Dal Libro del profeta Ezechiele

Dal libro del profeta Ezechiele 12, 1-16
La deportazione del popolo
adombrata in un\'azione simbolica

    Un giorno mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell\'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
    Tu, figlio dell\'uomo, fa\' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno, davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una
genìa di ribelli. Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d\'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. Fa\' alla loro presenza un\'apertura nel muro ed esci di lì. Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell\'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».
    Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d\'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell\'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.
    Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell\'uomo, non t\'ha chiesto il popolo d\'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest\'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.
    Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. Il principe, che è in mezzo a loro, si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell\'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso per non vedere con gli occhi il paese. Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà. Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada. Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri. Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch\'esse sappiano che io sono il Signore». 

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