#PANEQUOTIDIANO, «MARIA DI MÀGDALA : HO VISTO IL SIGNORE!»


La Liturgia di Lunedì 22 Luglio 2019  VANGELO (Gv 20,1-2.11-18) Commento:Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora
buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore
«Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench 
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Oggi celebriamo con gioia a Santa Maria Maddalena. Con gioia e profitto della nostra fede, perché il suo itinerario bene potrebbe essere il nostro. La Maddalena veniva da lontano (cfr. Lc 7,36-50) e arrivò molto lontano ... Infatti, all'alba della Resurrezione, Maria cercò Gesù, il Gesù risorto, ed incontrò il padre di Gesù, il "Padre nostro". Quella mattina, Gesù Cristo gli scoprì il più grande della nostra fede: che era una figlia di Dio.

Nel viaggio di Maria Maddalena scopriamo alcuni aspetti importanti della fede. In primo luogo, noi ammiriamo il suo coraggio. La fede, anche se è un dono di Dio, richiede coraggio da parte del credente. Naturale in noi è andare verso il visibile, verso quello che si può afferrare con la mano. Dal momento che Dio è essenzialmente invisibile, la fede «ha sempre qualcosa di rischiosa ruttura e di salto, perché implica il coraggio di vedere la autenticità di quello reale in ciò che non si vede» (Benedetto XVI). Maria vedendo il Cristo risorto "vede" anche il Padre, il Signore.

D'altra parte, il “salto della fede” «si raggiunge con ciò che la Bibbia chiama conversione o pentimento: solo colui che cambia la riceve» (Papa Benedetto XVI). Non fù questo il primo passo di Maria? Non deve essere questo anche un passo frequente nella nostra vita?

Nella conversione di Maria Maddalena c’era molto amore: ella non ha risparmiato profumi per il suo Amore: L’Amore! Ecco un altro "veicolo" della fede, perché né ascoltiamo, né vediamo, né crediamo in cui non amiamo. Nel Vangelo di Giovanni appare chiaramente che «credere è ascoltare e, allo stesso tempo, vedere (...)». All'alba, Maria Maddalena rischia per il suo amore, ascolta il suo amore (basta che senta "Maria" per riconoscerlo) e conosce il Padre. «La mattina di Pasqua (...), a Maria Maddalena che vede Gesù, è chiesta di contemplarlo nel Suo cammino verso il Padre, fino raggiungere la piena confessione: 'Ho visto il Signore' (Gv 20,18 )» (Papa Francesco).



Vezelay-7776-Bearbeitet.jpgA Vézelay, in Borgogna, una straordinaria Cattedrale romanica custodisce, secondo la tradizione, le spoglie mortali di santa Maria Maddalena. Quel luogo è così diventato il tempio della tenerezza e del perdono, della misericordia e della compassione. Attraverso un percorso iniziatico, il pellegrino sperimentava la misura della bontà di Dio. Appena prima di uscire da una delle tre porte della facciata, un capitello posto in alto, inaccessibile alla vista, rivela il paradosso dei paradossi. Lo scultore raffigura l'impiccagione di Giuda, il maledetto per antonomasia. La rappresentazione è quella consueta medievale: l'anima di Giuda esce dal suo corpo esanime mentre un demone la rapisce. Ma sull'altro lato un pastore, il buon pastore, porta sulle spalle il povero Giuda. Il volto del pastore è diviso a metà, mischiando gioia a sofferenza. È Cristo che porta sulle sue spalle l'anima di Giuda. Solo in quel luogo si poteva osare tanto. Maria di Magdala continua a ricordarci la misura senza misura dell'amore infinito di Dio. Lei che ha sperimentato il perdono senza condizioni, ancora ci invita a diventare discepoli della compassione.Paolo Curtaz

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