don Roberto Rossi "La comunità dei credenti accoglie la misericordia del Signore e l'annuncia gioiosamente a tutti"
Ascensione del Signore (Anno A) (01/06/2014)
Vangelo: Mt 28,16-20
Celebriamo la solennità dell'Ascensione. "Il terzo giorno è risuscitato, è salito al cielo e siede alla destra del Padre" (dal Credo). Il Signore Gesù è salito al cielo. E' il compimento della sua missione, è la
pienezza della sua gloria, cioè della sua bontà,
della sua potenza, della sua grandezza. Gesù, nostro fratello, è Dio, è il Salvatore, è il Signore! A Lui la lode, l'amore, l'adorazione, il nostro attaccamento nella fede.
"Vado a prepararvi un posto perché voglio che dove sono io, siate anche voi". Indica la meta verso la quale è diretta la nostra esistenza. Se la meta è chiara, si cercano i mezzi per raggiungerla, si affrontano e si superano gli ostacoli. E' la meta che dà senso alle cose. Per noi è il paradiso la realtà che dà senso alla nostra vita, alle nostre cose, alle nostre azioni?
Gesù è salito al cielo, ma rimane con noi. "Io sono con voi tutti i giorni fino ala fine del mondo". E' presente con noi, in mezzo a noi: nell'Eucarestia, nella Parola, nei Sacramenti, nel prossimo, specie in quello bisognoso. Rimane nella Chiesa, sacramento di salvezza: segno efficace della presenza di Cristo. Ci domandiamo: Sono un segno efficace? Come Chiesa, come comunità parrocchiale, siamo un segno efficace? Aiutiamo a vedere, a incontrare Cristo Salvatore?
Ci scrive papa Francesco nel documento "La gioia del Vangelo": "Questa salvezza, che Dio realizza e che la Chiesa gioiosamente annuncia, è per tutti, e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri umani di tutti i tempi. Ha scelto di convocarli come popolo e non come esseri isolati. Nessuno si salva da solo, cioè né come individuo isolato né con le sue proprie forze. Questo popolo che Dio si è scelto e convocato è la Chiesa. Gesù non dice agli Apostoli di formare un gruppo esclusivo, un gruppo di élite. Gesù dice: « Andate e fate discepoli tutti i popoli » (Mt 28,19). il Signore chiama anche te ad essere parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore!"
Per S. Luca negli Atti degli Apostoli l'Ascensione è una partenza. I quaranta giorni caratterizzati dalle apparizioni del Risorto sono un tempo particolare in cui i discepoli alla scuola del Maestro si sono preparati ad affrontare la sua assenza e a diventare testimoni convinti della risurrezione. Tra la partenza e il ritorno del Cristo glorioso, viviamo il tempo della Chiesa. La Chiesa è fondata sul passato, sulla salvezza operata da Cristo, è protesa verso il futuro di Dio, la salvezza piena e definitiva del cielo e, sostenuta dalla forza dello Spirito, è impegnata nel presente con la virtù della speranza che è la certezza che Dio porterà a compimento ciò che ha promesso. Una speranza operosa!
Noi cristiani, tutti noi, preti, vescovi, laici, suore, vecchi, bambini, padri e madri di famiglia. abbiamo ricevuto il dono della fede e del battesimo per questo scopo preciso: portare e comunicare il dono della fede agli altri. Il cristiano non vive per sé, ma per gli altri, nel senso della carità, dell'aiuto al prossimo più povero e bisognoso, ma soprattutto nel senso della fede che va vissuta per testimoniarla e annunziarla agli altri.
Tutti gli uomini hanno bisogno gi Cristo e il dono più grande che possiamo fare ai fratelli è appunto di testimoniare e annunziare Gesù Salvatore. Non facendo discorsi ma con l'esempio e con la parola giusta in certi momenti.
Per rievangelizzare il nostro popolo è necessario che ciascun battezzato diventi missionario. Questo significa che ciascuno di noi deve dare un po' del suo tempo e delle sue capacità alla missione della Chiesa. Non possiamo più essere passivi fruitori di servizi religiosi, dobbiamo diventare attivi collaboratori della Chiesa. Se non faccio nulla per la mia parrocchia, che cristiano sono? Non solo un aiutare finanziariamente, ma dare del mio tempo, delle mie capacità, per aiutare a rievangelizzare il nostro popolo.
E' importante prendere coscienza di questa meravigliosa vocazione della Chiesa e quindi di ciascuno di noi. Ed è importante chiederci se ci sentiamo veramente discepoli e missionari di Gesù, inviati nel mondo dalla sua bontà e dalla sua fiducia.
