelle diffuse in ogni dove quando il farsi prossimo è dimenticato e lo scarto alimentato; ci sono luoghi di confine all'interno della stessa famiglia e nel medesimo appartamento.
Per questo, ad esempio, è necessario che gli edifici sacri, a cominciare dalle nuove chiese parrocchiali, soprattutto quelle collocate in contesti periferici e degradati, si propongano, pur nella loro semplicità ed essenzialità, come oasi di bellezza, di pace, di accoglienza, favorendo davvero l'incontro con Dio e la comunione con i fratelli e le sorelle, diventando così anche punto di riferimento per la crescita integrale di tutti gli abitanti, per uno sviluppo armonico e solidale delle comunità.
Prendersi cura delle persone, a cominciare dai più piccoli e indifesi, e dei loro legami quotidiani, significa necessariamente prendersi cura anche dell'ambiente in cui essi vivono. Piccoli gesti, semplici azioni, piccole scintille di bellezza e di carità possono risanare, "rammendare" un tessuto umano, oltre che urbanistico e ambientale, spesso lacerato e diviso, rappresentando una concreta alternativa all'indifferenza e al cinismo (Papa Francesco, 6 dicembre 2016).
Cominciò a predicare
Chiusa la bocca al Battista da parte di Erode, è Gesù che riprende la predicazione... Matteo non racconta un episodio, tutto è indicato molto genericamente, anche le parole del Signore sono le stesse usate da Giovanni «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» in una continuità ideale e con un valore universale che trascende la contingenza del momento.
Convertitevi, mettetevi in cammino in una strada nuova, osate la vita, lasciatevi affascinare dalla bellezza, fatevi sedurre dall'amore di Dio. Convertitevi, affinate lo sguardo, fate che sia la speranza di una umanità nuova ad attrarvi, cambiate lo sguardo con cui vedete gli uomini e le cose, aguzzate la vista per scorgere che il regno dei cieli è vicino. Il regno dei cieli è già sulla terra, è il sogno di Dio per l'umanità: uomo e donna, arabo ed ebreo, musulmano e cristiano, bianco e nero, lupo e agnello, aspide e bambino. Non è una utopia, una fantasia futuribile quanto una realtà talmente vicina che se ne può sentire il tepore nella Parola che scalda il cuore, la possiamo toccare come l'acqua in cui siamo stati immersi, assaporare come il pane che condividiamo.
La bella notizia che Gesù ci porta - e che Giovanni anticipa - è che il regno di Dio non dobbiamo attenderlo nel futuro: si è avvicinato, in qualche modo è già presente e possiamo sperimentarne fin da ora la potenza spirituale. Dio viene a stabilire la sua signoria nella nostra storia, nell'oggi di ogni giorno, nella nostra vita; e là dove essa viene accolta con fede e umiltà germogliano l'amore, la gioia e la pace (Papa Francesco, 4 dicembre 2016).
Venite dietro a me
Lo strano di Gesù è che Lui sceglie i suoi discepoli. Di solito nelle scuole rabbiniche erano gli aspiranti che chiedevano al Maestro di seguire le sue lezioni. Qui non si accenna ad alcun insegnamento né è proposto un particolare studio della Torah, Gesù chiede «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
Fidati di Gesù! E Gesù non è un'illusione! Fidarsi di Gesù. Il Signore è sempre con noi. Viene sulla riva del mare della nostra vita, si fa vicino ai nostri fallimenti, alla nostra fragilità, ai nostri peccati, per trasformarli. (Papa Francesco, 23 settembre 2013).
Questa è la logica che guida la missione di Gesù e la missione della Chiesa: andare in cerca, "pescare" gli uomini e le donne, non per fare proselitismo, ma per restituire a tutti la piena dignità e libertà, mediante il perdono dei peccati. Questo è l'essenziale del cristianesimo: diffondere l'amore rigenerante e gratuito di Dio, con atteggiamento di accoglienza e di misericordia verso tutti, perché ognuno possa incontrare la tenerezza di Dio e avere pienezza di vita (Papa Francesco, 7 febbraio 2016)

Fonte:http://www.qumran2.net/

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