Don ANTONIO INTERGUGLIELMI, "Fidati di Dio, sarai felice."

Fidati di Dio, sarai felice.
01 07 2017
Fidati-di-me_tnSembra esigente quello che ci chiede Gesù nel Vangelo di questa domenica, tanto che
siamo tentati di relegare questa Parola a quei pochi che scelgono di seguire una via radicale, che hanno la vocazione di consacrarsi al Signore. Ma sbagliamo.

Questa Parola è rivolta a tutti coloro che vogliono seguire Cristo, che desiderano compiere la Sua volontà: perché seguire Cristo, essere cristiano, richiede scelte serie, scelte di vita. Altrimenti vivremo una fede “annacquata”, fatta di ritualità o peggio di obblighi da rispettare, cercando di “apparire” forse solo delle brave persone.

Seguire la via di Dio richiede di saper sacrificare affetti e aspettative anche di chi ci vuole bene: è un “linguaggio duro” come diranno gli apostoli a Cristo! Ma a Gesù che gli chiederà se dunque anche loro se ne vogliano andare, Pietro risponderà “Signore da chi andremo? Tu solo hai Parole di Vita Eterna”.

Pietro ha compreso che in gioco non c’è il “dover essere più buoni o bravi”, ma la via della felicità, il senso della vita! Solo rischiando sul serio per seguire Dio sperimenteremo quanto è vero quello che ci dice oggi Gesù: “Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”.

La verità è che non siamo liberi, ma legati da tanti fili, spesso vere catene: l’affetto degli altri, la stima, la paura di non essere “qualcuno”, il desiderio di accumulare, di cercarci delle sicurezze …

Siamo tutti così, ma oggi il Vangelo ci invita a chiedere al Signore di donarci la Grazia di rischiare per Lui, di metterci in gioco sul serio.

Non c’è nulla di più triste dell’uomo avaro, chiuso nelle sue sicurezze, attaccato alle sue ricchezze …”L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono”, si legge nel salmo 49. Del resto, l’uomo chiuso in sé stesso, immobile nelle sue certezze, che deride i profeti, sbeffeggia gli inviati di Dio e li commisera, scoprirà un vuoto profondo dentro di sé, una solitudine che non potrà coprire neppure con le sue “ricchezze”.

Chi accoglie i profeti che Dio gli invia nella vita, chi rischia affetti e beni per seguire la via di Dio, riceverà invece la ricompensa: una pienezza di vita che non si può comprare con nulla.

Sarà questa pienezza dentro di sé che gli donerà un rapporto nuovo con gli altri: ora sì potrà amare davvero i suoi genitori, il marito o la moglie, i figli, gli amici, perché lo farà da uomo libero, che non elemosina un po’ d’affetto, ma che dona lui per primo Amore.

Certo non tutti siamo San Francesco, diciamo spesso con una battuta, però tutti come il Santo d’Assisi siamo chiamati a scegliere la via di Dio, secondo la nostra storia, che non è la stessa del poverello, ma sicuramente in Dio è una via di felicità e di pienezza. San Francesco d’Assisi, come tanti altri Santi, per seguire questa via sentì il bisogno di fare questa scelta pubblicamente: spogliandosi di tutte le sue ricchezze, prima di tutto delle aspettative di suo padre che lo voleva come lui un ricco mercante.

Da quella fiducia data a Dio, che grande ricchezza è nata, nella Chiesa e nel mondo.

E che felicità per Francesco!
Fonte:http://www.lapietrascartata.it/

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