La Vergine Maria, che ha sostenuto l'attesa dello Spirito Santo e ha accompagnato i passi della Chiesa, accompagni anche noi.
Vangelo: Mt 28,16-20
Celebriamo la solennità dell'Ascensione. "Il terzo giorno è risuscitato, è salito al cielo e siede alla destra del Padre" (dal Credo). Il Signore Gesù è salito al cielo. E' il compimento della sua missione, è la
pienezza della sua gloria, cioè della sua bontà,
della sua potenza, della sua grandezza. Gesù, nostro fratello, è Dio, è il Salvatore, è il Signore! A Lui la lode, l'amore, l'adorazione, il nostro attaccamento nella fede.
"Vado a prepararvi un posto perché voglio che dove sono io, siate anche voi". Indica la meta verso la quale è diretta la nostra esistenza. Se la meta è chiara, si cercano i mezzi per raggiungerla, si affrontano e si superano gli ostacoli. E' la meta che dà senso alle cose. Per noi è il paradiso la realtà che dà senso alla nostra vita, alle nostre cose, alle nostre azioni?
Gesù è salito al cielo, ma rimane con noi. "Io sono con voi tutti i giorni fino ala fine del mondo". E' presente con noi, in mezzo a noi: nell'Eucarestia, nella Parola, nei Sacramenti, nel prossimo, specie in quello bisognoso. Rimane nella Chiesa, sacramento di salvezza: segno efficace della presenza di Cristo. Ci domandiamo: Sono un segno efficace? Come Chiesa, come comunità parrocchiale, siamo un segno efficace? Aiutiamo a vedere, a incontrare Cristo Salvatore?
Ci scrive papa Francesco nel documento "La gioia del Vangelo": "Questa salvezza, che Dio realizza e che la Chiesa gioiosamente annuncia, è per tutti, e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri umani di tutti i tempi. Ha scelto di convocarli come popolo e non come esseri isolati. Nessuno si salva da solo, cioè né come individuo isolato né con le sue proprie forze. Questo popolo che Dio si è scelto e convocato è la Chiesa. Gesù non dice agli Apostoli di formare un gruppo esclusivo, un gruppo di élite. Gesù dice: « Andate e fate discepoli tutti i popoli » (Mt 28,19). il Signore chiama anche te ad essere parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore!"
Per S. Luca negli Atti degli Apostoli l'Ascensione è una partenza. I quaranta giorni caratterizzati dalle apparizioni del Risorto sono un tempo particolare in cui i discepoli alla scuola del Maestro si sono preparati ad affrontare la sua assenza e a diventare testimoni convinti della risurrezione. Tra la partenza e il ritorno del Cristo glorioso, viviamo il tempo della Chiesa. La Chiesa è fondata sul passato, sulla salvezza operata da Cristo, è protesa verso il futuro di Dio, la salvezza piena e definitiva del cielo e, sostenuta dalla forza dello Spirito, è impegnata nel presente con la virtù della speranza che è la certezza che Dio porterà a compimento ciò che ha promesso. Una speranza operosa!
Noi cristiani, tutti noi, preti, vescovi, laici, suore, vecchi, bambini, padri e madri di famiglia. abbiamo ricevuto il dono della fede e del battesimo per questo scopo preciso: portare e comunicare il dono della fede agli altri. Il cristiano non vive per sé, ma per gli altri, nel senso della carità, dell'aiuto al prossimo più povero e bisognoso, ma soprattutto nel senso della fede che va vissuta per testimoniarla e annunziarla agli altri.
Tutti gli uomini hanno bisogno gi Cristo e il dono più grande che possiamo fare ai fratelli è appunto di testimoniare e annunziare Gesù Salvatore. Non facendo discorsi ma con l'esempio e con la parola giusta in certi momenti.
Per rievangelizzare il nostro popolo è necessario che ciascun battezzato diventi missionario. Questo significa che ciascuno di noi deve dare un po' del suo tempo e delle sue capacità alla missione della Chiesa. Non possiamo più essere passivi fruitori di servizi religiosi, dobbiamo diventare attivi collaboratori della Chiesa. Se non faccio nulla per la mia parrocchia, che cristiano sono? Non solo un aiutare finanziariamente, ma dare del mio tempo, delle mie capacità, per aiutare a rievangelizzare il nostro popolo.
E' importante prendere coscienza di questa meravigliosa vocazione della Chiesa e quindi di ciascuno di noi. Ed è importante chiederci se ci sentiamo veramente discepoli e missionari di Gesù, inviati nel mondo dalla sua bontà e dalla sua fiducia.
La Vergine Maria, che ha sostenuto l'attesa dello Spirito Santo e ha accompagnato i passi della Chiesa, accompagni anche noi.
Commenti
Posta un commento