Pane Quotidiano"Non sarà lasciata pietra su pietra."

VANGELO (Lc 21,5-11)
Non sarà lasciata pietra su pietra.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di
belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali,
di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà
distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale
sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di
non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo:
"Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando
sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima
devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro
regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze;
vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo».
Parola del Signore.
Pensiero:Il tempio di Gerusalemme, ai tempi di Gesù, s'imponeva per solennità meraviglia e dovizia di ornamenti artistici e preziosi. Era espressione del potere politico economico e religioso ad un tempo. Con sconfinamenti, poco esemplari, di un potere nell'altro.
Farisei Scribi e Dottori della legge: la classe alta di allora ne andava fiera, quasi rappresentassero la divinità stessa. Eppure, anche rispetto all'assolutizzazione del tempio di Gerusalemme, Gesù si mostra stupendamente libero e capace di relativizzarne il significato. Non solo perché le mura e le meraviglie della dimora di Dio non sono Dio stesso, ma anche perché vanno viste e valutate alla luce di un fatto inoppugnabile: quello della caducità di tutte le cose di quaggiù.
La storia è qui a dire del sovrapporsi di civiltà, del succedersi di uomini, di fatti, di cose. Anche i monumenti più maestosi, come quelli eretti dagli imperatori egiziani, non reggono al tempo e vengono sepolti da ondate di sabbia.
È dunque una lezione per noi, che la supponenza di una società dominata dal potere tecnologico, rischia di rendere alienata dentro illusioni di autonomia assoluta, perfino dal tempo. Tutto passa! Quel che è legato alla caducità delle cose terrene viene meno. Tutto passa di quel che è deteriorabile e perciò morituro. Però quel che in noi appartiene a Dio: quel che arde e fa luce come la verità, la bontà, il coraggio, la speranza, la misericordia, non andrà mai distrutto. È consolante pensarlo nella mia pausa contemplativa di oggi.
Eremo S.Biagio                            
La voce di un sapiente indù
La vita è come un ponte: attraversala pure, ma non pensare di costruirci sopra la tua casa.
Anonimo indù

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