Abbazia Santa Maria di Pulsano Letture patristiche della Domenica di «Pentecoste»

Gv 20,19-23; At 2,1-11; Sal 103; 1 Cor 12,3b-7.12-13
Dal DISCORSO 267
di Sant’Agostino, vescovo.
PENTECOSTE
La discesa dello Spirito Santo.
1. La solennità odierna ci ricorda il Signore Dio grande e la grande grazia [dello Spirito Santo] che è stata infusa in noi. Una solennità viene infatti celebrata per evitare che venga cancellato dalla memoria un avvenimento una volta accaduto. Il termine "solennità" prende nome dal fatto che [un evento] suole annualmente ricorrere. Come "perennità" si dice ad esempio di un fiume che d'estate non si secca ma scorre per tutto l'anno, quindi "perenne" cioè per [tutto] l'anno, così si dice "solenne" ciò che suole annualmente
essere ricordato. Celebriamo oggi la discesa dello Spirito Santo. Il Signore
infatti inviò dal cielo lo Spirito Santo che aveva promesso quando era sulla terra. Aveva promesso che l'avrebbe inviato dal cielo a queste condizioni: Non può venire lui, finché io non me ne sarò andato; quando me ne sarò andato lo manderò a voi 1. Perciò patì, morì, risuscitò, ascese al cielo: non rimaneva che mantenere la promessa. I suoi discepoli stavano aspettando [l'adempimento della promessa] ed erano - così sta scritto - centoventi persone 2. Un numero dieci volte superiore a quello degli Apostoli; Cristo infatti scelse dodici Apostoli ma inviò lo Spirito su centoventi persone. Costoro, che aspettavano l'adempimento della promessa di Cristo, erano riuniti in una stessa casa e pregavano; perché desideravano tutti con identica fede quanto chiedevano con identica preghiera e quanto aspettavano con identico desiderio spirituale. Erano otri nuovi, aspettavano il vino nuovo dal cielo 3 e questo venne; già infatti il grande grappolo d'uva era stato pigiato e glorificato. Leggiamo difatti nel Vangelo: Non era stato dato ancora lo Spirito perché Cristo non era stato ancora glorificato 4.
Il dono delle lingue.
2. Avete già udito che fu risposto all'aspettativa con un grande miracolo. Tutti i presenti conoscevano ognuno la propria lingua. Venne lo Spirito Santo; essi furono ripieni di lui e cominciarono a parlare nelle diverse lingue di ogni popolo, che non conoscevano né avevano imparato; gliele insegnava colui che era venuto. Entrò, furono ripieni, si effuse su di essi. E allora il parlare lingue diverse era un segno [della sua presenza]; chiunque riceveva lo Spirito Santo, appena era pieno dello Spirito, cominciava a parlare nelle lingue di tutti 5, e non soltanto quei centoventi. La stessa Scrittura ci dice che quegli uomini dopo aver creduto furono battezzati, ricevettero lo Spirito Santo, parlarono nelle lingue di tutti i popoli presenti. I presenti si stupirono: alcuni erano meravigliati, altri li deridevano così che dicevano: Costoro sono ubriachi e pieni di mosto 6. Si beffavano di loro, ma dicevano qualcosa di vero. Infatti erano otri riempiti di vino nuovo. Avete ascoltato la lettura del Vangelo: Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi 7; l'uomo carnale non può comprendere le cose spirituali 8. Il vivere secondo la carne è vecchiezza, la grazia è novità. Quanto più l'uomo si sarà rinnovato in meglio, tanto più profondamente comprenderà tutto ciò che è verità. Il vino nuovo era in ebollizione e dal vino in ebollizione sgorgavano le diverse lingue dei popoli.
Prefigurazione della Chiesa.
