GIOVANNINI Attilio sdb"Dio salva sempre"

   5 ottobre 2014 | 27a Domenica A - T. Ordinario| Omelia di approfondimento
Secondo tutti gli evangelisti la parabola antica della vigna è stata ripresa da Gesù nell'ambito delle discussioni estreme tra lui e le autorità del tempio.
Irritate ed offese per il gesto spettacolare compiuto da Gesù con la cacciata dei venditori dal cortile del tempio, le autorità gli hanno chiesto:
- Ehi, tu chi pretendi di essere tu, che vieni qui a comandare, senza dire niente a noi?
Gesù risponde con una contro-domanda: vi accorgete che la nazione sta andando alla rovina? Se non scuotiamo
questo popolo, se non instauriamo una nuova giustizia, una nuova solidarietà, qui sarà la fine.
- Una nuova giustizia? Tu vuoi insegnare a noi che siamo gli specialisti della giustizia, i maestri della legge e i paladini dell'osservanza radicale?
La vostra osservanza, ribatte Gesù, è piuttosto esteriore e senza spirito. E comunque cosa avete smosso voi con le vostre prediche sull'osservanza? La gente comune non potrà mai reggere il peso dei 600 precetti + tutte le tradizioni che imponete a loro. Né così riuscite a far sentire loro Dio più vicino.
C'era Giovanni, là al Giordano, lui sì che scuoteva la nazione, sì che smuoveva i cuori e convertiva i peccatori. Ma voi come al solito, gelosi della vostra autorità, lo avete prima snobbato, poi chiamato pazzo, poi abbandonato e lasciato uccidere da Erode. E siamo tornati al punto di prima.
La storia del resto è la solita. Già il vecchio Isaia, lo sapete, col cantico della vigna lamentava l'ostinazione di questo popolo, e in particolare dei capi. La vigna, affidata ai mezzadri, non è stata curata ed è tornata a inselvatichirsi. E Dio ha continuato a mandare i suoi servi per richiamare la gente a fare frutti di penitenza, ma i capi li hanno regolarmente boicottati, rigettati, fatti fuori. Allora: cosa farà ora il padrone della vigna? Cosa fa un proprietario in caso di rivolta dei fittavoli?
- Beh, punirà duramente gli affidatari, poi darà la vigna ad altri, che saranno in grado di dare frutti.
Ma non è esattamente così che è successo con Giovanni il battezzatore? Perché non volete capire?
- Tu non puoi giudicarci. Perché sarai tu che porterai la nazione alla catastrofe. Montando la gente con la tua storia del Regno, provocherai i romani a una dura repressione, e sarà un macello.
O sarà un macello se lasceremo la nazione andare avanti così nella corruzione, nell'ingiustizia insopportabile e nelle false illusioni in cui sta vivendo? Insomma, lasciamo che tutto esploda o cerchiamo di convertirci in tempo per venire fuori dalle vie senza uscita in cui siamo messi?
Ma voi non mi ascolterete, come non avete voluto ascoltare Giovanni. E il castigo sarà terribile.
Sì, il "castigo" della nazione che non ascolta arriverà nel giro di una generazione, con le legioni di Tito, che spianeranno Gerusalemme nel 70. Però: la nazione andrà in rovina, ma... già è spuntata una nuova salvezza. Perché Dio non si lascia sconfiggere. Gesù ricorda ai suoi avversari che quando le Scritture dicono:

* La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo
insegnano che Dio non smette mai di costruire salvezza, a volte usando i nostri stessi errori. Anzi, proprio questa volta sarà la salvezza universale, per cui Pietro alla folla di Pentecoste potrà dire:

* Sappia tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!
A tali parole si sentirono trafiggere il cuore e dissero: Che cosa dobbiamo fare?
Pentitevi. ...Salvatevi da questa generazione perversa.
Siete in tempo. Quel Gesù che avete crocifisso adesso è la vostra salvezza. Prendete al volo la scialuppa di salvataggio!

* Questo ha fatto Dio, ed è meraviglia ai nostri occhi!
Fratelli, la storia è sempre la stessa. Anche per noi come per i giudei si tratta di cogliere in tempo le offerte di Dio per un rinnovamento di vita. Non arrocchiamoci nella difesa della nostra presunta giustizia, o nel minimizzare le minacce di rovina auto-prodotta. Non sentiamoci migliori degli altri e confidiamo invece nella sua misericordia.
Oggi è un bel giorno per prendere la nostra decisione seria e definitiva.

GIOVANNINI Attilio sdb

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