Commento Padri Silvestrini"La sua dimora tra noi."

4ª Domenica di Avvento - Anno B - 21 dicembre 2014
Talvolta per noi, legati alla fugacità del tempo, pare che le profezie e con esse le promesse
divine, quasi si perdano e svaniscano nel buio, come fossero dimenticate e inghiottite dagli
eventi degli uomini. Altre volte, per i limiti insuperabili della intelligenza umana, perfino
l'avverarsi delle stesse promesse, per il mistero che le avvolge, sembra che procurino più

turbamenti che gioia. È il caso della promessa della Genesi: sulla "Donna" che dovrà sconfiggere
il demonio con la sua prodigiosa maternità, cala un silenzio che dura secoli. Soltanto Isaia molto
dopo, esplicita quanto predetto: "il Signore stesso vi darà un segno. "Ecco: la vergine concepirà
e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele". Il Vangelo di oggi dell'avverarsi di tutto questo
ci parla: "Maria, (è Lei la donna delle profezie) essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che
andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo,
poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto".
L'opera mirabile dello Spirito Santo rischia di diventare motivo di accusa per Maria, l'Ancella del
Signore, l'Immacolata prescelta da Dio. L'intervento divino e la bontà di Giuseppe, "uomo
giusto", evitano alla Vergine una sicura lapidazione: "il bambino che è generato in lei viene dallo
Spirito Santo". Questa è la notizia definitiva e certa che emerge finalmente in tutta la sua
pienezza. Le profezie si avverano, la fedeltà divina diventa motivo di lode e di gioia grande. Un
canto angelico già si ode e coinvolge Cielo e terra: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli: e pace in terra
agli uomini di buona volontà". La Vergine intonerà poi il suo Magnificat in un incontro speciale
con Elisabetta, quando la parente, illuminata dallo Spirito, la chiamerà "Madre del mio Signore".
Così la chiamiamo e invochiamo anche noi oggi nella consapevolezza che in Lei si sta compiendo
il prodigio dell'incarnazione del Verbo, si sta celebrando, possiamo ben dirlo, la prima eucaristia:
il Bambino sta assumendo la sua stessa carne immacolata e sta per nascere nel tempo.
Padri Silvestrini

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