fr. Massimo Rossi""Chi è Gesù?"

 Commento su Matteo 16,13-20
XXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (24/08/2014)
Mentre riguardo alla donna non sappiamo più nulla, di Pietro conosciamo invece parecchie notizie: la sua vicenda ha molti aspetti comuni alle nostre; un misto di slanci e cadute, facili entusiasmi e crisi repentine, audacia e avvilimento, fiducia e diffidenza...
Alla luce dei fatti riportati nei Vangeli, chi avrebbe affidato gli inizi della Chiesa ad un uomo così? Ebbene, Gesù l'ha fatto!
Il potere della Chiesa è enorme! Non mi riferisco al potere politico, né a quello economico... non intendo neanche il potere
sulle coscienze esercitato per secoli dal clero alto e basso, dal Papa all'ultimo curato di campagna, sui fedeli, influenzando le idee, creando consenso sociale, condizionando gli stili di vita... Il potere spirituale della Chiesa consiste nella capacità di perdonare i peccati! Soltanto Dio può perdonare i peccati, obbiettavano contro Gesù i sommi sacerdoti...e a ragione! Soltanto Dio può rimettere i peccati! Cristo è Dio e Cristo in persona ha consegnato questo tremendo potere alla Chiesa, che lo esercita in nome di Cristo!
Senza questo mandato, senza questo potere, la Chiesa non sarebbe niente; al massimo, un movimento di opinione, un partito, o peggio, una setta...
Il cosiddetto potere delle chiavi è così definito dallo stesso Signore, secondo la profezia di Isaia che abbiamo appena ascoltato; la figura del maggiordomo reale non è da confondere con ciò che intendiamo oggi con lo stesso termine: al tempo della monarchia israelitica, il maggiordomo di corte era, niente meno, colui che gestiva l'agenda degli appuntamenti del Re: consentiva, o impediva, a sua discrezione, ai dignitari di corte o, addirittura agli altri capi di stato, di incontrare il Re di Israele. Nell'antico Egitto, incarico analogo era detenuto dal gran Visir: è verosimile che ai tempi di Giuseppe, il faraone avesse creato questa carica proprio per lui...
In ultima analisi, il maggiordomo era l'uomo di fiducia del Sovrano di Gerusalemme, una figura talmente importante che Dio in persona intervenne nella questione in cui era coinvolto Sebna,probabilmente di origine straniera, che si era arricchito in modo forse non del tutto onesto e, quasi fosse il Re, si stava edificando un grandioso mausoleo scavato nella roccia. È addirittura possibile che la tomba di Sebna sia stata ritrovata in una delle necropoli di Gerusalemme.
La figura di colui che apre e chiude le porte è riferita alla persona del Messia dal libro dell'Apocalisse di Giovanni (3,7): l'antifona al magnificat del 20 dicembre, in piena novena di Natale, una delle antiche antifone "O", chiama l'Emmanuele "clavis David et sceptrum domus Israel", chiave di Davide e scettro della casa di Israele.
Nel corso dei secoli, il potere delle chiavi è andato specificandosi e diversificandosi nei diversi gradi, a seconda della gravità dei peccati; il Diritto Canonico regola questa delicata materia, non per complicare i procedimenti, ma per garantire la certezza del perdono. In altre parole, se io so che quel determinato peccato, a motivo della sua gravità, può essere rimesso in confessione da quel sacerdote, che possiede la facoltà necessarie - mica tutti i sacerdoti hanno competenza su tutti i peccati! -, sono sicuro che il ministro al quale mi presenterò per confessare a Dio la mia colpa e manifestare il mio pentimento, (quel ministro) può validamente e completamente assolvermi.
Non si può terminare un'omelia sul Vangelo della professione di Pietro con una citazione di Diritto Canonico! La domanda che provoca la reazione dell'Apostolo è La Domanda per eccellenza: "Chi è Gesù?". Venti secoli di riflessione teologica in seno alla Chiesa e di spiritualità cristiana hanno dato risposte tra loro diverse e complementari.
Ma non solo il Magistero, non solo i maestri di spirito hanno affrontato la questione-Gesù: in questa sede i destinatari della fatidica domanda siamo noi, comuni mortali, alle prese con la nostra fede personale. Le vicende della vita ci hanno arato come si ara un campo... hanno scavato solchi profondi, preparandoci a ricevere la Parola seminata dal Buon Dio, ma anche le ferite inferte dalle mani altrui, a anche dalle nostre mani. Allo stato attuale dei fatti, che cosa pensiamo di Dio?, che cosa pensiamo di Cristo? quale spazio gli dedichiamo? Che cosa siamo disposti a giocarci in nome della fede? e sì, perché dichiarare che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, non garantisce la conformità alla fede della nostra scelta di vita; l'esempio di Pietro è paradigmatico; il Vangelo di oggi non lo riporta, ma se proseguirete per conto vostro la lettura, scoprirete che il Signore non vede con favore che i Dodici vadano in giro a dire che Lui è il Cristo; è il cosiddetto segreto messianico.
Dopo la confessione di Pietro il Signore cominciò a dire apertamente che doveva salire a Gerusalemme, ove le autorità religiose lo avrebbero processato, condannato e infine ucciso.
A quelle parole Pietro non fu più tanto sicuro che Gesù fosse il Cristo... O, meglio, Pietro era convinto che il Cristo di Dio non poteva soccombere alla violenza degli uomini... Del resto, che Dio è un Dio che gli uomini possono arrestare con un inganno, processare in quattro e quattr'otto, condannare e infine uccidere? Pietro si oppose apertamente a Gesù, con l'esito che tutti sappiamo.
Domenica prossima riprenderemo da qui e affronteremo il passaggio più difficile da accogliere per la fede cristiana, la croce.
Dopo più di duemila anni, un senso di repulsione e di scandalo nei confronti della croce ci impedisce ancora di credere fino in fondo che quell'uomo crocifisso sia veramente Dio. E anche la dottrina tradizionale, si premurò immediatamente di specificare che Gesù Cristo, in quanto Dio, non poteva né patire, né morire... Sacrosanto! Senonché, temo che questi distinguo, più teorici e astratti che reali e concreti, non aiutino i fedeli a credere e a vivere il mistero del Venerdì Santo, come mistero di un Dio venuto nel mondo non per essere servito, ma per servire, e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc 10,45).

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