Movimento Apostolico "Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai!"

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (31/08/2014)
Vangelo: Mt 16,21-27
Gesù è dalla verità del Padre. Pietro è dalla falsità degli uomini. Il Signore rivela a Pietro e agli altri Undici che Lui andrà a Gerusalemme, ma non per conquistarla, come fece Davide, ponendo in essa il suo trono regale e da lì iniziare la conquista del mondo. Lui nella Città Santa si recherà per essere condannato dai capi del suo popolo, consegnato ai pagani, venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Il suo trono è la croce. La sua esaltazione è la morte.
La sua gloria è il rinnegamento da parte di tutti. Questa è la verità che il Padre ha scritto per Lui sul rotolo del suo libro e questa verità Lui dovrà vivere. Per Lui altre verità non esistono e Lui non ne potrà conoscere altre.
Pietro invece viene dalla falsità degli uomini. Per lui il Messia è un Davide redivivo. Come Davide sconfisse tutti i nemici e li sottomise, così dovrà fare Gesù Signore. Dovrà eliminare tutti coloro che hanno privato della libertà sovrana il popolo del Signore. Non può tollerare che i figli di Israele siano sottoposti a dura schiavitù da parte dei Romani invasori. Per questo motivo dovrà prima conquistare Gerusalemme e da lì iniziare il cammino di riscatto, di liberazione, di sottomissione di ogni popolo a Lui. Questa è la visione secondo gli uomini di Pietro. A questa visione vuole che il suo maestro si sottoponga. Lui dovrà essere Messia che dona la morte, non Messia che la morte subisce. Queste due visioni sono inconciliabili, come sempre sono inconciliabili la visione secondo Dio in ogni altro campo e quella secondo gli uomini.
Questa verità va applicata all'intera esistenza terrena: dal concepimento della vita fino al suo naturale termine, passando per la famiglia e investendo ogni altra relazione che potrà essere instaurata con Dio e con gli uomini, con le cose, con gli animali, con la scienza, la tecnica, la politica, l'economia, le finanze. Tutto ciò che riguarda l'uomo è sempre da inserire in queste due visioni: secondo Dio e secondo gli uomini, secondo umane religioni oppure secondo purissima fede, secondo filosofie terrene oppure secondo scienza di Spirito Santo. Il risultato non è lo stesso. È diametralmente opposto. La visione secondo Dio genera un frutto di vita, anche se apparentemente sembra condurre alla morte. La visione secondo gli uomini produce un frutto di morte, anche se all'evidenza sembrerebbe apportatrice di vita. È però una vita avvelenata.
Gesù chiede ai suoi discepoli una scelta radicale. Domanda loro un totale rinnegamento di se stessi, invitando a prendere la croce ogni giorno e a seguirlo. Ma cosa è esattamente il rinnegamento di se stessi? È l'abbandono pieno, totale, per sempre della visione secondo il mondo per essere sempre secondo la visione di Dio. Questa visione non si trova negli antichi o moderni tomi di teologia, esegesi, ermeneutica della Parola del Signore. Essa è data giorno per giorno dallo Spirito Santo. Via perfetta della visione secondo Dio è Cristo Gesù. Via è la Chiesa e lo Spirito Santo, lo Spirito nella Chiesa, la Chiesa nello Spirito. Non però ogni Chiesa è via per la conoscenza della visione secondo Dio, ma solo quella Chiesa fondata su Pietro, la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Al di fuori di questa Chiesa visione secondo Dio e visione secondo gli uomini sono così mescolati che è impossibile distinguerle.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci della visione secondo Dio.

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