L’uomo non era più capace di guardare in alto (Atanasio)


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Come un bravo maestro che ha cura dei suoi discepoli, istruisce quelli che non possono ricavare profitto da lezioni più difficili abbassandosi fino al loro livello con spiegazioni più semplici, così fa il Verbo di Dio, come dice Paolo: «Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione» (1Cor 1,21).
Gli uomini si erano allontanati dalla contemplazione di Dio e, come precipitati in un abisso, tenevano gli occhi fissi verso il basso e andavano cercando Dio nel creato e nelle cose sensibili, considerando come loro dèi gli uomini
mortali e i demoni. Per questo il benigno e comune Salvatore di tutti, il Verbo di Dio, si prende un corpo e vive come uomo tra gli uomini e impressiona i sensi di tutti gli uomini, affinché quanti pensano che Dio sia negli esseri corporei conoscano la verità proprio mediante le opere che il Signore compie con le azioni del suo corpo e per mezzo di lui riconoscano il Padre.
Essendo uomini e pensando ogni cosa in termini umani, dovunque dirigevano i loro sensi, si vedevano attirati e da ogni parte apprendevano la verità. Se erano presi da sacro stupore per la creazione, vedevano che essa confessa Cristo come Signore; se il loro pensiero era attirato verso gli uomini, così da crederli dèi, in base alle opere del Salvatore, che essi paragonavano alle loro, appariva chiaro che tra gli uomini solo il Salvatore è Figlio di Dio.
Tra loro, infatti, non ci sono opere come quelle compiute dal Dio Verbo; se erano attirati dai demoni, riconoscevano, vedendoli scacciati dal Signore, che Egli solo è il Verbo di Dio, mentre i demoni non sono dèi; se la loro mente si fissava verso i morti, così da rendere culto agli eroi e a quanti sono denominati dèi dai poeti, vedendo la risurrezione del Salvatore riconoscevano che essi sono menzogneri e che solo il Verbo del Padre è il vero Signore, egli che domina anche sulla morte. Per questo nacque e apparve come uomo, morì e risuscitò, indebolendo e oscurando, con le sue proprie opere le opere di tutti gli uomini, per ricondurre gli uomini, dovunque fossero stati attirati, e far conoscere loro il Padre suo, come dice egli stesso: «Io sono venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto» (Lc 19,10).
Sant’Atanasio
L’incarnazione del Verbo, 15

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