3. Oggi, fratelli, forse non vien dato più lo Spirito Santo? Chiunque crede ciò non è degno di riceverlo. Viene dato certo anche oggi. Perché allora nessuno parla nelle lingue di tutti i popoli, come in quei tempi parlava chi veniva riempito di Spirito Santo? Perché? Perché si è già compiuto ciò che simboleggiava quel miracolo. Che cosa simboleggiava? Nella festa dell'Ascensione - ricordate? - abbiamo detto che il Signore Gesù affidò la sua Chiesa in custodia [agli Apostoli, e poi ascese al cielo. I discepoli gli chiedevano: Quando verrà la fine del mondo? E lui: Non sta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato in suo potere 9. E poi prometteva ciò che oggi si è compiuto: Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria, fino all'estremità della terra 10. Tutta la Chiesa allora era riunita in un'unica casa e ricevette lo Spirito Santo: era in pochi uomini, ma era nelle lingue di tutto il mondo. Prefigurava l'estensione che avrebbe poi avuto. Il fatto che quella piccola Chiesa parlava nelle lingue di tutti i popoli che cosa prefigurava se non la realtà di oggi: che questa grande Chiesa estesa da oriente ad occidente parla nelle lingue di tutti i popoli? Ora si sta avverando la promessa di allora. Abbiamo ascoltato, ora possiamo controllare. Ascolta, figlia, e osserva 11. A questa stessa regina, [alla Chiesa], è stato detto: Ascolta, figlia, e osserva; ascolta la promessa, osserva la sua realizzazione. Non ti ha ingannata il tuo Dio, non ti ha ingannata il tuo sposo, non ti ha ingannata colui che con il proprio sangue ti ha procurato la dote, non ti ha ingannata colui che ti ha fatta da brutta bella, da immonda vergine. A te stessa è stata fatta la promessa che riguardava il tuo futuro: ma la promessa che ti è stata fatta allora quando comprendevi poche persone si è realizzata ora che comprendi molte persone.
Lo Spirito Santo anima della Chiesa.
4. Nessuno pertanto dica: Ho ricevuto lo Spirito Santo, come mai non parlo nelle diverse lingue? Se volete avere lo Spirito Santo, cercate di comprendere, fratelli. Il nostro spirito per il quale ogni uomo vive si chiama anima; il nostro spirito per il quale ogni singolo uomo vive si chiama anima; e guardate che cosa fa l'anima nel corpo. Vivifica tutte le membra, attraverso gli occhi vede, attraverso le orecchie ode, attraverso le narici percepisce gli odori, attraverso la lingua parla, attraverso le mani agisce, attraverso i piedi cammina; è presente contemporaneamente in tutte le membra per vivificarle; dà la vita a tutte, distribuisce compiti a ciascuna. L'occhio non ode, l'orecchio non vede, non vede la lingua né parla l'orecchio o l'occhio, ma tuttavia vive: vive l'orecchio, vive la lingua. I compiti sono diversi ma la vita è comune a tutti. Così è la Chiesa di Dio: in alcuni santi fa miracoli, in alcuni santi proclama la verità, in altri santi custodisce la verginità, in altri santi custodisce la castità coniugale, in altri questo e in altri quello: i singoli adempiono ciascuno il proprio compito ma tutti parimenti vivono. E ciò che l'anima è per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa 12. Lo Spirito Santo opera in tutta la Chiesa ciò che opera l'anima in tutte le membra di un unico corpo. Ma ecco ciò che voi dovete evitare, ecco da che cosa dovete guardarvi, ecco ciò che dovete temere. Può accadere che nel corpo umano anzi dal corpo umano venga reciso un qualche membro: una mano, un dito, un piede. Forse l'anima segue il membro amputato? Quando questo era attaccato al corpo viveva; amputato, perde la vita. Così una persona è cristiana cattolica finché vive nel corpo; staccata da esso diventa eretica e lo Spirito non segue il membro amputato. Se dunque volete vivere dello Spirito Santo, conservate la carità, amate la verità, desiderate l'unità e raggiungerete l'eternità. Amen.

Note
1 - Gv 16, 7.
2 - Cf. At 1, 15.
3 - Cf. Mt 9, 17.
4 - Gv 7, 39.
5 - Cf. At 10, 46.
6 - Cf. At 2, 1-13.
7 - Mt 9, 17.
8 - Cf. 1 Cor 2, 14.
9 - At 1, 7.
10 - Cf. At 1, 8.
11 - Sal 45, 11.
12 - Cf. Col 1, 18

Dal DISCORSO 268
di Sant’Agostino, vescovo.

PENTECOSTE
Il dono delle lingue simboleggia l'unità della Chiesa.
