GIOVANNINI Attilio sdb"Incontrare Dio"

 28settembre 2014 | 26a Domenica A - T. Ordinario| Omelia di approfondimento
* È venuto Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto
Poi è venuto Gesù e gli avete creduto ancora meno. Figuriamoci quando verranno gli apostoli.
Ma non avete creduto a Gesù perché non avete creduto a Giovanni. Il Regno infatti comincia da Giovani perché da lui comincia la via della
giustizia, cioè il compiere la volontà di Dio (questa è la giustizia nel linguaggio del Vangelo).
Compiere la volontà di Dio? Beh, - potevano rispondere i farisei - è proprio quello che diciamo noi: l'uomo giusto è quello che obbedisce a Dio, cioè alla sua Legge, che troviamo nei libri di Mosè. E noi ci sforziamo di praticare quella. Dov'è il problema?
Il problema è che la legge si può praticare in tanti modi.
Il problema è che la volontà di Dio, prima di essere una legge, è un progetto di salvezza.
Il problema è che non puoi conoscere la volontà di Dio senza conoscere Dio.
E non lo puoi conoscere senza incontrarlo. E lo incontri quando hai scoperto il suo amore. E scopri il suo amore quando sei stato perdonato.
Per questo gli strozzini e le prostitute entrano di slancio nel Regno, e voi pii farisei ne restate fuori. Perché strozzini e prostitute hanno afferrato la mano allungata da Dio per tirarli fuori dall'abisso di perdizione in cui erano, e così hanno permesso a Dio di realizzare il suo desiderio di salvarli (salvarci è tutto il suo sogno). Ma perché loro sì? Perché hanno visto in che stato erano, e avendo toccato il fondo, erano consapevoli che solo Dio li poteva salvare. E se lo faceva, era per puro amore.
I "buoni" invece, anche se parlano tanto, non riescono a capire l'amore di Dio, perché non si vedono così come sono. E allora all'amore di Dio fanno finta di crederci, ma in realtà giocano a fare i furbi: a mostrarsi buoni e santi, senza però andare incontro a Dio, senza entrare in dialogo vero con lui. E alla fine la loro vita non si sposta di un millimetro.
Il loro comportamento devoto può certamente convincere gli uomini. Dio però non vede solo i comportamenti, vede anche la qualità di essi, cioè l'amore che c'è dentro, che è quello che conta. Perché senza amore non si cresce.
Ma l'amore viene dal sentirsi perdonati. Accettati così come siamo. Perciò viene dalla conversione. Per questo si comincia sempre da Giovanni.
Tutti dobbiamo convertirci. I due figli della piccola parabola in fondo sono uguali. Solo che alla fine uno si vergogna e cambia idea. E l'altro, alla fine, no.
Quello che cambia idea non è il "migliore". Perché non conta essere bravi per cambiare. Conta incontrare Gesù. Volerlo incontrare.
Oggi Gesù ti chiede: tu, mi vuoi veramente incontrare? O vieni all'altare e fai solo finta di ricevermi?


GIOVANNINI Attilio sdb

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