Movimento Apostolico" Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti"

Movimento Apostolico - rito romano  [Marca come tuo preferito]  
XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (26/10/2014)
Vangelo: Mt 22,34-40
Per acquisire gioia e felicità l'uomo è disposto ad ogni sacrificio, ogni lavoro, anche sudicio, sporco, immorale. È pronto ad uccidere, rubare, dire falsa testimonianza. Per una vita migliore abortisce, divorzia, abbandona la famiglia. Tutta la vita è una ricerca di felicità. Oggi poi si giunge a compiere opere di vera stoltezza, insipienza. Ci si annega nell'alcool, nella droga, nello stordimento fisico, nell'oscuramento della coscienza, nella morte dello spirito e anche del corpo. Eppure il Signore lo afferma con
infinita chiarezza: la felicità, la gioia, l'abbondanza, la benedizione, la pace, il possesso di se stessi e della vita è dall'osservanza della sua legge. Esso è l'unico lavoro necessario, assoluto. Tutti gli altri accessori, secondari, di aggiunta.
Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile. Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l'ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra. Non tenterete il Signore, vostro Dio, come lo tentaste a Massa. Osserverete diligentemente i comandi del Signore, vostro Dio, le istruzioni e le leggi che ti ha date. Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della buona terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, dopo che egli avrà scacciato tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso. La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore, nostro Dio, come ci ha ordinato" (Cfr. Dt 6,1-25).
I Comandamenti del Signore trovano la loro perfezione nell'amore pieno verso l'uomo. Non questo o quell'altro uomo, ma l'uomo, chiunque esso sia. Nessuno escluso.
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo. Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete. Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l'amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio (Cfr. Lev 19,1-37).
Amare Dio e amare il prossimo sono due comandamenti distinti. Dio va amato come il Signore, il Creatore, il Redentore. L'uomo va amato come fratello, come se stesso.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci il vero amore.

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