Vangelo del giorno

VANGELO (Lc 7,11-17)
Ragazzo, dico a te, alzati.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e con lui
camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla
porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio
di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse:
«Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si
fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise
seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande
profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama
di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione
circostante.
Parola del Signore.
Pensiero: La voce di Papa Francesco

Così Gesù predica "come uno che ha autorità", guarisce, chiama i discepoli a seguirlo, perdona... cose tutte che, nell'Antico Testamento, sono di Dio e soltanto di Dio..... E questo sino al punto di mettere in gioco la propria stessa vita, sino a sperimentare l'incomprensione, il tradimento, il rifiuto, sino a essere condannato a morte, sino a piombare nello stato di abbandono sulla croce. Ma Gesù resta fedele a Dio, sino alla fine
Signore, aiutaci ad andare oltre logiche di morte, aiutaci a metterci a servizio della vita, della vita vera, abbondante in tutti!

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