Wilma Chasseur, "Dove sta il tranello?"30ª DOMENICA
Dove sta il tranello?
Wilma Chasseur
XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (29/10/2017)
Visualizza Mt 22,34-40
Oggi abbiamo a che fare con due categorie di persone molto in auge ai tempi di Gesù.
Farisei e sadducei erano nemici dichiarati tra di loro: i primi credevano nell'al di là, nella
risurrezione dei morti, negli angeli e nelle realtà spirituali, mentre i secondi negavano tutto ciò e i
farisei li consideravano dei traditori perché non credevano nella Tradizione orale, ma solo nella
legge scritta. Però quando si trattava di complottare contro Gesù, diventavano amici e compari, ma
questa volta ai farisei, si presenta la splendida occasione di prendersi una rivincita sui sadducei e
non se la lasciano certo sfuggire, anzi la colgono al volo sperando così di dimostrare la loro
superiorità. " I farisei avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, tennero consiglio
per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi". Vedendo dunque che i sadducei, erano stati
sconfitti sulla questione dell'autorità ("da chi ti viene questa autorità, da Dio o dagli uomini?"),
pensando di spuntarla decidono di partire al contrattacco, e mandano a Gesù uno di loro col preciso
intento di porgli domande atte a coglierlo in fallo e gli chiede :” Maestro qual è il più grande
comandamento della legge?”.
Quale sarà mai la risposta?
Questa volta sono io che mi faccio una domanda alla quale non so rispondere: ma dove sta il
tranello in quella domanda all'apparenza la più innocua che ci possa essere se non addirittura la più
ingenua: “qual è il più grande comandamento?” Si celava un tranello in quella domanda? Quale?
Dopo aver ripassato l'Antico e il Nuovo testamento sono riuscita a scoprirlo e ora ve lo svelo .
Dunque: partiamo dall'antica legge, cioè la Torah che i farisei conoscevano a menadito. Non solo,
ma l'avevano addirittura ridotta in briciole: cioè i dieci comandamenti li avevano trasformati in 613
precetti di cui 365 proibizioni e 248 comandi. Di che perdere il sonno, oltre che il senno. Ditemi voi
come si fa la sera, prima di addormentarsi, a fare l'esame di coscienza su 613 comandamenti... a
meno che allora l'esame di coscienza non si facesse ancora, ma altrimenti c'era proprio di che
perdere sonno e senno...
Risolto il quesito
E il tranello consisteva proprio in questo: come fare a stabilire fra tutta quella marea di precetti,
quale dei 613 fosse il più grande comandamento e volevano vedere come Gesù se la cavasse. E
anche questa volta se la cava divinamente e, sena minimamente entrare nella loro impossibile
casistica, dice loro che i comandamenti da osservare sono due: amare Dio con tutto il cuore e il
prossimo come se stessi. D'un sol colpo semplifica sia la vita che la matematica di quei poveri
dottori dicendo loro che i comandamenti da osservare sono due non 613. Oh che respiro di sollievo!
La risposta di Gesù unisce dunque quei due comandamenti che nell'Antico Testamento sono
separati, (uno si trova nel Deuteronomio 6, 4-5 e l'altro nel Levitico 19, 18) e così unifica la volontà
e il cuore dell'uomo e ci dice che amare è l'unica cosa necessaria. Non è un optional da fare una
tantum, ma un dovere imprescindibile se vogliamo realizzarci come figli di Dio e vivere quella
comunione con Lui e con il prossimo che è fonte di beatitudine e di salvezza per noi e per i nostri
fratelli.
Fonte:www.qumran2.net
Wilma Chasseur
XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (29/10/2017)
Visualizza Mt 22,34-40
Oggi abbiamo a che fare con due categorie di persone molto in auge ai tempi di Gesù.
Farisei e sadducei erano nemici dichiarati tra di loro: i primi credevano nell'al di là, nella
risurrezione dei morti, negli angeli e nelle realtà spirituali, mentre i secondi negavano tutto ciò e i
farisei li consideravano dei traditori perché non credevano nella Tradizione orale, ma solo nella
legge scritta. Però quando si trattava di complottare contro Gesù, diventavano amici e compari, ma
questa volta ai farisei, si presenta la splendida occasione di prendersi una rivincita sui sadducei e
non se la lasciano certo sfuggire, anzi la colgono al volo sperando così di dimostrare la loro
superiorità. " I farisei avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, tennero consiglio
per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi". Vedendo dunque che i sadducei, erano stati
sconfitti sulla questione dell'autorità ("da chi ti viene questa autorità, da Dio o dagli uomini?"),
pensando di spuntarla decidono di partire al contrattacco, e mandano a Gesù uno di loro col preciso
intento di porgli domande atte a coglierlo in fallo e gli chiede :” Maestro qual è il più grande
comandamento della legge?”.
Quale sarà mai la risposta?
Questa volta sono io che mi faccio una domanda alla quale non so rispondere: ma dove sta il
tranello in quella domanda all'apparenza la più innocua che ci possa essere se non addirittura la più
ingenua: “qual è il più grande comandamento?” Si celava un tranello in quella domanda? Quale?
Dopo aver ripassato l'Antico e il Nuovo testamento sono riuscita a scoprirlo e ora ve lo svelo .
Dunque: partiamo dall'antica legge, cioè la Torah che i farisei conoscevano a menadito. Non solo,
ma l'avevano addirittura ridotta in briciole: cioè i dieci comandamenti li avevano trasformati in 613
precetti di cui 365 proibizioni e 248 comandi. Di che perdere il sonno, oltre che il senno. Ditemi voi
come si fa la sera, prima di addormentarsi, a fare l'esame di coscienza su 613 comandamenti... a
meno che allora l'esame di coscienza non si facesse ancora, ma altrimenti c'era proprio di che
perdere sonno e senno...
Risolto il quesito
E il tranello consisteva proprio in questo: come fare a stabilire fra tutta quella marea di precetti,
quale dei 613 fosse il più grande comandamento e volevano vedere come Gesù se la cavasse. E
anche questa volta se la cava divinamente e, sena minimamente entrare nella loro impossibile
casistica, dice loro che i comandamenti da osservare sono due: amare Dio con tutto il cuore e il
prossimo come se stessi. D'un sol colpo semplifica sia la vita che la matematica di quei poveri
dottori dicendo loro che i comandamenti da osservare sono due non 613. Oh che respiro di sollievo!
La risposta di Gesù unisce dunque quei due comandamenti che nell'Antico Testamento sono
separati, (uno si trova nel Deuteronomio 6, 4-5 e l'altro nel Levitico 19, 18) e così unifica la volontà
e il cuore dell'uomo e ci dice che amare è l'unica cosa necessaria. Non è un optional da fare una
tantum, ma un dovere imprescindibile se vogliamo realizzarci come figli di Dio e vivere quella
comunione con Lui e con il prossimo che è fonte di beatitudine e di salvezza per noi e per i nostri
fratelli.
Fonte:www.qumran2.net
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