#PANEQUOTIDIANO, «Io sono il buon pastore»

La Liturgia di Domenica 22 Aprile 2018 VANGELO (Gv 10,11-18) Commento: + Rev. D. Josep VALL i Mundó (Barcelona, Spagna)

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Parola del Signore
«Io sono il buon pastore»
+ Rev. D. Josep VALL i Mundó 
(Barcelona, Spagna)

Oggi, Gesù ci dice: «Io sono il buon pastore» (Gv 10,11). Santo Tommaso d’Aquino, commentando questa affermazione, scrive che «è chiaro che il titolo di “pastore” conviene a Cristo, poiché allo stesso modo che un pastore guida il gregge al pascolo, così Cristo aiuta i fedeli con cibo spirituale: il suo corpo e suo sangue» Tutto cominciò con l'Incarnazione, e Gesù lo compì lungo la sua vita, completandola con la sua morte redentrice e la sua risurrezione. Dopo la risurrezione, affidò questa pastorale a Pietro, gli Apostoli e la Chiesa fino alla fine dei tempi.

Per mezzo dei pastori, Cristo dona la sua parola, egli condivide la sua grazia nei sacramenti e conduce il gregge al Regno: egli stesso è fornito come cibo nel sacramento dell'Eucaristia, ha insegnato la Parola di Dio e del Magistero, e guida sollecitamente il suo popolo. Gesù ha procurato per la Chiesa pastori secondo il suo cuore, cioè, uomini che, impersonandolo per il sacramento dell'Ordine, donino la sua vita per le pecore, con carità pastorale, con umile spirito di servizio, misericordia, pazienza e fortezza. S. Agostino parlava spesso di questa responsabilità impegnativa del pastore: «Questo onore di pastore mi tiene preoccupato (...), ma ovunque io sono terrorizzato perché sono per voi, mi consola il fatto che sono in mezzo a voi (...). Sono vescovo per voi, sono cristiano con voi».

E ognuno di noi cristiani, lavoriamo sostenendo i pastori, preghiamo per loro, gli amiamo e gli obbediamo. Siamo anche pastori per i fratelli, dotandoli con la grazia e la dottrina che abbiamo ricevuto, con la condivisione di preoccupazioni e gioie, aiutando tutti con tutto il cuore. Stiamo con tutti coloro che ci circondano nel mondo familiare, sociale e professionale dando la vita per tutti nello spirito di Cristo, venuto nel mondo «non è venuto per essere servito, ma per servire» (Mt 20,28).
La voce di un dottore della Chiesa 

Risultati immagini per S.Teresa del Bambino GesùL'amore di Nostro Signore si rivela altrettanto bene nell'anima più semplice quanto nell'anima più sublime. E poiché è proprio dell'Amore abbassarsi misericordiosamente... quanto più il buon Dio discende fino alle anime più piccole, tanto più dimostra la sua grandezza infinita.
S.Teresa del Bambino Gesù

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