Gaetano Salvati"Come brezza leggera

Vangelo: Mt 14,22-33
L'odierna liturgia della Parola medita la presenza di Dio nella storia dell'uomo. Presenza non invadente o asfissiante, ma umile e pacifica.
La prima Lettura (1Re 19,9a.11-13a) afferma che il Signore si manifestò al profeta Elia non nel vento impetuoso,
nel terremoto o nel fuoco, ma
attraverso il bisbiglio di una brezza leggera (v.12).
Il brano evangelico narra che i discepoli, costretti da Gesù a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva (Mt 14,22) perché non venissero suggestionati dall'entusiasmo della folla che volevano fare re il loro Maestro (cfr. Gv 16,15), navigavano di sera attraverso il mare burrascoso (Mt 14,24). Gesù, dopo aver pregato il Padre in disparte (v. 23), decide di andare incontro ai timorosi discepoli camminando sulle acque agitate dal vento.
Essi, vedendolo procedere sul mare, non lo riconoscono (v. 26); credono sia un fantasma. Ma, il Salvatore dice loro: "sono io, non abbiate paura" (v. 27). Le parole rassicuranti del Maestro devono far rimuovere ogni paura: egli ha il potere sugli elementi naturali scatenati, simbolo delle forze avverse del male. A questo punto, san Matteo riferisce che Pietro va incontro a Gesù, ma subito sprofonda nelle acque (v. 30). Nella situazione di Pietro vi è l'umanità provata dalle lotte quotidiane. La potenza di Cristo viene in aiuto alle debolezze, alle fragilità che fanno immergere il cristiano nel mare dello sconforto. Egli è la sicurezza e la tranquillità delle comunità ecclesiali; con la Sua presenza placa la bufera, procurando la salvezza ai discepoli, che lo riconoscono Figlio di Dio (vv. 32-33).
Cari fratelli, la barca che sta compiendo la navigazione simboleggia la Chiesa nel mondo. Non è garantita una traversata semplice, ma la presenza di Cristo in mezzo a noi attraverso il dono della Sua pace che, come brezza leggera, soffia sui nostri cuori, inariditi dalle sofferenze e dalle inquietudini della nostra storia. È una presenza silenziosa, quasi inavvertibile, ma visibile nei nostri atteggiamenti: noi cristiani, uomini redenti dal sangue dell'Innocente, manifestiamo al mondo la nostra nuova condizione di figli di Dio, testimoniando la serenità dell'incontro con Gesù e la gioia di ritrovarsi insieme per lodare il Dio uno e trino.
Solo se fra di noi regna la pace, saremo annunciatori del Vangelo e autentici cristiani, e proclameremo che Egli è il Figlio di Dio, il nostro Salvatore. Amen.

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