MEDITAZIONE di PAOLO VI,la" Santissima Trinità"

MEDITAZIONE
Noi crediamo in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, creatore delle cose visibili, come
questo mondo ove trascorre la nostra vita fuggevole, delle cose invisibili quali sono i puri
spiriti, chiamati altresì angeli, e Creatore in ciascun uomo dell'anima spirituale e immortale.
Noi crediamo che questo unico Dio è assolutamente uno nella sua essenza infinitamente
santa come in tutte le sue perfezioni, nella sua
onnipotenza, nella sua scienza infinita, nella
sua provvidenza, nella sua volontà e nel suo amore. Egli è Colui che È, come egli stesso lo
ha rivelato a Mosè (cf. Es 3,14); ed egli è Amore, come ce lo insegna l'apostolo Giovanni
(cf. 1 Gv 4,8): cosicché questi due nomi, Essere e Amore, esprimono ineffabilmente la
stessa Realtà divina di colui che ha voluto darsi a conoscere a noi, e che "abitando in una
luce inaccessibile" (cf. 1Tm 6,16) è in se stesso al di sopra di ogni nome, di tutte le cose e
di ogni intelligenza creata. Dio solo può darci la conoscenza giusta e piena di se stesso,
rivelandosi come Padre, Figlio e Spirito Santo, alla cui eterna vita noi siamo chiamati per
grazia di lui a partecipare, quaggiù nell'oscurità della fede e, oltre la morte, nella luce
perpetua, l'eterna vita. I mutui vincoli, che costituiscono eternamente le tre Persone, le
quali sono ciascuna l'unico e identico Essere divino, sono la beata vita intima di Dio tre volte
santo, infinitamente al di là di tutto ciò che noi possiamo concepire secondo l'umana misura.
Intanto rendiamo grazie alla Bontà divina per il fatto che moltissimi credenti possono
attestare con noi, davanti agli uomini, l'Unità di Dio, pur non conoscendo il mistero della
Santissima Trinità.
Noi dunque crediamo al Padre che genera eternamente il Figlio; al Figlio, Verbo di Dio, che è
eternamente generato; allo Spirito Santo, Persona increata che procede dal Padre e dal
Figlio come loro eterno Amore. In tal modo, nelle tre Persone divine, coaeternae sibi et
coaequales, sovrabbondano e si consumano, nella sovraeccellenza e nella gloria proprie
dell'Essere increato, la vita e la beatitudine di Dio perfettamente uno; e sempre "deve
essere venerata l'Unità nella Trinità e la Trinità nell'Unità".
PAOLO VI, Professione di fede

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