1. Questo giorno per noi è sacro perché celebriamo la discesa dello Spirito Santo. È il cinquantesimo giorno dalla risurrezione del Signore; è il risultato della moltiplicazione fra il numero sette e la settimana. Ma se contate sette settimane vi porterà quarantanove giorni: si aggiunge uno, per ricordarci l'unità. Che cosa comportò la discesa dello Spirito Santo? Che cosa operò? Con quale segno fece conoscere la sua presenza? Come la manifestò? Tutti [i presenti] parlarono nelle lingue di tutti i popoli. Erano in centoventi riuniti in uno stesso luogo: il sacro numero degli Apostoli, il dodici, è stato moltiplicato per dieci, e non senza nascondere un qualche significato misterioso. Cosa avvenne? Forse che le singole persone su cui scese lo Spirito Santo parlarono le lingue proprie di ciascun popolo, alcuni una lingua, altri un'altra, come dividendosi tra loro le lingue di tutti i popoli? No!, non fu così: ma ogni persona, ogni singola persona parlava le lingue di tutti i popoli. Parlava ogni singola persona le lingue di tutti i popoli: è l'unità della Chiesa nelle lingue di tutti i popoli. Ecco, anche con questo fatto viene raccomandata l'unità della Chiesa cattolica diffusa in tutto il mondo.
Fuori della Chiesa non è dato lo Spirito Santo.
2. Chi dunque ha lo Spirito Santo è nella Chiesa, la quale parla tutte le lingue. Chiunque è fuori di questa Chiesa non ha lo Spirito Santo. Infatti lo Spirito Santo proprio per questo si è degnato di manifestarsi nelle lingue di tutti i popoli: perché si comprenda che ha lo Spirito Santo solo chi rimane nell'unità della Chiesa, la quale parla tutte le lingue. Un solo corpo - dice l'apostolo Paolo - un solo corpo e un solo spirito 1. Osservate le membra del nostro corpo. Di molte membra è costituito il corpo, ma un solo spirito vivifica tutte le membra. Ecco, con lo spirito umano, per il quale io stesso sono un uomo, tengo unite insieme tutte le membra: comando alle membra di muoversi, indirizzo gli occhi a vedere, le orecchie ad ascoltare, la lingua a parlare, le mani ad agire, i piedi a camminare. Le mansioni delle membra sono suddivise, ma un unico spirito le tiene tutte unite. Molte operazioni vengono comandate, molte vengono fatte: ma uno solo comanda, ad uno solo si obbedisce. Ciò che è il nostro spirito, cioè la nostra anima, per le membra del nostro corpo, è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo che è la Chiesa 2. Perciò l'Apostolo, dopo aver parlato di un unico corpo, perché non pensassimo che si trattasse di un corpo morto, disse: Un solo corpo. Ma ti chiedo: Vive questo corpo? Sì che vive! Di che cosa? Di un unico spirito. E un solo spirito. Guardate, fratelli, ciò che accade nel nostro corpo e compiangete coloro che si recidono dalla Chiesa. Tra le membra del nostro corpo, finché viviamo e quando siamo sani, ciascun membro svolge la propria mansione. Se per qualche motivo un solo membro comincia a star male, tutte le altre membra partecipano al suo dolore. Tuttavia, finché è inserito nel corpo, può star male, ma non può spirare. Che cosa significa " spirare " se non " perdere lo spirito "? Ma se un membro viene reciso dal corpo, forse lo spirito lo segue? E tuttavia si riconosce che membro è: è un dito, una mano, un braccio, un orecchio; anche separato dal corpo mantiene la forma esterna, sebbene non abbia la vita. Così è anche la persona separata dalla Chiesa. Cerchi presso di lui il sacramento e lo trovi; cerchi il battesimo e lo trovi; cerchi la professione di fede e la trovi. Ma è l'elemento esterno: se interiormente non sei vivificato dallo Spirito, invano esternamente ti vanti di avere gli elementi materiali [della fede].
L'unità della creazione.
