Padre Tiziano SOFIA sdb "La Parola di Dio destabilizza anche noi oggi, come gli Ebrei allora"

5 ottobre 2014 | 27a Domenica A - T. Ordinario | Omelia di approfondimento
. Isaia parla di Israele, vigna di Dio, e da Dio data in mano a "stranieri"! (Is 5,1-7). E se fossimo "noi" l'Israele-vigna, soppiantati dai boat-people?
. II Vangelo di oggi (Matteo 21,33-43) ricalca la profezia di Isaia. C'è poco da scherzare con Dio!
. Meno male che Paolo (Filippesi 4,6-9) ci fa respirare un poco: il Dio della PACE ci sta custodendo, perchè viviamo come vuole suo Figlio, cercando il meglio, sempre...
L'ltalia degli sprechi, dei furbetti, degli imbroglioni, dei corrotti sta arrivando al capolinea. Ci toccherà scendere
tutti dal nostro treno per lasciar posto ad altri?...
Abbiamo preso alla leggera La Parola, l'annuncio che Dio ci vuole ricuperare per farci "uomini nuovi" secondo il suo cuore. La prova: basta il TG1 delle ore 20. Non solo ci viene presentato il popolo italiano come forviato, ma ci viene inculcato un cammino irreversibile: quello della corruzione e della violenza. Sembra che a noi italiani faccia comodo vi-vere "così"!

LA CAUSA?
Una sola, per niente confutabile, anche se di fatto lo si fa:

ABBIAMO LASCIATO LA SORGENTE D'ACQUA VIVA, PURA,
per abbeverarci a ruscelli di veleni mortali.

Sembra che la storia non ci stia insegnando nulla. Non ci basta la dolorosa storia di Israele e la sua fine. Non ci bastano tante guerre e milioni di morti e le guerre a livello mondiale ormai. Non ci bastano i richiami di Francesco , come pure quelli dei grandi Papi del '900.
Abbiamo barattato Cristo per trenta denari. Siamo dei Giuda. Sono un "bastian cuntrari"? Così si dice in Piemonte. O un uccello di malaugurio...
Forse no. Temo che davvero la profezia di Isaia ci toccherà da vicino. Peggio ancora il Vangelo di oggi. Pessimismo o realismo storico?
Fermiamoci e analizziamo il nostro mondo, ma soprattutto il nostro cuore, battezzato esteriormente, ma interiormente ancora seguace dell'ADAMO materialista, l'Adamo che ha voluto senza coscienza escludere Dio dalla propria e nostra esistenza. Bei risultati!...

Nessuno vorrebbe o potrebbe escludere la fonte di energia nelle auto, o nelle fabbriche. E oggi, escludere il computer e tutta la tecnologia di comunicazione. Sarebbe una pazzia a livello mondiale.
Ma sarebbe più pazzesco escludere Dio dall'umanità per alternative che portano l'uomo alla morte totale, pur rimanendo vivi, come nell'inferno.

Come uscire dall'annunciata tragedia umana?

Ce lo insegna San Paolo, oggi.

+ "Fate in modo che la nostra vita sia degna della VOCAZIONE che avete ricevuto!
+ Siate sempre umili, cordiali e pazienti;
sopportatevi l'un I'altro con amore;
+ cercate di conservare, per mezzo della PACE (Cristo!)
che vi unisce, quell'unità che viene dallo Spirito". (Da Filippesi)

Ed ora dalla lettera agli Efesini:

+ "NON ANGUSTIATEVI PER NULLA! Ma rivolgetevi a Dio.
... LA PACE DI DIO (= Cristo!) che è più grande di
quanto possiate immaginare, CUSTODIRA' I VOSTRI CUORI
e I VOSTRI PENSIERI in Cristo Gesù".

Lasciando da parte qualsiasi voglia peccaminosa e materialistica Paolo ci istruisce sul come vivere ora in vista del Regno:

"Fratelli, PRENDENTE IN CONSIDERAZIONE tutto quel che è
- vero
- buono
- giusto
- degno di essere amato e onorato
- quel che viene dalla virtù ed è degno di lode.

Mettete in pratica quel che avete imparato, ricevuto e visto in me!
E Dio, che dà la pace, sarà con voi!" (Filippesi).
Se viviamo così, come potrebbe Dio toglierci "la vigna" per darla a chi non se la merita? Come potremmo noi estromettere dalla nostra vita familiare, sociale, politica, lavorativa, di svago, Colui che ci ama, ci aspetta e vuole donarci VITA ETERNA?
E il cambio deve avvenire non solo nel cuore, quanto soprattutto nella vita concreta di ogni giorno, nel lavoro e nelle relazioni con Dio e il prossimo, vissute nell'amore.
Potrebbe una vita così onesta e onorata finire nella morte, nel nulla?
Il nostro sarebbe un Dio peggiore degli dei pagani!
Certamente il passaggio da una vita "borghese", in altre parole peccaminosa, richiede coraggio, decisione, impegno. Ma la posta in gioco non è la ricchezza-denaro, ma la VITA DIVINA.

                                                                Padre Tiziano SOFIA sdb

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