Ansel Grün" Il bisogno di cambiamento"

Ansel GrünSPIRITUALISTA

Il bisogno di cambiamento (Mt 13,33; Lc 13,20-21)


IBR-1113189



(Mt 13,33)E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? È simile al lievito che una Un’altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti» donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata» (Lc 13,20-21)Nei miei colloqui ascolto talora confidenze di questo tenore: «Io leggo molto e mi informo. So bene come dovrei condurre la mia vita, ma non mi riesce.» Una signora mi diceva: «Sono stato a lungo in terapia, e là tutto mi appariva chiaro, ma nella vita di ogni giorno continuo a essere vittima dei soliti vecchi schemi».Gesù ci soccorre, a tale riguardo, con la metafora del lievito: «Il regno dei cieli [in Luca: "Il regno di Dio"] è simile al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si 
fermenti» (Mt 13,33).La farina fa pensare a qualcosa che ci scorre via tra le dita, che è impossibile trattenere. Come polvere, si lascia facilmente trasportare dal vento e si disperde ovunque, ma quando la massaia la impasta mescolandola con il lievito, ecco che si trasforma in pane croccante per il nostro nutrimento.Gesù vuole infonderci coraggio e fiducia. La nostra vita non è qualcosa di effimero e sfuggente, in molti casi sottratta alla presa delle nostre mani. Noi abbiamo a disposizione il lievito del suo “lieto messaggio”: mescoliamolo a tutti gli eventi della nostra esistenza, e si cambieranno in pani nutrienti per noi e per tante altre persone. Si parla di “tre misure” (in greco sàta, “staia”) a indicare una enorme quantità di farina; il numero “tre”, con il suo valore simbolico, può anche significare i tre elementi che compongono l’essere umano: testa, cuore e ventre; oppure: spirito, anima e corpo, come suggeriscono filosofi e psicologi.Ognuna di queste tre dimensioni umane dovrebbe essere abitata e determinata dall’energia divina, non più dalle forze esteriori e dai pensieri avversi che ci portano in false direzioni. La nostra anima può essere colpita da varie infermità e condizionata da modelli di vita che la privano della sua libertà. Per alcune persone il corpo diventa un nemico da contrastare; altre invece ne fanno un idolo, dalle cui passioni si lasciano dominare. In tutti questi settori dovrebbe invece regnare Dio, unica possibilità per l’essere umano di corrispondere alla sua vera natura.Che cos’è un pugnello di lievito a confronto di una grande massa di farina? Eppure riesce a farla fermentare tutta. Il regno di Dio è spesso invisibile, esteriormente ben poco sperimentabile. E’ una realtà interiore che non possiamo controllare né trattenere. Dobbiamo però fidarci di Dio, che con il suo Spirito pervade ogni dimensione della nostra umanità. Allora tutto in noi può diventare “pane”, alimento che nutre la vita. Il nostro spirito porterà frutto non solo per noi ma anche per gli altri. La nostra anima non subirà più costrizioni dall’esterno, ma sarà unicamente mossa da Dio. Lo stesso nostro corpo, resosi del tutto permeabile a Dio, guadagnerà in bellezza e luminosità.Con l’allegoria del lievito nella pasta Gesù non vuole indurci a modificare forzatamente i nostri modi di vita. Ci esorta invece a “lasciare accadere” il regno di Dio che già è presente in noi. Nella parabola è la donna che mescola il lievito con la farina. La donna sta sovente com simbolo per l’anima, per la sfera più intima della persona, là dove Dio vuole effettivamente regnare. L’anima, che mescola la farina del nostro vivere quotidiano con il lievito del regno di Dio, rende possibile in noi la trasformazione più profonda: come d’improvviso, tutto in noi è vivificato dallo Spirito di Dio.Anselm Grün

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