3. Carissimi, Dio raccomanda sommamente l'unità. Vi solleciti a questa unità quanto avvenne all'inizio della creazione. Quando Dio creò tutte le cose, fece gli astri in cielo, le erbe e le piante sulla terra e disse: Produca la terra e furono create le piante e tutte le erbe verdeggianti; disse: Producano le acque gli esseri che nuotano e i volatili e fu così; Produca la terra gli animali viventi secondo la loro specie: animali domestici e fiere 3 e fu così. Forse Dio da un unico uccello fece derivare tutti gli altri uccelli? Forse da un unico pesce fece derivare tutti i pesci? Da un unico cavallo tutti i cavalli? Da un'unica bestia selvatica tutte le bestie selvatiche? Non produsse forse la terra simultaneamente molti esseri? Non ingravidò i molti esseri di molteplici feti? Quando però si venne alla creazione dell'uomo, ne è stato creato uno solo e da questo solo è derivato tutto il genere umano. Neanche per fare l'uomo e la donna Dio volle fare i due esseri separatamente; ma creò un solo uomo e da questo trasse una sola donna 4. Perché ha fatto così? Perché il genere umano ha inizio da un solo essere, se non perché al genere umano viene raccomandata l'unità? Anche il Signore, Cristo, è nato da una sola creatura; la Vergine è segno dell'unità: mantiene la verginità, conserva l'incorruttibilità.
L'unità della Chiesa affidata agli Apostoli.
4. Lo stesso Signore affida agli Apostoli l'unità della Chiesa. Quando appare loro, essi credono vedere un fantasma e si spaventano; egli li rassicura e dice loro: Perché siete così turbati e i dubbi affiorano dai vostri cuori? Guardate le mie mani, palpatemi e osservate: un fantasma infatti non ha carne ed ossa come vedete che ho io 5. Ed ecco, poiché nella loro gioia ancora esitavano a credere, prende del cibo - non per necessità di mangiare ma per dimostrare la sua potenza - e lo mangia alla loro presenza. Affida loro - contro gli empi che la negheranno - la realtà del suo corpo [risuscitato], affida l'unità della Chiesa. Che cosa aggiunge infatti? Non era proprio questo quanto vi andavo dicendo quando ero ancora con voi: che era necessario che s'adempisse tutto quello che è stato scritto di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi? Allora aprì la loro mente - dice il Vangelo - alla comprensione delle Scritture. E disse loro: Poiché così sta scritto, era anche necessario che il Cristo soffrisse e risorgesse dai morti il terzo giorno 6. Ecco il nostro capo; ecco il capo: dove sono le membra? Ecco lo sposo: dov'è la sposa? Leggi il contratto di nozze: ascolta lo sposo. Cerchi la sposa? Da lui ascolta la risposta. "Nessuno gli toglierà la sua sposa, nessuno gliela sostituirà con un'altra "; ascoltala dalla voce dello sposo stesso. Dove cerchi Cristo? Nelle ciance degli uomini o nella verità dei Vangeli? [Qui troverai che] patì, risuscitò il terzo giorno, si fece vedere dai suoi discepoli. Già lui sappiamo dov'è. Dove cercheremo la sposa? Chiediamolo a lui: Era necessario che il Cristo soffrisse e risorgesse dai morti il terzo giorno 7. Ecco, questo è già avvenuto, già lo possiamo vedere. Dicci, o Signore, diccelo tu, Signore, affinché non sbagliamo: E che nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le nazioni, incominciando da Gerusalemme 8. Cominciò da Gerusalemme e arrivò fino a noi. È presente lì ed è anche qui. Per venire a noi infatti non ha dovuto partire da colà: crebbe, non ha emigrato. È quello che affidò loro subito dopo la risurrezione. Visse poi con i discepoli per quaranta giorni e quando stava per salire al cielo di nuovo affidò ad essi la Chiesa stessa. Lo sposo, in procinto di partire, affidò la sua sposa ai suoi amici; a questa condizione: che non ami nessuno di essi, ma ami lui come sposo, gli altri come amici dello sposo e nessuno di essi come sposo. Gli amici dello sposo mantengono gelosamente questo patto e non permettono che la sposa venga violata con impuro amore. Non sopportano di essere amati [al posto dello sposo]. Ascoltate uno zelante amico dello sposo; vedendo che la sposa in un certo senso veniva insidiata da alcuni amici dello sposo disse: Vengo a sapere che vi sono fra di voi delle divisioni e in parte ci credo 9. Mi è stato riferito a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli della casa di Cloe, che ci sono delle contese in mezzo a voi. Intendo riferirmi a ciò che ognuno di voi va dicendo: "Io sono di Paolo", "Io di Apollo", "Io di Pietro", "E io di Cristo". È stato tagliato a pezzi il Cristo? O forse è stato crocifisso Paolo per voi? O nel nome di Paolo siete stati battezzati? 10. O vero amico! Rifiuta l'amore della sposa di un altro! Non vuole che venga amato al posto dello sposo, per poter regnare insieme allo sposo. La Chiesa è stata dunque affidata. Cristo, quando ascese al cielo, a coloro che gli chiedevano sulla questione della fine del mondo: Dicci quando accadranno queste cose e quando, sarà il tempo della tua venuta 11, rispose: Non sta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato in suo potere. Da' ascolto a ciò che hai imparato dal tuo maestro, o discepolo. Ma riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi 12. E così avvenne. Cristo dopo quaranta giorni (dalla sua risurrezione) ascese al cielo ed ecco oggi, con la discesa dello Spirito Santo, vengono riempiti (di grazia) tutti coloro che erano presenti e si mettono a parlare nelle lingue di tutti i popoli. Anche attraverso le varie lingue di tutti i popoli viene raccomandata l'unità. Viene raccomandata dal Signore nella risurrezione, viene raccomandata da Cristo nell'ascensione; oggi viene confermata dalla discesa dello Spirito Santo.

