Padre Tiziano SOFIA sdb"Dio non è un politico. Mantiene l'unica PROMESSA che ci fa: il banchetto nel Regno"

12 ottobre 2014 | 28a Domenica A - T. Ordinario | Omelia di approfondimento
Domenica scorsa Dio ha dato una bella tiratina d'orecchie ad Israele e ai popoli evangelizzati e che ora stanno tirandosi indietro. Oggi finalmente Dio ci fa la grande PROMESSA:
UN BANCHETTO NUZIALE FAVOLOSO, ma soprattutto eterno.
. Isaia prevede il banchetto a modo suo (Is 25, 6-10).
. Paolo ci avverte che Dio è un gran mecenate: soddisferà tutti i nostri sogni e desideri (Fil 4,19).
. Matteo ci parla del banchetto regale: non mancano colpi di
scena mortali. Sembra un TG1... - Ma il banchetto si farà: a una sola condizione: vestire la tunica bianca, o si è sbattuti fuori, all'inferno. (Mt 22,1-14).
Approfondiamo il messaggio.
Neppure i re arabi potrebbero fare un banchetto come quello descritto da Isaia! Vivande a volontà, vino a rivoli. Ancora: via morte, lacrime, schiavitù, povertà, pericoli, sofferenze, umiliazioni. E non è poco... E termina:
"ORA SIAMO FELICI E GIOIOSI,
perchè il "nostro Dio", nel quale abbiamo posto tutta la nostra fiducia, ha mantenuto la promessa".
Non credo proprio che il Paradiso sia un ristorante a 5 stelle. E neppure da milioni di stelle! Cibi e bevande là non hanno nulla in comune con le nostre sulla terra. Ma l'immagine di un gran banchetto terreno serve a stuzzicarci prima la curiosità, poi la voglia di partecipare e finalmente "a tavola"! Dio stesso si fa nostro cibo, lo Spirito nostra bevanda. Non si faranno due pasti al giorno, ma si banchettà 24 ore su 24.
Penso al poveraccio di Paolo abituato a "mangiar fame" e raramente a mangiar più del solito! Come succedeva a me in missione. Ma è certo di una cosa: Dio gli darà in abbondanza ciò che gli è mancato continuamente. Anche lui assiso al banchetto. Se lo meritava, no?...
E noi... ce lo meriteremo? Dipende.
. Se facciamo come gli invitati "assassini", saremo fatti fuori, tutti quanti. Costoro preferirono "curare i loro affari" e persero l'affarone della vita: IL BANCHETTO REGALE! Non solo, persero anche la vita e le loro ricchezze. Bella fine! A chi toccherà oggi tra i nostri connazionali, cattolici che siano o no?
. Se ci comporteremo come "quelli di Porta Palazzo" di Torino, entreremo sicuramente nella sala del banchetto. Chi di quei poveracci non accetterebbe l'invito gratuito? E' quello che sognano tutti i giorni, soprattutto "gli straccioni" che ogni mattina mi supplicano: "Capo, una moneta!". E se entrassero davvero prendendoci il posto per colpa nostra?

"LA SALA DEL BANCHETTO FU PIENA!", dice Matteo.

Ma eccoti un altro colpo di scena. Un "vu cumprà" forse ha venduto il meraviglioso abito da nozze e riesce ad entrare con gli stracci di tutti i giorni. Perchè Pietro non l'ha bloccato all'entrata?... Matteo non ne parla!
Crediamo di farla franca, e di entrare al banchetto dal buco della serratura? II RE (Dio!) fa il giro della immensa sala. Scopre il maleducato e lo fa gettare fuori. Inutili i suoi pianti e lamenti... Fuori al buio per sempre. Morirà di fame.
Alla fine della parabola, una stranissima frase di Gesù:
"MOLTI sono chiamati al regno di Dio,
ma pochi vi sono ammessi". (Mt 22,14).
Molti. Diciamo pure TUTTI, perchè Dio non fa selezione di persone. Siamo tutti suoi figli, creati per LUI.
E allora? Dio non ci tira dentro in casa sua alla forza. Ci ha ben creati liberi, si o no? Se voglio osservo tutti i comandamenti. Se non voglio, li elimino tutti. Come stiamo fa-cendo attualmente in Italia. Nel primo caso entro. Nel secondo mi sbattono fuori. E per sempre. Questo è il guaio! Non c'è un secondo banchetto... Non c'è un secondo invito!
Quanti "cattolici" continuano a preferire altri "vestiti", rifiutando quello "bianco"! Quanti bestemmiano, maltrattano i genitori, sconsacrano la domenica, sono infedeli e continuano la strage degli "innocenti" abortiti, rubano, calunniano... ecc... - Costoro sono "cattolici" dal vestito sporco e stracciato. Non hanno AMORE! Come possono entrare nella casa dell'AMORE?
Prendiamo l'esempio da Paolo. Pur di entrare nel Regno e di mettersi a tavola con Dio, ne ha passate di tutti i colori, soprattutto da "fratelli ebrei"! Qualcosa di simile succede anche nella nostra Chiesa, oggi!
Cristo ci invita a rivestirci di LUI stesso, del suo Spirito, del suo amore, ma in fatti concreti, in azioni di servizio verso tutti, in particolare in famiglia e nel posto di lavoro!
Mettiamoci di buona volontà. E non perderemo il banchetto. A volte non ce la facciamo? Nel Sacramento della Penitenza Dio ci restituisce il VESTITO BIANCO; e nel banchetto ci dà l'energia sufficiente per continuare nella fedeltà a LUI.

                                                                Padre Tiziano SOFIA sdb

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