O.F.S. FRATERNITA’ DI SCHIO Percorso biblico francescano 24 Settembre 2014

“Lo Spirito santo è il respiro del Signore”
Introduzione: E’ sera, abbiamo sulle spalle la fatica del giorno vissuto e le preoccupazioni,i pesi, i pensieri che in  questo tempo ci accompagnano;ed è in questa sera che inizia il nostro cammino a braccetto con la Parola di Dio. Un occasione preziosa, un bene immenso che vogliamo gustare e insieme meditare. Noi forse siamo abituati a questa grande possibilità che ci doniamo e quindi vogliamo  pregare  il Signore affinchè ci aiuti a “fermarci” con il corpo e la mente per riempire il cuore e l’anima di Lui.

Lasciamoci guidare dall’esempio di Francesco.
“La preghiera cibo dell’anima”
Una volta, che pioveva a dirotto, Francesco, obbligato dalla malattia, andava a cavallo.
Era tutto bagnato, e scese dal giumento, quando volle dire le ore canoniche;e le recitò con fervente devozione e concentrazione, stando immobile sulla strada mentre la pioggia veniva giù senza sosta, come se fosse in chiesa o nella sua cella.
Disse poi al compagno:se il corpo esige di prendere in tutta pace e comodità il suo cibo, che insieme con lui diventerà pasto dei vermi, con quanta pietà e devozione non deve prendere l’anima il suo cibo, che è Dio stesso.
(Specchio di perfezione)                        CANTO : Tu sei vivo fuoco (564 libretto canti)

DAL VANGELO SC. GIOVANNI (cp.20,19)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesù …

RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI
Mentre erano chiuse le porte del luogo per paura dei Giudei... Ac cade sempre così quando agisci seguendo le tue paure: la vita si chiude. La paura è la paralisi della vita. I discepoli han no paura anche di
se stessi, di come lo han no rinnegato. E tuttavia Gesù viene. È una comunità dalle porte e finestre sbarrate, dove manca l'aria e si respira dolore, una comunità che si sta ammalando. E tutta via Gesù viene. Papa Francesco continua a ripetere che una chiesa chiusa, ripiegata su se stessa, che non si apre, è una chiesa malata. Eppure Gesù viene .Viene in mezzo ai suoi, prende contatto con le loro paure, con i loro limiti, senza temerli. Sa gestire la nostra imperfezione.

DALLA LEGGENDA MAGGIORE
“Un giorno ,mentre andava a cavallo,si imbattè in un lebbroso. Quell’incontro inaspettato lo riempì di orrore …”

Meditazione personale.
Riconosciamo le nostre paure , preoccupazioni, tutto ciò che ci impedisce il passaggio dello  Spirito di Dio.


Rispondiamo con il salmo.

Vegliando con Gesù nell'orto

Il Signore accolga la tua preghiera,
il sudore freddo della tua fronte,
la grande angoscia del tuo cuore
e mandi un angelo a consolarti.

Ricordi il Signore le tue scelte,
l'obbedienza alla sua volontà
e come hai annunciato il Vangelo
con segni e grande autorità.

Ti sostenga il Signore in quest'ora
che sancisce la tua fedeltà
fino al dono supremo d'amore.
Sei tu il suo Messia per gli uomini.

E un segno che ha valore emblematico
questo amore che dona la vita
proprio per chi lo disprezza:
è la suprema rivelazione di Dio.

Ti ascolti il Signore, ti sorregga
di fronte al dolore, alla morte;
non prevalga la paura dell'uomo,
non sentirti solo e smarrito.

Abbi fede! Il Signore è vicino
e ascolta la tua invocazione;
da un seme marcito nel solco
farà crescere un frutto abbondante.

Tu puoi chiedere legioni di angeli
o le spade di tutti i fanatici
ma non è questa la via della pace,
non così si riscatta la storia.

Chi confida nella forza dell'uomo
ha coraggio per meno di un giorno;
chi confida nel Dio dell'amore
sa vincere perfino la morte.

Ascolta, Signore, la preghiera
del Nazareno prostrato nell'orto;
con lui ti preghiamo anche noi
nei momenti di dolore e di morte.

La passione di Cristo continua
nella carne di tutti gli uomini
martoriati da dolori e sconfitte.
Con lui ti saremo fedeli!                                                          Canto : Niente ti turbi

DAL VANGELO SC. GIOVANNI (CP. 20, 20-21)

Venne Gesù e stette in mezzo a loro:< Pace a voi!>detto questo mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono nel vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo:< Pace a voi!Come il Padre a mandato me ,anche io mando voi.>

RIFLESSIONE DI P: ERMES RONCHI

Mostrò loro le mani e il fianco. E i discepo li gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».
L'abbandonato ritorna e sceglie proprio coloro che lo avevano abbandonato e li manda. Lui avvia processi di vita, non ac cuse; gestisce la fragilità e la fatica dei suoi con un metodo umanissimo: quello del primo passo. Il cardinal Martini diceva ai suoi preti: in qualsiasi situazione, anche in quella più perduta, indicate un passo, un primo passo è possibile sempre, per tutti, un passo nella direzione giusta. Noi non saremo giudicati se avremo raggiunto l'i deale, ma se avremo camminato nella buo na direzione, senza arrenderci, con cadu te e infinite riprese, con gli occhi fissi ad u na stella polare.
Gestire l'imperfezione significa questo: av viare processi di vita e cercare di ottenere il miglior risultato possibile ogni giorno. Molti ti sbandierano in faccia la loro idea di perfezione. Sono i più, convinti inoltre di esprimere la vera sapienza, ma con lo ro le cose non cambiano mai, i perfetti il più delle volte sono immobili.


