#PANEQUOTIDIANO,«Quando offri un banchetto, invita poveri, perché non hanno da ricambiarti.»

La Liturgia di Lunedi 6 Novembre 2017  VANGELO (Lc 14,12-14) Commento:Fr. Austin Chukwuemeka IHEKWEME (Ikenanzizi, Nigeria)
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:

«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore
«Quando offri un banchetto, invita poveri, (...) perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti»
Fr. Austin Chukwuemeka IHEKWEME 
(Ikenanzizi, Nigeria)
Oggi, il Signore ci insegna il vero significato della generosità cristiana: il darsi agli altri. «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio» (Lc 14,12).

Il cristiano si comporta nel mondo come una persona comune; ma il fondamento del tratto con i suoi simili non può essere né la ricompensa umana né la vanagloria; deve cercare, prima di tutto, la Gloria di Dio senza pretendere altra ricompensa che quella del Cielo. «Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (Lc 14, 13-14).

Il Signore ci invita a darci incondizionatamente a tutti gli uomini, mossi solo per amore a Dio ed al prossimo per il Signore. « E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto» (Lc 6,34).

Questo è così perché il Signore ci aiuta a comprendere che se non ci diamo generosamente, senza aspettare ricompensa alcuna, Dio ce lo ripagherà con una grande ricompensa e ci farà Suoi figli prediletti. Per questo, Gesù ci dice: « Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi» (Lc 6,35).

Chiediamo a Maria Santissima la generosità di saper fuggire da qualsiasi tendenza all’egoismo, come suo Figlio. «Egoista. —Tu, sempre “a pensare a te”. Sembri incapace di sentire la fratellanza di Cristo: negli altri non vedi fratelli; vedi gradini ». (San Josemaría Escrivá de Balaguer, Cammino nº31).
La voce di Papa Francesco

«Purtroppo nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa tende a divenire mentalità comune. Le vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili, che rischiano di essere "scartati", espulsi da un ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi. Questo falso modello di uomo e di società attua un ateismo pratico negando di fatto la Parola di Dio che dice: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza" (cfr. Gen 1,26). Solo se ci lasciamo interrogare da questa parola, le cose possono cambiare».

Papa Francesco 7 dicembre 2013.

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