Pane Quotidiano"Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato. "

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore
Meditazione del giorno 
San Gregorio Magno (ca 540-604), papa, dottore della Chiesa 
Omelie sul Vangelo, n° 16
“Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti” (Rom 5,19)
    Considerando la successione delle tentazioni del Signore, potremo comprendere con quale grandezza siamo stati liberati dalla tentazione. Il nemico delle origini si è rivolto al primo uomo, nostro antenato, con tre tentazioni: lo ha tentato con la gola, la vanagloria e la cupidigia… E’ per la gola che gli ha mostrato il frutto proibito dell’albero e l’ha persuaso a mangiarlo. Lo ha tentato con la vanagloria dicendogli: “Diventereste come Dio » (Gen 3,5).  Aggiungendo poi la cupidigia l’ha tentato dicendo: « Conoscerete il bene e il male ». Infatti la cupidigia non ha solo il denaro come oggetto, ma anche gli onori…

    Ma quando ha tentato il secondo Adamo (1Cor 15,47), il demonio è stato vinto dagli stessi mezzi che gli erano serviti a distruggere il primo uomo; lo ha tentato con la gola chiedendogli: « Dì che questi sassi diventino pane »; lo ha tentato con la vanagloria dicendogli: « Se sei Figlio di Dio, gettati giù »; lo ha tentato col desiderio avido degli onori quando, mostrandogli tutti i regni del mondo, ha detto: « Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai »… Fatto così prigioniero il demonio, il secondo Adamo lo caccia dai nostri cuori attraverso la stessa porta che gli aveva permesso di entrarvi e di tenerli in suo potere.

    C’è un’altra cosa che dobbiamo considerare nelle tentazioni del Signore… : poteva precipitare il suo tentatore nell’abisso, ma non ha voluto manifestare il suo potere personale; si è limitato a rispondere al demonio con i precetti della Sacra Scrittura. Lo ha fatto per noi, per darci l’esempio della sua pazienza e invitarci così a ricorrere all’insegnamento piuttosto che alla vendetta… Vedete qual è la pazienza di Dio e quale la nostra impazienza! Siamo presi dalla rabbia quando ci arriva l’ingiustizia o l’offesa…; il Signore invece ha sopportato l’ostilità del demonio e gli ha risposto solo con parole di dolcezza.Equipe Evangelizo
La voce di un politico e filosofo indiano
Il vero pentimento è un requisito essenziale della preghiera
Mahatma Gandhi


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