Note
1 - Ef 4, 4.
2 - Cf. Col 1, 18.
3 - Gn 1, 20. 24.
4 - Cf. Gn 1-2.
5 - Lc 24, 38-39.
6 - Lc 24, 44-46.
7 - Lc 24, 46.
8 - Lc 24, 47.
9 - 1 Cor 11, 18.
10 - 1 Cor 1, 11-13.
11 - Mt 24, 3.
12 - At 1, 7-8

Dal DISCORSO 269
di Sant’Agostino, vescovo.

PENTECOSTE
Il dono delle lingue preannunzia l'unità della Chiesa.
1. Celebriamo con ricorrenza annuale la discesa dello Spirito Santo; lo dobbiamo fare con una solenne assemblea, con solenni letture, con una solenne omelia. Le prime due cose sono state già fatte: siete venuti in moltissimi e siete stati attenti nell'ascoltare le letture. Facciamo anche la terza cosa: non manchi l'ossequio della nostra lingua a colui che fece il dono di tutte le lingue a degli indotti, che sottomise [al suo servizio] le lingue di dotti in mezzo a tutti i popoli, che riunì all'unità della fede le diverse lingue. All'improvviso infatti scese dal cielo un rumore come di una violenta raffica di vento; e apparvero ad essi come delle lingue di fuoco separate e si posarono sopra ciascuno di loro; e cominciarono a parlare lingue diverse, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi 1. Quella raffica di vento non gonfiò ma vivificò; quel fuoco non bruciò ma accese. Si compì in essi quanto era stato profetizzato tanto tempo prima: Non c'è racconto, non c'è linguaggio di cui non si oda il suono 2; affinché, mandati poi qua e là a predicare il Vangelo, adempissero quanto segue nel Salmo: In ogni terra si udì la loro voce e le loro parole fino all'estremità della terra 3. Infatti con quel dono delle lingue fatto a gente che conosceva solo la lingua della propria nazione (allora lo Spirito Santo volle che questo fosse il segno della sua presenza) cos'altro mai lo Spirito Santo voleva significare se non che tutte le genti avrebbero creduto al Vangelo? E così nel primo momento ciascun fedele, come più tardi [avrebbe fatto] l'unità stessa di tutta la Chiesa, parlò in tutte le lingue. Che cosa obiettano a questi argomenti coloro che non vogliono essere inseriti e uniti alla comunità cristiana, la quale produce frutti e cresce presso tutti i popoli? Possono forse negare che lo Spirito Santo scende anche ora sopra i cristiani? Perché dunque ora nessuno, sia presso di noi che presso di loro, parla nelle lingue di tutti i popoli (ciò allora era la dimostrazione della sua venuta) se non perché ora è una realtà ciò che allora era solo un segno? Allora infatti un unico credente parlava in tutte le lingue; ora l'insieme dei credenti parla in tutte le lingue. Perciò anche ora tutte le lingue sono nostre, poiché siamo membra del corpo che le parla.
Battesimo e Spirito Santo.
