don Michele Cerutti "La Parola di Dio"

XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (13/07/2014)
Vangelo: Mt 13,1-23
Possiamo trarre un filo rosso che lega la prima lettura e il Vangelo questa domenica e lo possiamo trovare nella necessità di mettere al centro la Parola di Dio.
Il seminatore è Dio e noi cristiani dovremmo essere quel braccio che aiuta Dio stesso a gettare i semi nei cuori degli uomini. E' bello pensare che Dio non si stanca a seminare ed è un po' "sprecone" perché non sta attento dove cade il seme, che a volte si perde.

La Parola di Dio è per tutti. Forse oggi parte del seme cadrebbe sull'asfalto eppure anche lì il seme può produrre qualcosa laddove vi sono dei buchi. Molto spesso non siamo disponibili a essere quelle braccia che aiutano a gettare il seme perché forse non comprendiamo l'importanza di quel seme.
Mi pongo domande che possono risultare banali, ma, purtroppo, vere: "Disponiamo la Bibbia in casa? e la custodiamo in maniera dignitosa?"
Attenzione non è la fede cristiana una ‘religione del Libro': il cristianesimo è la ‘religione della Parola di Dio', non di ‘una parola scritta e muta, ma del Verbo incarnato e vivente'. In un mondo che rischia di sentire Dio come superfluo o estraneo non esiste priorità più grande di questa: riaprire all'uomo di oggi l'accesso a Dio, al Dio che parla e ci comunica il suo amore perché abbiamo vita in abbondanza. La Parola di Dio, infatti non si contrappone all'uomo, non mortifica i suoi desideri autentici, anzi li illumina, purificandoli e portandoli a compimento. Nella nostra epoca purtroppo si è diffusa, l'idea che Dio sia estraneo alla vita ed ai problemi dell'uomo e che, anzi, la sua presenza possa essere una minaccia alla sua autonomia. Non è così in realtà, solo Dio risponde alla sete che sta nel cuore di ogni uomo!
Uno dei rischi è quello di distinguere bene la Parola di Dio dalle rivelazioni private, il cui ruolo non è quello di ‘completare' la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. La rivelazione privata è un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso. Ogni persona che appartenga a Dio sa quanto sia importante meditare sulla verità che Dio ci ha rivelato e queste persone si rendono conto che la Parola di Dio le trasforma non appena viene accolta nelle profondità del loro spirito. La stessa Bibbia contiene le migliori dimostrazioni possibili per insegnarci questo principio. Infatti, dopo la morte di Mosè e la nomina di Giosuè al suo posto, Dio rivelò a questi la chiave per il successo: "Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma dovrai meditarlo giorno e notte, perché tu possa cercare di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo" (Giosuè 1,8).
Giosuè è riuscito nelle sue imprese proprio perché aveva imparato a meditare la Parola di Dio giorno e notte. Dio gli aveva promesso due cose, se avesse seguito le Sue istruzioni: sarebbe stato capace di conoscere e fare tutto ciò che era scritto nella Legge, e avrebbe avuto prosperità e successo proprio per quello che aveva imparato. Meditare sulla Parola di Dio è una chiave per sperimentare la prosperità e il successo nell'eseguire qualsiasi compito che Dio ci abbia affidato. La meditazione ci prepara ad agire per sperimentare la verità e i concetti sui quali abbiamo meditato; è un passo importante per trasformare la conoscenza in esperienza. Meditare noi per essere pioggia e benedizione di Dio nei confronti di chi è in cerca di Lui.
Chiediamo il dono dello Spirito Santo perché illuminati da Lui possiamo abitare la Parola di Dio.
Concludo con un invito di Giovanni Paolo II che è un invito a tutti noi a comprendere:
"Non basta leggere le scritture, bisogna ascoltare Gesù che parla in esse: è proprio Gesù che parla nelle Scritture, è Gesù che parla in esse. Bisogna essere antenne che ricevono, sintonizzate sulla Parola di Dio, per essere antenne che trasmettono! Si riceve e si trasmette. E' lo Spirito di Dio che rende vive le Scritture, le fa comprendere in profondità, nel loro senso vero e pieno!"

Commenti

Post più popolari