Wilma Chasseur "Quando sorgerà l'ultima stella?"
VanGogh-starry night |
Wilma Chasseur
XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (12/11/2017)
Visualizza Mt 25,1-13
In queste ultime domeniche siamo invitati a vigilare. Su cosa? Sul ritorno del Signore Gesù .Bando
dunque alle banalità e alla stoltezza. La prima lettura fa appunto l'elogio della sapienza che va
desiderata e ricercata non come un bene fra tanti, ma come il bene per eccellenza per saper
riconoscere i segni dei tempi. La seconda lettura ci invita a riflettere sulla parusia, cioè quel
misteriosissimo ultimo giorno che Dio solo conosce del ritorno del Signore.
E ci si presenta davanti agli occhi uno scenario che ci fa ammutolire dallo stupore: allora le trombe
suoneranno, si udranno voci di arcangeli, suoneranno a distesa tutte le campane del mondo, tuoneranno anche i cannoni per accogliere il Re della gloria che discenderà in tutta la sua maestà e in tutta la sua imponenza per pronunciare il giudizio finale. E in alto, tra le nubi ci saranno anche tutti gli eletti che andranno incontro al Signore nelle nubi che manifestano la sua grandezza.
Stupenda scena non da commentare, ma da contemplare in profondo silenzio chiedendo allo Spirito Santo che la illumini dal di dentro.
La Nuova Gerusalemme
E dopo ci sarà un grande silenzio che avvolgerà l'intera creazione. Silenzio di cannoni che mai più
tuoneranno per annunciare guerre e distruzioni. Silenzio dell'odio che mai più scatenerà ridde di
aerei che squarciano i cieli per precipitare su migliaia di creature ignare ed innocenti. Silenzio di
bombe che mai più esploderanno per uccidere la musica e l'armonia universale. Il nemico sarà
precipitato in fondo agli abissi e “ non ci sarà più né pianto, né lutto, né affanno, né lamento perché
le cose di prima sono definitivamente passate. E la Nuova Gerusalemme splendente come sposa
adorna per il suo Sposo, scenderà per andare incontro al Suo Signore”.(Apocalisse 21)
Il Vangelo ci parla invece di quell'altro misteriosissimo ultimo giorno della vita di ognuno di noi,
anche quello sconosciutissimo a tutti e noto a Dio solo, ma certissimo! Anzi è l'unica cosa di cui
siamo certi che ci capiterà .Il Signore verrà! Forse una sera, forse una notte, forse in un radioso
mattino estivo o forse in un freddo giorno invernale. Certi che verrà, ma quando?
L'unica certezza: non sappiamo quando verrà...
L'unica cosa di cui siamo certi, riguardo a quell'evento, è che non sappiamo quando accadrà...
Teniamo dunque le nostre lampade accese con l'olio della fede e della carità per non dover andare poi dai venditori a comprarne come pensavano di fare le dieci vergini stolte. Stiamo freschi se pensiamo di trovare venditori che vendano quel tipo di merce! Anche perché non è proprio il genere di merce che si acquista dai venditori, anzi non si acquista nemmeno, ma si ottiene unicamente in ginocchio con l'umile supplica e l'ardente preghiera al Dio Altissimo.
“ State attenti perché non sapete quando il padrone di casa tornerà”. Già san Paolo raccomandava ai cristiani di allora, di “ aspettare la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo alfine di essere
trovati irreprensibili nel giorno della sua venuta”. Quell'ultimo giorno che i primi cristiani attendevano già come imminente e che noi, più di duemila anni dopo, rischiamo di non attendere più per niente. Chiediamo la grazia di svegliarci da questo pericoloso letargo perché se non vedremo ancora quell'ultimo giorno, vedremo certissimamente il nostro ultimo giorno! La colonna di fuoco che ci permetterà di affrontare quell'ultimo avvenimento sarà la fede: Solo essa, assieme alla carità, ci permetterà di compiere quell'estremo attraversamento che ci porterà all'altra sponda, dove ad aspettarci ci sarà il Signore in persona.
...ma per ognuno di noi sorgerà l'ultima stella
Quando, per ognuno di noi, sorgerà l'ultima stella ed entreremo nell'eterno mattino che non conosce tramonto, chiediamo fin da ora di essere accolti con le consolantissime parole ” vieni servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore”. Chiediamo a Maria Santissima, la vergine saggia per eccellenza, la Stella del mattino, di riempire sempre le nostre lampade con l'olio della fede e della carità, di “vegliare sul nostro cammino e renderci innocenti e puri di cuore” .
Fonte:www.qumran2.net
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