2. A buon titolo siamo nel vero quando riteniamo che gli eretici o gli scismatici, benché siamo convinti che anch'essi abbiano il battesimo di Cristo, non ricevono lo Spirito Santo se non aderiscono alla compagine dell'unità attraverso la comunione della carità. Allora sì che le lingue di tutte le genti saranno anche le loro, perché dovunque esse sono, ivi saranno anch'essi - cioè nel medesimo corpo di Cristo che cresce per ogni dove - se conserveranno l'unità dello Spirito nel vincolo della pace 4. Chi non è legato da tale vincolo è schiavo. Infatti noi non abbiamo ricevuto - afferma l'Apostolo - uno spirito di schiavitù per cadere di nuovo nel timore, ma abbiamo ricevuto lo spirito di adozione a figli, in virtù del quale gridiamo: Abba! Padre! 5. Perciò secondo verità riteniamo che in quella circostanza lo Spirito Santo ha manifestato la sua presenza con il dono delle diverse lingue per questa ragione: perché si capisca che anche ai giorni nostri, nei quali lo Spirito non si manifesta allo stesso modo di allora, non può avere lo Spirito colui che - anche se impregnato del sacramento del battesimo - è separato dall'unità di tutti i popoli. E perché non si pensasse che chiunque è stato battezzato nel nome della Trinità riceva anche come conseguenza necessaria lo Spirito Santo, nella esperienza della stessa unità [cioè della Chiesa] ci sono stati dei casi molto differenti tra loro. Così troviamo che alcuni, già battezzati, solo in un secondo tempo hanno meritato lo Spirito Santo: è stato quando gli Apostoli sono scesi in Samaria da quei fedeli che erano stati battezzati in assenza degli Apostoli 6. Altri invece - è un caso davvero singolare - lo hanno ricevuto ancor prima di essere stati battezzati: è quanto, per volontà divina, fu concesso a Cornelio e a quelli che erano con lui, mentre Pietro stava loro parlando 7. Alla potenza divina l'uomo non può mai opporsi! Sopra altri invece [lo Spirito Santo] scese subito appena battezzati: è il caso di quell'eunuco al quale Filippo, prendendo lo spunto dal profeta Isaia, aveva annunciato Cristo 8. Sopra altri ancora scese con l'imposizione delle mani da parte degli Apostoli: è il caso capitato ai più. Sopra altri è sceso senza che nessuno imponesse le mani ma mentre tutti stavano pregando: è accaduto in quello stesso giorno [della Pentecoste], che oggi celebriamo solennemente, mentre stavano riunite in una stessa casa centoventi persone insieme agli Apostoli. Su alcuni è sceso senza che nessuno imponesse le mani e senza che nessuno pregasse, ma mentre tutti stavano ascoltando la parola di Dio: è il caso, ricordato poco sopra, di Cornelio e dei suoi familiari. Perché dunque è sceso ora in un modo ora in un altro se non perché non se ne desse alcun merito alla superbia umana, ma tutto alla grazia e alla potenza divina? Pertanto questa distinzione tra la recezione del battesimo e la recezione dello Spirito Santo ci fa capire abbastanza bene che non dobbiamo pensare che necessariamente ricevono lo Spirito Santo coloro che pur ricevono - non lo neghiamo - un battesimo valido. E quanto meno riceveranno lo Spirito coloro che non solo non hanno nessun amore per l'unità dei cristiani.... L'amore di Dio infatti è stato diffuso nei nostri cuori; non certo da noi stessi ma, come continua l'Apostolo, per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato 9. Concludendo: come allora le diverse lingue che un unico uomo poteva parlare erano il segno della presenza dello Spirito Santo, così ora è l'amore per l'unità di tutti i popoli il segno della sua presenza.
Contro gli scismatici Donatisti.