DALLA “LETTERA A TUTTO L’ORDINE”

“Ascoltate miei signori,figli e fratelli, e prestate orecchio alle mie parole. Inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio.
Custodite nella profondità del vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli.
Lodatelo perché è buono ed esaltatelo nelle vostre opere,e poiché per questo vi mandò per il mondo intero, affinchè rendiate testimonianza alla voce di Lui con la parole e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto Lui.
Perseverate nella disciplina e nella santa obbedienza, e adempite con proposito buono e fermo quelle cose che gli avete promesso.
Il Signore Iddio si offre a noi come a figli.”


Meditazione personale:
In cuor mio che passi scelgo per il mio cammino?

Rispondiamo con il salmo:
La provvidenza di Dio

Quando alla sera ti corichi per riposare
e quando al mattino ti alzi dal letto
per iniziare la tua giornata di lavoro
ripeti questa preghiera al Signore:
o Signore, mio amico e difensore,
nelle tue mani affido la mia vita!

Rit. O Signore, mio amico e difensore,
nelle tue mani affido la mia vita!

Sta sicuro: il Signore ti libererà
dai molti incubi e paure
che popolano i tuoi sogni;
attutirà le ansie e le tensioni
che accompagnano le scelte e i rapporti;
ti sarà di sostegno e di guida
nel lavoro e nella vita di casa.      RIT: O SIGNORE …

La complessità della vita moderna
ti ha reso fragile e insicuro
ma è Dio che tiene fra le sue mani
il filo della tua vita e ne accompagna
il suo lento dipanarsi alla maturità.
Lui ti libera dalla paura della morte,
dall'ansia per il presente e il futuro.          RIT: O SIGNORE …

Anche se senti annunciare disgrazie,
anche se cresce l'inquinamento e lo stress,
anche se le istituzioni sembrano logorate
e inefficace ogni tentativo di migliorarle,
non lasciarti prendere dallo scoraggiamento,
non permettere che ti inaridiscano la fiducia
perché è Dio che guida la storia.         RIT: O SIGNORE …

Abbassa gli schermi della paura
e guarda agli infrarossi dello spirito:
ti accorgerai che il bene cresce e porta frutto
oltre ogni immaginazione e aspettativa.
E Dio il sovrano e il custode,
il giudice, il salvatore e la guida
di questo mondo che tu giudichi perduto.      RIT: OSIGNORE …

Dio conosce la vita di ogni uomo
la storia e il futuro dei popoli;
le infinite risorse della terra
e le molte soluzioni ai problemi
che la scienza non ha ancora scoperto.
E quando i tempi sono maturi
indica nuove vie all'umanità.       RIT: O SIGNORE …

Affida la tua vita nelle sue mani
perché questa è la tua vera salvezza.
Ascoltalo, invocalo, sorridigli,
confidagli i segreti del tuo cuore
e le paure svaniranno alla sua luce.
Entrerai nella pace di un bimbo
che si sente amato e protetto.    RIT: O SIGNORE …

Questa è la Provvidenza di Dio,
il suo modo di prendersi cura
dell'uomo che ha reso suo figlio.
Per questo ti invito a ripetere:
o Signore, mio amico e difensore,
nelle tue mani affido la mia vita!    RIT: O SIGNORE …
Canto:
Io ti offro mio Signore la mia vita il mio cuore
Tu sei il mio salvatore , Tu sei il mio liberatore… Gesù, Gesù …

DAL VANGELO DI S. GIOVANNI (cp. 20, 22-23)

Detto questo, soffiò e disse loro:<Ricevete lo Spirito Santo .A coloro a cui perdonerete i peccati
Saranno perdonati; a coloro che non perdonerete i peccati, non saranno perdonati.

RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI

Detto questo, soffiò e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo. Soffiò... Lo Spirito è il respi ro di Dio. In quella stanza chiusa, in quel la situazione che era senza respiro, asfitti ca, ora respira ora il respiro di Cristo, quel principio vitale e luminoso, quella inten sità che lo faceva diverso, che faceva uni co il suo modo di amare e spalancava o rizzonti.
A coloro cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro cui non perdonerete non saranno perdonati. Il perdono dei peccati non è una missione riservata ai preti, è un impegno affidato a tutti i credenti che han no ricevuto lo Spirito, donne e uomini, pic coli e grandi. Il perdono non è un senti ento, ma una decisione: «piantate attor no a voi oasi di riconciliazione, aprite por te, riaccendete calore, riannodate fiducia nelle persone, inventate sistemi di pace».
E quando le oasi si saranno moltiplicate conquisteranno il deserto.

DALLA LETTERA AD UN MINISTRO

Io ti dico, come posso, per quello che riguarda la tua anima, che quelle cose che ti sono d’impedimento nell’amare il Signore Iddio, ed ogni persona, che ti sarà di ostacolo, siano frati o altri, anche se ti coprissero di battiture, tutto questo devi ritenere come una grazia.
E cosi tu devi volere e non diversamente .E questo tieni in conto di vera obbedienza da parte del  Signore Iddio e mia per te , perché io fermamente riconosco che questa è vera obbedienza.
E ama coloro che agiscono con te in questo modo e non esigere da loro altro se non ciò che il Signore darà a te . E in questo amali e non pretendere che diventino cristiani migliori.
E questo sia per te più che stare appartato in un eremo.
E in questo voglio conoscere se tu ami il Signore ed ami me suo servo e tuo, se ti diporterai in questa maniera, e cioè:che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato , quanto è possibile peccare, che , dopo aver visto i tuoi occhi ,non se ne torni via senza il tuo perdono;se egli lo chiede;e se non chiedesse perdono ,chiedi tu a lui se vuole essere perdonato.
E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo:che tu possa attrarlo al Signore ; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli.”

Meditazione personale e condivisa.

Padre Nostro
Canto: This is the love

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