D. Mario MORRA SDB"IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

08 dicembre 2014| Immacolata Concezione B | Omelia 2014 - Anno B
Nella Orazione, con la quale abbiamo dato inizio a questa nostra Celebrazione Eucaristica, abbiamo pregato: "O Dio, che nell'Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il Tuo Figlio, e in
previsione della morte di Lui l'hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire a Te in santità e purezza di spirito".
In questa preghiera è espresso, in modo meraviglioso, il contenuto essenziale della verità di fede che celebriamo, la sua ragione d'essere, e il riflesso che essa deve avere sulla nostra vita.
Maria è Immacolata fin dal suo concepimento, è cioè preservata da ogni ombra di peccato, incontaminata in senso assoluto, neppure sfiorata dal peccato originale.
Il libro della Genesi ci narra il dramma che si è svolto nel paradiso terrestre, tra i nostri progenitori. Non è una favoletta; si tratta di un vero dramma che ha avuto luogo alle origini dell'umanità.
Adamo ed Eva hanno mangiato il "frutto proibito": un'immagine questa per dire che si sono ribellati a Dio, hanno disobbedito a Lui, cedendo alla tentazione orgogliosa di voler essere uguali a Dio, del tutto autonomi e indipendenti da Lui, essere legge a se stessi, arbitri del bene e del male.
Come conseguenza di questo atto di superbia e di ribellione, si sono privati di quella familiarità e amicizia, di quella comunione di vita con Dio, della quale godevano per dono gratuito, e che avrebbero dovuto trasmettere ai loro discendenti; si sono spogliati di quell'ordine e di quell'equilibrio interiore di cui erano stati dotati da Dio Creatore.
Dopo di loro, tutti verranno al mondo in uno stato di colpa e di privazione della vita divina, di disordine interiore: l'intelligenza indebolita, la volontà infiacchita, le passioni in disaccordo con la ragione.
Maria è l'unica creatura preservata immune da questa contaminazione.
Perché questo privilegio per Maria? Perché Dio, in lei, "volle preparare una degna dimora al Figlio Suo".
Dio non ha abbandonato l'uomo ribelle nella sua condizione di peccato. Egli, come dice S. Paolo nella lettera agli Efesini, "ci ha scelti (in Cristo) prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità (nell'amore), predestinandoci ad essere suoi figli adottivi, per opera di Gesù Cristo".
Per redimerci, dunque, dal peccato e farci diventare suoi figli per adozione, Dio Padre ha mandato nel mondo il suo unico Figlio, e ha voluto che nascesse da una donna, ha voluto dargli una madre, ed ha scelto Maria.
Sarebbe stato assurdo che Colei che doveva dare alla luce il Redentore, il Liberatore dell'umanità dal peccato, fosse stata essa stessa contaminata dal peccato; sarebbe stato assurdo che il Salvatore nascesse da una fonte, per così dire, inquinata dal peccato.
Per questo Maria ne è stata preservata, in previsione dei meriti del Figlio suo, in previsione della morte di Lui. La redenzione di Gesù è universale. Nessuno può essere liberato dal peccato e salvato se non per i meriti di Gesù Cristo.
Anche Maria è redenta da Gesù; redenta preventivamente, al momento del suo concepimento, prima di venire contaminata dal peccato originale, mentre noi siamo liberati dal peccato solo con il Battesimo.

Ci viene spontanea allora una domanda: quale merito ha Maria? Se è stata preservata immune dal peccato originale e arricchita di grazia (piena di grazia), tutto per Lei deve essere stato facile.
La risposta di Maria all'Angelo riassume tutta la sua vita: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me quello che hai detto".
Serva del Signore, completamente disponibile a fare sempre la Sua volontà, Maria ha fatto della propria vita, in piena libertà, un continuo sì a Dio Padre, fino ai piedi della Croce. Maria, fedele discepola di Gesù, ha corrisposto pienamente alla grazia del Signore.

All'inizio della Messa abbiamo chiesto "Concedi a noi, Signore, di venire incontro a Te in santità e purezza di spirito".
S. Pietro nella Liturgia di ieri ci esortava proprio a farci trovare, alla venuta del Signore, "senza macchia e irreprensibili davanti a Dio".
Chiediamo a Maria che, con la sua intercessione, ci aiuti ad andare incontro al Signore che viene, come Lei, con il nostro sì sempre più generoso ed incondizionato.

D. Mario MORRA SDB

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