Pane Quotidiano"Gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi"
VANGELO (Mt 20,1-16) Meditazione del giorno di Sant'Agostino
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno
senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore
Meditazione del giorno
Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa
Discorso 87,1.4-6 ; PL 38, 530-533 (Nuova Biblioteca Agostiniana)
La ricompensa, è la vita eterna
I primi giusti, come Abele e Noè, chiamati, per così dire, alla prima ora, riceveranno insieme a noi la felicità della risurrezione. Altri giusti dopo di loro, Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i viventi nella loro epoca, chiamati, per così dire, verso le nove, riceveranno anch'essi la felicità della risurrezione insieme a noi. Altri giusti, Mosè e Aronne, e tutti gli altri chiamati con essi, per così dire, verso mezzogiorno, riceveranno anch'essi la felicità della risurrezione insieme a noi. Dopo di essi i santi Profeti, chiamati, per così dire, verso le tre pomeridiane, riceveranno la medesima felicità della risurrezione insieme con noi.
Alla fine del mondo tutti i cristiani, che sono come chiamati all'ultima ora del giorno, riceveranno la felicità della risurrezione con tutti quelli di prima. La riceveranno tutti nello stesso tempo: vedete però dopo quanto tempo la riceveranno i primi. Se dunque i primi la riceveranno dopo molto tempo, noi la riceveremo dopo breve tempo; anche se la riceveremo insieme con loro, sembrerà che l'avremo ricevuta per primi, perché la nostra ricompensa non tarderà.
Rispetto a quella ricompensa saremo dunque tutti uguali, i primi come gli ultimi e gli ultimi come i primi; … poiché quella moneta rappresenta la vita eterna.
Don Luciano Sanvito
La paga di Dio ci rende uguali di fronte a Lui, pur nella diversità del cammino fatto dal nostro punto di vista.
La paga di Dio è fondata sulla pienezza data a ciascuno, e non sulle retribuzioni umane e sulle misure stabilite dagli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno
senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore
Meditazione del giorno
Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa
Discorso 87,1.4-6 ; PL 38, 530-533 (Nuova Biblioteca Agostiniana)
La ricompensa, è la vita eterna
I primi giusti, come Abele e Noè, chiamati, per così dire, alla prima ora, riceveranno insieme a noi la felicità della risurrezione. Altri giusti dopo di loro, Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i viventi nella loro epoca, chiamati, per così dire, verso le nove, riceveranno anch'essi la felicità della risurrezione insieme a noi. Altri giusti, Mosè e Aronne, e tutti gli altri chiamati con essi, per così dire, verso mezzogiorno, riceveranno anch'essi la felicità della risurrezione insieme a noi. Dopo di essi i santi Profeti, chiamati, per così dire, verso le tre pomeridiane, riceveranno la medesima felicità della risurrezione insieme con noi.
Alla fine del mondo tutti i cristiani, che sono come chiamati all'ultima ora del giorno, riceveranno la felicità della risurrezione con tutti quelli di prima. La riceveranno tutti nello stesso tempo: vedete però dopo quanto tempo la riceveranno i primi. Se dunque i primi la riceveranno dopo molto tempo, noi la riceveremo dopo breve tempo; anche se la riceveremo insieme con loro, sembrerà che l'avremo ricevuta per primi, perché la nostra ricompensa non tarderà.
Rispetto a quella ricompensa saremo dunque tutti uguali, i primi come gli ultimi e gli ultimi come i primi; … poiché quella moneta rappresenta la vita eterna.
Don Luciano Sanvito
La paga di Dio ci rende uguali di fronte a Lui, pur nella diversità del cammino fatto dal nostro punto di vista.
La paga di Dio è fondata sulla pienezza data a ciascuno, e non sulle retribuzioni umane e sulle misure stabilite dagli uomini.
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