don Roberto Rossi "Dio, Trinità... Amore"

Santissima Trinità (Anno A) (15/06/2014)
Vangelo: Gv 3,16-18
Nella prima domenica dopo la Pentecoste, noi Chiesa siamo chiamati a celebrare la festa della SS. Trinità. E' la grande rivelazione che Dio fa di se stesso in maniera graduale lungo tutta la Bibbia, come una luce che diventa sempre più luminosa, fino alla rivelazione piena offertaci da Gesù il Cristo, quando, come scrive l'evangelista Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio
unigenito."
La luce del tempo pasquale e della Pentecoste rinnova ogni anno in noi la gioia e lo stupore della fede: riconosciamo che Dio non è qualcosa di vago, il nostro Dio è concreto, non è un astratto, ma ha un nome: «Dio è amore». Non è un amore sentimentale, emotivo, ma l'amore del Padre che è all'origine di ogni vita, l'amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l'amore dello Spirito che rinnova l'uomo e il mondo. Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi, e cammina con noi. Gesù cammina con noi nella strada della vita.
La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall'alto di una cattedra, ma camminando con l'umanità. E' proprio Gesù che ci ha rivelato il Padre e che ci ha promesso lo Spirito Santo. Dio ha camminato con il suo popolo nella storia del popolo d'Israele e Gesù ha camminato sempre con noi e ci ha promesso lo Spirito Santo che è fuoco, che ci insegna tutto quello che noi non sappiamo, che dentro di noi ci guida, ci dà delle buone idee e delle buone ispirazioni.
Oggi lodiamo Dio non per un particolare mistero, ma per Lui stesso, «per la sua gloria immensa», come dice l'inno liturgico. Lo lodiamo e lo ringraziamo perché è Amore, e perché ci chiama ad entrare nell'abbraccio della sua comunione, del suo vero amore.
A me viene spontaneo ripetere tre volte con calma "Gloria a te Padre, gloria a te Figlio, gloria a te Spirito Santo. Riesco a mettermi più intensamente in rapporto profondo, immediato, semplice con le Persone che sono "Dio", "Dio Amore".
Il mistero della Trinità di Dio, cioè il modo profondo della vita di Dio, illumina il mistero della vita degli uomini. La vita di Dio è amore: la vita degli uomini è vera se è amore. Nella Trinità più uno è se stesso, più è comunione con gli altri; più è comunione con gli altri, più è se stesso. La Trinità è verità, è ideale, è modello anche per la vita dell'umanità! Aiuta a superare ogni peccato e di ogni egoismo, di ogni paura!
L'uomo non è stato creato a immagine di un Dio solitario, ma di un Dio amore. Ogni singola persona e l'umanità stessa non saranno se stesse al di fuori della comunione. Così e solo così potranno salvarsi. Dio non ha voluto salvare gli uomini singolarmente, ma radunandoli in un popolo. La Chiesa, nata dalla comunione e ad essa destinata, si trova perciò a essere impegnata nel vivo della storia di questi anni come lievito di comunione e di amore.
La festa della Trinità è un caldo invito ad inserirsi nel dinamismo stesso di Dio, ad avere le sue stesse ambizioni, a vivere la sua stessa vita, a gioire dell'amore che più non tramonta. Il Signore, che vuole la salvezza di tutti, la realizza raccogliendo gli uomini e le donne attorno a sé come in una grande famiglia. La salvezza si chiama, appunto, comunione con Dio e tra gli uomini. È il progetto di Dio sul mondo.

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