P. GEOFFREY PRESTON MEDITAZIONE 2a Domenica di Avvento - Anno B 2014

MEDITAZIONE
Ciò che Giovanni Battista doveva fare - e fece - per la salvezza di tutti noi consisteva
nell'annunciare Gesù. Anche questo è un momento importante per la venuta di Cristo nel
mondo. Giovanni Battista fa parte del mistero della venuta di Dio in mezzo a noi, che è
avvenimento del passato e, insieme, realtà del presente. Ogni domenica, nella liturgia,
cantiamo: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore". "Colui che viene" è un appellativo

del Verbo divino: il suo stesso nome, un nome proprio. Se vogliamo sapere come egli "viene",
se vogliamo sapere come riconoscere i segni e gli aspetti della sua venuta nel nostro mondo,
alla fine del ventesimo secolo, dobbiamo considerare la forma della sua venuta duemila anni fa.
Il Verbo divino, il Figlio di Dio esiste eternamente. Non è venuto o diventato in principio: "In
principio era". Straordinario è il fatto che "Colui che era e che è", eternamente identico, è
davvero venuto fra noi. Il Verbo si è incarnato, così un uomo, inviato da Dio, Giovanni Battista,
è venuto. Ciò che accadde in quel luogo e in quel tempo ci mostra ciò che accade sempre
quando il Verbo divino viene in questo mondo. Giovanni Battista non può essere dissociato da
Gesù. Giovanni Battista si riferisce a Gesù quando dice: "Ecco l'Agnello di Dio". È una voce, un
dito, come nel celebre quadro della Crocifissione di Grunewald, in cui è rappresentato mentre,
a fianco del Crocifisso, lo indica col dito: un dito prodigiosamente allungato in cui appare tutto
ciò che rappresenta per lui l'essere quello che è. E questo continua ad essere il suo ruolo nella
Chiesa: fare in modo che l'attenzione si sposti da lui a Cristo. "Ecco l'Agnello di Dio": sono
proprio le sue parole che, nella Messa, il sacerdote utilizza per far sì che l'attenzione si sposti
da lui al sacramento di Cristo crocifisso. Se Giovanni Battista non l'avesse indicato col dito, se
non l'avesse mostrato nel momento difficile, allora non avremmo potuto ascoltare la "Buona
Novella". Senza Giovanni Battista, l'Avvento non potrebbe tendere al Natale; senza di lui, non
potremmo santificare ogni momento della nostra vita.
P. GEOFFREY PRESTON

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