3. L'uomo carnale però - sono parole dell'Apostolo - non conosce le cose dello spirito di Dio 10. E li rimprovera quasi fossero carnali, quando dice loro: Ognuno di voi va dicendo: "Io sono di Paolo ", " Io di Apollo ", " Io invece di Pietro ", " E io di Cristo ". È stato tagliato a pezzi il Cristo? O forse è stato crocifisso Paolo per voi? O nel nome di Paolo siete stati battezzati? 11 Come infatti gli uomini spirituali godono dell'unità, quelli carnali cercano sempre i contrasti. Scrivendo con molta franchezza di essi, l'apostolo Giuda dice: Costoro sono fautori di scissioni, animali, privi dello spirito 12. Ci può essere cosa più evidente? Più chiara? Se la smettano dunque quegli stolti di ingannare se stessi e di dire a noi: Che cosa avremmo in più se venissimo da voi, quando voi stessi affermate che già abbiamo il battesimo di Cristo? Rispondiamo loro: Avete, sì, il battesimo di Cristo; venite per ricevere anche lo Spirito di Cristo. Abbiate timore di queste parole della Scrittura: Se qualcuno non ha lo spirito di Cristo, non gli appartiene 13. Vi siete rivestiti di Cristo ricevendo il suo sacramento; rivestitevi anche di lui imitandone l'esempio. Poiché anche Cristo patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme 14. Non siate come coloro che hanno la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore 15. Quale forza maggiore della pietà che l'amore dell'unità? Si dice nei Salmi: Ho visto un limite ad ogni perfezione ma il tuo comandamento è senza confini 16. Quale comandamento se non quello di cui è scritto: Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate scambievolmente 17? Perché senza confini se non perché l'amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori 18? Perché ogni perfezione ha un limite, se non perché la pienezza della legge è l'amore 19 e tutta la legge si compendia in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso 20? E voi amate il vostro prossimo come voi stessi così bene che, mentre non volete che si pensi di voi alcunché di male che non sia stato osservato in voi o provato, nei riguardi del mondo intero voi pensate ciò che né avete osservato né ne avete le prove.
Non basta essere cristiani a parole.
4. A voi sembra di dire: Signore Gesù. Forse, non interpretando bene, vi riferite alle parole dell'Apostolo: Nessuno dice: Signore Gesù, se non nello Spirito Santo 21. Ma il termine dice è stato messo appositamente e con un suo significato proprio. Nessuno dice: Signore Gesù, se non nello Spirito Santo; ma se lo dice con i fatti, non solo a parole. Possono infatti dire: Signore Gesù anche coloro dei quali Gesù ha detto: Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno essi 22. Tutte le eresie, quelle che anche voi condannate, dicono: Signore Gesù. Cristo non escluderà certo dal regno dei cieli quelli che avrà trovato nello Spirito Santo; tuttavia disse: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli 23. Ma nessuno dice: Signore Gesù, se non nello Spirito Santo 24. Nessuno certo, ma nel senso che è stato detto, cioè con i fatti. Perciò proseguendo il discorso Gesù aggiunse: Ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli costui entrerà nel regno dei cieli 25. Di alcuni il medesimo Apostolo dice anche: Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti 26. Come si può rinnegare con i fatti, così con i fatti si deve dire: [Signore Gesù]. Questo è il significato delle parole: Nessuno dice: Signore Gesù, se non nello Spirito Santo. Se pertanto non vi accostate all'unità ma vi separate dagli altri, siete carnali e non avete lo Spirito. Se poi vi accostate all'unità con ipocrisia, lo Spirito Santo, nostro educatore, fugge l'ipocrita 27. Sappiate dunque che avrete lo Spirito Santo quando acconsentirete a che il vostro cuore aderisca all'unità attraverso una carità sincera. Rispondiamo così ad essi quando ci dicono: "Che cosa avremo in più [unendoci a voi]?". Noi intanto fratelli offriamoci ad essi come esempio di buone opere 28, senza essere superbi perché stiamo saldi [nella verità], e senza disperare di coloro che giacciono ancora [nell'errore].

Note
1 - At 2, 2-4.
2 - Sal 18, 4.
3 - Sal 18, 5.
4 - Cf. Ef 4, 3.
5 - Rm 8, 15.
6 - Cf. At 8, 14-17.
7 - Cf. At 10, 44-48.
8 - Cf. At 8, 26-39.
9 - Rm 5, 5.
10 - 1 Cor 2, 14.
11 - 1 Cor 1, 12-13.
12 - Giud 19.
13 - Rm 8, 9.
14 - 1 Pt 2, 21.
15 - 2 Tm 3, 5.
16 - Sal 118, 96.
17 - Gv 13, 34.
18 - Rm 5, 5.
19 - Rm 13, 10.
20 - Rm 13, 9; Gal 5, 14.
21 - 1 Cor 12, 3.
22 - Mt 23, 3.
23 - Mt 7, 21.
24 - 1 Cor 12, 3.
25 - Mt 7, 21.
26 - Tt 1, 16.
27 - Sap 1, 5.
28 - Cf. 1 Tm 2, 7; Regola 7 n. 46



lunedì 2 giugno 2014
Abbazia Santa Maria di Pulsano

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