SANT'AGOSTINO"Che cos'è l'abito nuziale?"

MEDITAZIONE
Che cos'è l'abito nuziale? Cerchiamolo nelle Sacre Scritture. Si tratta certamente di qualcosa che
è caratteristico dei buoni e che non si trova nei cattivi. Cerchiamo dunque ciò che non è comune
ai buoni e ai cattivi e scopriremo che cos'è l'abito nuziale. Tra i doni di Dio, qual è dunque quello
che non è comune ai buoni e ai cattivi?
Siamo uomini e non bestie. È un dono di Dio: ma è comune ai buoni e ai cattivi. La luce che ci
rischiara dal cielo, le nubi che fanno scendere la pioggia, le fontane che irrigano la terra, i campi

che danno frutti, sono altrettanti doni di Dio: ma anche questi sono comuni ai buoni e ai cattivi.
Entriamo nella sala del banchetto di nozze. Lasciamo da parte quelli che non sono venuti,
benché siano stati invitati. Consideriamo i convitati, cioè i cristiani. Che cosa troviamo tra di
essi?
Il battesimo. È certamente un dono di Dio, ma è comune ai buoni e ai cattivi. I buoni e i cattivi
ricevono ugualmente il sacramento dell'altare. Saulo, peccatore qual era, persecutore di un
uomo giusto e santo che profetizza nel momento stesso in cui lo si perseguita, parla forse solo
della fede dei buoni o non dice che anche i cattivi ce l'hanno? La Scrittura ci dice che anche i
demoni credono ed è proprio questo che li fa tremare. Dove troveremo, dunque, la veste
nuziale? Ho cercato dappertutto, ho esaminato tutto e non l'ho ancora scoperta.
Ecco qui l'apostolo, che mi presenta un sacco di cose straordinarie e me le mette davanti. Io gli
dico: "Apri e tira fuori tutto, per piacere. Voglio vedere se trovo la veste nuziale". Ecco che
incomincia ad aprirmelo e mi dice: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli; e se
avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la
pienezza della fede così da trasportare le montagne; e se anche distribuissi tutte le mie sostanze
e dessi il mio corpo per essere bruciato..." (1Cor 13).
Ecco molte cose grandi, ecco molti vestiti preziosi; ma mostrami finalmente l'abito nuziale.
Perché, apostolo divino, mi tieni così a lungo sospeso? Sarà il dono della profezia il dono di Dio
che non è comune ai buoni e ai cattivi?
"Se non avessi la carità, non sono nulla", ci risponde, e tutto il resto non mi serve a nulla. Ecco
finalmente la veste nuziale che cerchiamo.
Rivestitevi di questa veste, fortunati convitati, se volete stare con sicurezza al banchetto al quale
siete stati chiamati. Non dite che le vostre facoltà non vi permettono di ottenerlo. Per esserne
rivestiti non occorre far altro che rivestire i poveri. Ecco l'inverno: offrite abiti a coloro che non
ne hanno. Gesù Cristo è bisognoso in loro. Fategli questo servizio ed egli darà la veste nuziale
a tutti quelli di voi che non ce l'hanno. Correte dunque da lui, pregatelo con fervore: egli sa
santificare i fedeli, egli sa coprire la nudità di quelli che gli appartengono. Fate continuamente
opere buone, per avere la veste nuziale e così essa vi liberi dal timore di essere gettati, con le
mani e i piedi legati, nelle tenebre esteriori. Altrimenti che cosa sarà di voi? Che cosa potrete
fare quando avrete le mani legate? Potrete forse fuggire con i piedi legati?
Abbiate, dunque, questa veste nuziale, così importante. Rivestitevene e allora starete tranquilli
al banchetto al quale siete stati chiamati. E non avrete timore quando il capofamiglia verrà a
vedere quelli che sono seduti a tavola; cioè nel giorno del giudizio. Egli vi dà del tempo;
approfittatene. E coloro che non hanno ancora la veste nuziale, si preoccupino di rivestirla.
SANT'AGOSTINO

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